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Torna “Un mare di idee per le nostre acque” di Coop: un “mangiarifiuti” e droni per raccogliere i rifiuti in superficie e sub per quelli sui fondali fotogallery

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ispra, più del 70% dei rifiuti in mare è depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica

Torna “Un mare di idee per le nostre acque” di Coop

Liguria. Ritorna per il terzo anno consecutivo la campagna di Coop per l’ambiente “Un mare di idee per le nostre acque” piena di novità. Si parte il 7 giugno da Genova, là dove era stato installato nel 2019 il primo Seabin, con il debutto di due nuovi dispositivi per la raccolta della plastica in mare. Grazie alla collaborazione con il partner scientifico di Coop, LifeGate e il suo programma PlasticLess, saranno messi in azione sul molo della Marina Genova a Sestri Ponente il Trash Collec’Thor (un nuovo aspirarifiuti del mare) e il Pixie Drone (drone cacciatore di rifiuti negli specchi acquei dei porti), entrambi mai presentati in Italia e disponibili oggi solo in altri cinque paesi (Francia, Grecia, Italia, Canada e Usa).

Il Trash Collec’Thor è il nuovo dispositivo “mangiaplastica” che cattura diversi tipi di rifiuti galleggianti come bottiglie di plastica, sacchetti, mozziconi, ma anche idrocarburi e microplastiche fino a 3 mm di diametro. Attivo 7 giorni su 7, il suo nome contiene anche quello del fortissimo dio del tuono, perché la capienza arriva infatti fino a 100 kg (un argano ne facilita il sollevamento una volta pieno). Il Pixie Drone invece è uno strumento che navigando esplora piccole aree di mare o di lago, a caccia dei rifiuti plastici che galleggiano lontano dai punti di accumulo dei pontili. Telecomandato da una distanza di 500 metri , può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti: dalla plastica all’organico, dal vetro alla carta, ai tessuti.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ispra, più del 70% dei rifiuti in mare è depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica. Ecco quindi che a fianco di tecnologie innovative la mano dell’uomo può fare la differenza. In questa edizione, accanto ai nuovi dispositivi mangia rifiuti, sarà anche presente un team di sub esperti che il 6 giugno hanno realizzato la prima operazione. Guidati da Emilio Mancuso, biologo marino di LifeGate, sub e presidente di Verdeacqua (associazione ambientalista specializzata nell’educazione sulla salvaguardia degli ecosistemi marini) un team di 7 sommozzatori tra cui un fotografo e un videoperatore marino hanno ripulito dai rifiuti il fondale di Santa Teresa filmando quanto ritrovato. Il giorno dopo Genova sarà il momento di Venezia, dove prosegue la collaborazione con Findus già avviata nel 2021 quando ha aderito, primo tra i partner commerciali, alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, adottando 10 Seabin. Saranno attivati due nuovi dispositivi all’Isola della Certosa e a Rimini. Findus presenterà inoltre Fish for Good, manifesto che riassume l’impegno per la salvaguardia degli Oceani. Tappa in autunno sul litorale tirrenico a Castiglione della Pescaia e si chiude in ottobre a Trieste dove i sub ripuliranno i fondali dell’Area Marina Protetta di Miramare.

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“Proteggere i nostri mari è un impegno che ci siamo assunti anni fa. Proprio qui a Marina Genova a Sestri Ponente nel 2019, avevamo posizionato il nostro primo Seabin e l’anno dopo un secondo che, grazie all’attenzione e cura costante del personale del porto, sono stati capaci di raccogliere il triplo dei rifiuti, in peso, rispetto alla media – assicura Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia intervenuta all’evento di Genova – Da un lato ci occupiamo di rendere la pesca il meno invasiva possibile aderendo alle varie certificazioni, riduciamo la plastica che utilizziamo negli imballaggi e che potrebbe finire in mare, alleviamo i nostri pesci nel rispetto dell’ecosistema che ci ospita. Accanto a questo però abbiamo scelto di occuparci anche di quella plastica che in mare ci è già finita e che minaccia l’ecosistema marino. Dall’inizio della campagna fino ad oggi (dati al 31 maggio), sono stati raccolti quasi 32 tonnellate di rifiuti pari al peso di oltre 2 milioni di bottiglie da mezzo litro che se messe in fila eguaglierebbero la distanza tra Torino e Firenze (circa 400 chilometri)”.

“In Liguria sono già state già raccolte oltre 10 tonnellate di rifiuti pari al peso di  quasi 700 mila bottiglie da mezzo litro – dichiara Roberto Pittalis, presidente Coop Liguria – La nostra regione ha fatto da apripista al progetto nazionale “Un mare di idee per le nostre acque” e siamo contenti che i primi due Trash Collec’Thor e Pixie Drone siano stati installati proprio a Genova, città che ha da sempre un legame fortissimo con il mare. Nell’ambito dell’impegno di Coop per l’ambiente, anche in Liguria vengono proposti ogni anno decine di incontri ai ragazzi delle scuole sulla tutela dell’acqua, la biodiversità e l’inquinamento da plastica, e sono attive diverse collaborazioni con associazioni ambientaliste locali.

