Liguria. I dati riguardanti il monitoraggio delle acque svolto dai volontari e volontarie di Goletta Verde nella Regione Liguria ha riguardato 22 punti campionati, di cui 10 foci e 12 punti a mare. Quattro i punti risultati fortemente inquinati e uno il punto inquinato, per un totale di 5 punti oltre i limiti di legge, tutti campionati in prossimità di foci. I restanti 17 punti monitorati sono risultati entro i limiti di legge.
Questa la fotografia scattata dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, che hanno campionato in Liguria tra il 20 e il 28 giugno 2022.
Nel corso della conferenza stampa, ne hanno parlato Santo Grammatico e Federico Borromeo, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Liguria, Marco Mancini, dell’ufficio scientifico nazionale di Legambiente (in collegamento), Rosella Bertolotto, direttore scientifico Arpal e Alessia Merlo, coordinatrice area nord-est CONOU.
Quest’anno la Goletta Verde torna a solcare i mari per affrontare i temi legati all’eolico offshore, alla lotta alla crisi climatica, alle fonti fossili, alle aree marine protette e alla lotta per conservare la biodiversità, e per accendere i riflettori sulla cattiva o assente depurazione dei reflui. Partner principali della campagna il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, ANEV, Novamont e Renexia, partner AIPE media partner La Nuova Ecologia.
Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde
I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire con i dati ufficiali ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpal sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento generato da un insufficiente depurazione arriva in mare.
Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio, mostrano dunque delle criticità in questo inizio di stagione presso alcune delle foci campionate; criticità dovute alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli), considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione.
Sono risultati 4 i punti fortemente inquinati secondo le analisi di Goletta Verde: foce torrente San Romolo a Sanremo, foce di sbocco del canale in lungomare Diaz a Ceriale, foce del torrente Nervi a Genova e la foce del rio San Siro a Santa Margherita Ligure; un punto inquinato alla foce del fiume Roja a Ventimiglia, per un totale di 5 punti inquinati, tutti campionati in prossimità di foci. I restanti 17 punti monitorati sono risultati i limiti di legge.
In provincia di Savona solo il tratto cerialese di sbocco del canale risulta inquinato, mentre la spiaggia presso la foce del fiume Centa ad Albenga, la spiaggia presso la foce del torrente Maremola a Pietra Ligure, la spiaggia presso la foce del fiume Pora a Finale Ligure e la foce del torrente Quiliano risultano entro i limiti.
“I campionamenti effettuati da Goletta Verde a fine giugno e i risultati delle analisi batteriologiche sono incoraggianti per questa stagione estiva – commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – trovando ancora problematicità concentrare in particolare allo sbocco dei canali e alle foci di torrenti e fiumi. Il periodo di forte pressione turistica sulla nostra costa si avvicina e sarà il momento più delicato per le infrastrutture della depurazione a livello locale. Per evitare ordinanze che vietano la balneazione invitiamo i sindaci ad una particolare attenzione e ad effettuare analisi suppletive laddove arrivassero segnalazioni da cittadini e turisti di perdite dalle reti fognarie o scarichi abusivi”.
“Il lavoro che facciamo ogni anno con Goletta Verde non vuole sostituirsi a quello delle autorità competenti ma denunciare una situazione di ritardo cronico del nostro Paese sul fronte della depurazione dei reflui – dichiara Marco Mancini, Ufficio scientifico Legambiente Onlus. – Non a caso, gravano sull’Italia ben quattro procedure di infrazione da parte dell’Unione europea per la non conformità alla direttiva del 1991 sul trattamento delle acque reflue. Con le nostre analisi dei punti critici, vogliamo denunciare ancora una volta questa situazione. Il nostro mare è la principale vittima sacrificale della mancata depurazione sulla terra ferma, ossia di adeguati sistemi di trattamento dei reflui, sia urbani che industriali. Uno dei tanti mali italiani con conseguenze gravi soprattutto per lo stato di salute del mare”.
Il Conou
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Liguria 4.001 tonnellate di olio usato.
“Le emergenze ambientali attuali ci impongono di intervenire con la massima urgenza a tutela degli ecosistemi naturali, a partire dal mare e dai laghi. Il CONOU lo fa da quasi quarant’anni, raccogliendo e rigenerando tutto l’olio lubrificante usato prodotto in Italia: un lavoro che garantisce il pieno recupero di un rifiuto pericoloso che diventa nuova risorsa per l’ambiente e l’economia” – spiega il presidente del CONOU, Riccardo Piunti.
“In questa fase di ripresa così delicata siamo chiamati a dare una risposta netta alle crescenti minacce del climate change. Il Consorzio dimostra che l’economia circolare può essere una risposta efficace per vincere queste sfide epocali”.