Albenga. “Sono orgoglioso e contento. Dobbiamo trasformare questo entusiasmo in lavoro. Tutta questa gente merita serietà. Piano piano dobbiamo riportare questa piazza dove merita di stare”. Esordisce così il nuovo presidente dell’Albenga Simone Marinelli a margine della presentazione del nuovo corso societario andata in scena allo stadio “Annibale Riva”.
“Sarà una stagione di costruzione – prosegue – ovviamente, come detto ai tifosi, non siamo venuti qui per salvarci. Vedremo dove saremo a gennaio. Il percorso inizia oggi. Non so quanti anni ci vorranno per ridare la Serie D, minimo, a questa piazza. Mi sono circondato di persone importanti e di livello. Qualcuno, sotto contratto con squadre di Serie A, non abbiamo ancora potuto annunciarlo. Stiamo facendo le cose seriamente. Qualcosa sulla squadra? Bisogna chiederlo a Cristiano Chiarlone. Lo ringrazio, perché come Cocito e D’Angelo, mi ha seguito anche se non sapevo se avrei preso l’Albenga”.
“Essere con Marinelli – afferma Chiarlone – per me è un onore. Si merita tante cose belle visto quelle brutte che gli sono capitate in passato. Stiamo lavorando per farlo diventare un presidente felice. Se lo merita davvero, come ho detto a tutti. L’ho sempre difeso su tante cose su cui aveva pienamente ragione”.
“Ieri – prosegue il dirigente – abbiamo iniziato la costruzione della squadra. Non è presto ma tempo ne abbiamo. Mister Buttu è l’ideale per questa piazza. Aveva un gran voglia di tornare all’Albenga. Siamo al lavoro per allestire una squadra competitiva e degna di questo pubblico. I nomi? Sono segreti”.
Parola poi di nuovo a Marinelli: “Nonostante il buon lavoro fatto dalla famiglia Colla, la squadra ha passato momenti un po’ difficili. Credo che sia necessario creare empatia, che forse si è persa in questi anni, tra città e squadra. Le porte del Riva saranno aperte gratis per i tifosi dell’Albenga. C’erano già tante persone quando si pagava, me ne aspetto ora ancora di più. Tutti noi abbiamo voluto questa iniziativa per incentivare il pubblico a seguire una maglia storica”.
“Io ho amici al Savona – chiude Marinelli – io e Leonardo Mordeglia siamo amici veri, è come un fratello. Da ora in poi metterò la mia testa, le mie energie e i miei denari per l’Albenga”.