Il presidente dell’Albenga Simone Marinelli non nasconde le ambizioni in vista del prossimo campionato di Eccellenza. “Vogliamo essere protagonisti – esordisce – vogliamo dire la nostra e fare divertire la piazza. Spero di divertirmi anche io. In un mese abbiamo fatto un miracolo perché abbiamo allestito una squadra tra le più attrezzate della categoria. Non voglio dire che vinciamo il campionato, ma sicuramente ci siamo anche noi”.
Poi, un commento sul difficile momento che sta passando il Savona, la sua ex squadra. Dopo l’addio inaspettato del presidente Mordeglia, gli striscioni sono a caccia di sponsor per non vedere ridimensionato il progetto di rilancio.
“Il problema principale del Savona Calcio è la politica – afferma Marinelli -. Penso che sia paradossale quello che accade a Savona con lo stadio. Credo che sia l’unico caso a livello nazionale se non europeo e credo che qualcuno debba pagare. Tifosi e gente di Savona danno la colpa a chi colpa non ha. Chi è di sinistra non dà colpa all’attuale amministrazione. Chi è di destra non dava la colpa all’amministrazione precedente. Lo sport è una cosa. La politica è un’altra. Il sindaco mi ha chiamato in campagna elettorale ma poi una volta raggiunto l’obiettivo non mi ha mai chiamato. Parliamo di un assessore che non mi ha mai contattato e ha rifiutato un mio progetto da due milioni di euro definendolo paradossale. Non parlo del tifo, ma sta bene alla politica ciò che sta accadendo. Ora il mio cuore è bianconero e do il massimo per questa squadra”.
“Ad Albenga – prosegue – sono stato accolto a braccia aperte. Il sindaco Tomatis è stato molto disponibile. Tornando al calcio giocato, abbiamo purtroppo già tre casi di covid. Spero di arrivare al meglio alla sfida con l’Imperia di Coppa Italia. Andremo lì per dire la nostra insieme ai tifosi”.
Infine, un commento sulle dimissioni dell’ex direttore generale Alessandro D’Angelo, sostituito da Cristiano Chiarlone. “Gli facciamo il nostro in bocca al lupo e lo ringraziamo per quello che ha fatto. Anche se sono stati Elena Gastaldi e Gabriele Patrucco le persone decisive per il mio approdo ad Albenga”.
