Piano sanitario

Toti: “Obiettivo 2026, confronto e condivisione sulla rivoluzione della nostra sanità”

Ospedali e Case di Comunità e le Centrali Operative Territoriali, la digitalizzazione delle strutture sanitarie

ospedale santa corona

Liguria. “Quella che abbiamo di fronte è una vera rivoluzione non solo in termini di investimenti, che sono ingenti, ma anche di mentalità e obiettivi di tutti gli operatori del sistema: per questo ho voluto incontrare i ‘portatori di interesse’, il personale sanitario e gli amministratori locali, perché ognuno deve collaborare per la propria parte a questa trasformazione, per non perdere questa straordinaria occasione di garantire risposte appropriate ai diversi bisogni di salute dei cittadini e traguardare una maggiore competitività di tutto il sistema”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità intervenuto oggi all’auditorium dell’ospedale di Rapallo alla presenza degli stakeholders e degli addetti ai lavori per fare il punto in vista degli investimenti previsti dal Pnrr ma non solo in Asl4 e in tutta la Liguria.

“Vorrei che tutti coloro che hanno un ruolo in questa gigantesca trasformazione che si realizzerà da qui al 2026 – prosegue l’assessore alla Sanità – avessero la visione d’insieme del disegno e degli investimenti previsti sul territorio, senza perdere vista gli obiettivi che dobbiamo portare a casa: nessuno di noi ha mai vissuto due anni di pandemia come quelli che abbiamo superato ma neppure ha mai avuto l’occasione di cambiare alcune tendenze del nostro sistema”.

“Oggi rispetto al passato la presa in carico dei cittadini è più gravosa e sempre più legata alle patologie croniche: il cittadino avrà sempre più bisogno di una rete territoriale di assistenza, senza dover passare da un letto di ospedale o da un pronto soccorso. Realizzare tutto questo – ad esempio con gli Ospedali di Comunità, le Case di Comunità e le Centrali Operative Territoriali, la digitalizzazione delle nostre strutture – con interventi anche di edilizia sanitaria richiederà un impegno straordinario da parte di tutti per avere strutture hub ovvero centri di eccellenza dove si salvano vite, punti di riferimento per tutte le patologie tempo dipendenti e poi strutture spoke, ovvero centri per l’elezione medica dove offrire il meglio per le diverse specialità e poi una rete territoriale – conclude l’assessore – di ambulatori per la bassa intensità di cura e prestazioni diagnostiche e servizi di base”.

Intervenuto all’incontro con gli stakeholders anche il coordinatore della struttura di missione della sanità ligure Giuseppe Profiti: “Il progetto Gaslini Liguria attua un indirizzo complessivo dettato per il medio-lungo periodo. Data la configurazione del sistema, con un’area metropolitana sede di centri di eccellenza e Irccs anche per la ricerca scientifica, l’obiettivo è creare una rete, in modo che queste eccellenze possano distribuirsi su tutto il territorio”.

“Avere il Gaslini su tutta la rete ospedaliera significa non solo garantire una competitività adeguata ai nostri professionisti, costantemente aggiornati, ma anche aumentare la nostra attrattività per il reclutamento di personale medico e infermieristico. L’altro effetto atteso – conclude – oltre a consolidare il bacino regionale fermando le fughe, è quello di riuscire ad invertire la tendenza, creando in tutta la Liguria delle sedi attrattive di pazienti anche da fuori regione”.

Nella stessa direzione della messa in rete delle eccellenze, il presidente della Regione ha visitato all’ospedale di Rapallo il centro per l’ortopedia protesica (diretto da Claudio Mazzola) realizzato attraverso l’integrazione tra Asl4 e Ospedale Galliera e l’oculistica (diretto da Ugo Murialdo) che svolge attività assistenziali di chirurgia ambulatoriale, interventi in day surgery e attività ambulatoriale.

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