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Tutela dei mari che passa anche dall’educazione alla sostenibilità. Al fianco di Coop anche nel 2022 la barca da regata Anywave la prima ad aver istituito a bordo la figura del “RECO” Responsabile ecologico e ad aver stilato un Decalogo di comportamenti da cui non derogare sia in navigazione che nelle fasi di attracco nei porti. Figura inserita anche nel regolamento per l’iscrizione all’ultima edizione di Barcolana lo scorso ottobre. Anche nel 2022, come lo scorso anno, l’imbarcazione guidata dallo skipper Alberto Leghissa seguirà le varie tappe e avrà una funzione di supporto educational aprendosi alle visite di soci, consumatori, scuole.

Al fianco di Coop anche testimonial noti per il loro impegno nella salvaguardia dei mari e la loro passione per l’ambiente come Filippo Solibello, speaker radiofonico di Caterpillar, divulgatore scientifico, autore del libro “SPAM Stop Plastica A Mare”, e Tania Cagnotto campionessa olimpica unica donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro mondiale nei tuffi, oltre ad essere la tuffatrice europea con il maggior numero di podi in carriera.

“È fondamentale non abbassare la guardia e mantenere sempre alta l’attenzione delle pubbliche amministrazioni, delle aziende e delle persone sul tema dell’inquinamento da plastica nei mari – commenta Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate – con le due nuove tecnologie proposte da LifeGate PlasticLess, scelte dopo tre anni di scouting a livello internazionale, vogliamo confermare il nostro impegno concreto per avvicinarsi sempre di più a una soluzione”.

Trash Collec’Thor e Pixie Drone, le nuove soluzioni per eliminare la plastica dal mare

Nel Mare Nostrum continua a finire moltissima plastica. Secondo l’ultimo rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) si tratterebbe quasi di 230mila tonnellate che ogni anno si riversano nel Mediterraneo. I motivi sono diversi: tra questi, una non corretta gestione dei rifiuti, gli elevati flussi turistici, la navigazione mercantile. Il reparto ricerca e sviluppo di Poralu Marine, leader mondiale nella realizzazione di strutture, prodotti e servizi per attività portuali e partner principale di LifeGate PlasticLess, ha realizzato due nuovi dispositivi della gamma The Searial Cleaners, ovvero Trash Collec’Thor e Pixie Drone.

Trash Collec’Thor

Il Trash Collec’Thor è un dispositivo dal design compatto e silenzioso. Si installa sui pontili galleggianti di porti e marine, vicino ai punti di accumulo, e si tratta, in pratica, di un grandissimo dispositivo “mangiaplastica” che cattura diversi i tipi di rifiuti galleggianti come bottiglie di plastica, sacchetti, mozziconi, ecc, ma che è anche in grado di raccogliere idrocarburi e microplastiche dai 3 mm di diametro in su.
Attivo 7 giorni su 7, funziona grazie a una robusta pompa industriale. E se il suo nome contiene anche quello del fortissimo dio del tuono, probabilmente non è un caso: la capienza del Trash Collec’Thor arriva infatti fino a 100 kg, una quantità notevole di rifiuti galleggianti che si possono eliminare dal mare e scaricare a terra in una volta sola grazie a un pratico argano che facilita il sollevamento del cestino.

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Pixie Drone

Il Pixie Drone si muove liberamente per “esplorare” piccole aree di mare o di lago, andando a caccia dei rifiuti plastici lontani dai punti di accumulo dei pontili.
Il drone ha una velocità di 3 km/h, ha un’autonomia di sei ore di funzionamento con una ricarica e, per ogni missione, può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti: dalla plastica all’organico, dal vetro alla carta, ai tessuti. Funziona con una profondità dell’acqua di almeno 30 cm, può essere telecomandato da una distanza di 500 metri e, grazie a una web app, si può monitorare la sua attività. Il suo lavoro è inoltre facilitato da una videocamera con portata di 300 metri.

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Operazione raccolta fondale con i sub

I mari del mondo sono sempre più sommersi dalla plastica e non fanno eccezione i mari italiani: secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ispra, più del 70% dei rifiuti in mare è depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica.
Per questo abbiamo deciso di intraprendere anche delle operazioni di pulizia dei fondali condotte da una squadra di 4 subacquei professionisti del team di Tribù Diving Academy, grazie anche al supporto di SmartBay Santa Teresa, Scuola di Mare Santa Teresa e del Comune di Lerici, che accompagnerà la squadra di LifeGate capitanata da biologo marino (e subacqueo), anche presidente di Verdeacqua, un fotografo professionista e un altro biologo marino nonché video operatore subacqueo.
L’attività sarà ripresa in video per documentare la ricerca e il recupero dei rifiuti dai fondali che saranno poi conferiti a terra alle autorità preposte.

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