Savona. In piazza affinché “Mario Draghi resti a Palazzo Chigi e l’irresponsabilità di chi vuol fare male all’Italia venga fermata”. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dalle forze politiche componenti del gruppo “RiformiAmo Savona” nel corso di una manifestazione organizzata nel pomeriggio in piazza a Savona.
Il presidio è iniziato alle 17.30 in piazza Charbol con l’obiettivo annunciato dagli organizzatori di “sottolineare l’esigenza che il presidente Mario Draghi continui il suo lavoro riformista e autorevole al Governo del Paese”.
“Condividendo le preoccupazioni per la crisi di governo in atto, ho sottoscritto con convinzione la lettera aperta #sindaciperdraghi con cui più di 1.300 colleghi Sindaci di altrettante città italiane stanno chiedendo al presidente del Consiglio Mario Draghi di mantenere il proprio incarico e alle forze politiche che in Parlamento hanno dato vita alla maggioranza che sostiene il governo di pensare al bene del Paese – ha affermato il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi – Quello che stiamo vivendo è’ un momento molto delicato e contemporaneamente cruciale che ha necessità di stabilità e di continuità di governo”.
Di diverso avviso Silvia Rozzi, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia a Pietra Ligure: “Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia esprimiamo contrarietà all’appello che anche il sindaco De Vincenzi ha promosso per sostenere la conferma di Draghi a Palazzo Chigi. L’iniziativa rappresenta una volontà politica di parte, mentre il sindaco nel suo ruolo istituzionale rappresenta tutti i cittadini. Si sta chiedendo di mantenere in vita un governo paralizzato da veti e divisioni interne che danneggia l’Italia e le stesse comunità locali. Per primi i sindaci hanno bisogno di certezze e di un quadro istituzionale capace di sostenere gli sforzi inenarrabili a cui sono chiamati quotidianamente. Il sindaco viene eletto dai cittadini; è giunta l’ora che anche a livello nazionale l’Italia possa finalmente confidare in un governo reso forte e autorevole dallo stesso consenso popolare”.