Savona. “Con questo bando si svende lo stadio Bacigalupo. Così il Comune butta via i soldi. Si tira a campare mettendo soldi che non hanno una funzione di investimento ma di mera contribuzione e soprattutto la cosa più grave è la mancanza di ha un progetto”. Poche e dure parole del consigliere comunale Fabio Orsi che attacca l’amministrazione comunale in seguito alla pubblicazione della manifestazione di interesse per la la gestione dell’impianto sportivo per 8 anni e con il vincolo di eseguire i lavori necessari per un totale di 314.630 euro.
Per spiegare la sua affermazione Orsi presenta i numeri: “Gli oneri a carico del Comune sono 25mila euro di costo del manto erboso per 8 anni e altri 20mila euro all’anno di compartecipazione alle spese di gestione. In totale sono 340 mila, a questi si vanno ad aggiungere le spese per la manutenzione straordinaria. Il concessionario paga solo in caso di negligenza”.
Nel frattempo sono finiti i lavori di ripristino del manto erboso (costati al Comune 50mila euro) e il campo sarà fruibile tra tre mesi finito il consolidamento attraverso l’irrigazione e la rasatura. Il manto è in erba e non in sintetico a causa dei costi: la seconda soluzione sarebbe costata 800 mila, un prezzo 16 volte superiore all’alternativa. “Attendendo il tempo necessario prima di poterlo calpestare, sarò più resistente. Non si dovrà utilizzare solo una volta a settimana”, ha spiegato l’assessore allo sport Rossello.
E Orsi prosegue: “Non c’è un canone sull’attività a carattere commercialeche viene riconosciuto al Comune e non c’è alcuna premialità in caso di interventi ulteriori rispetto a quelli previsti”. La soluzione per Orsi era il project financing: “Si sarebbe chiusa in 12-18 mesi, se avessero iniziato a dicembre avremmo già il progetto preliminare, il passaggio in consiglio comunale e il promotore”.
In questo modo si sarebbe ribaltato il meccanismo: “L’ente pubblico può partecipare fino al 49%. Considerato che si è messo in conto di spendere almeno circa 350mila, si sarebbe potuto fare con la possibilità di decidere cosa costruire e rendere così appetibile secondo le esigenze di sviluppo del quartiere. La società sportiva o la cooperativa non ci devono dire cosa fare ma lo deve stabilire il Comune”.
Critico anche il consigliere comunale Maurizio Scaramuzza: “Hanno speso male i 50mila euro che avevamo recuperato (la giunta Caprioglio) della fideiussione e potevano investirli diversamente. E’ stata fatta l’ennesima scelta sbagliata di questa amministrazione“.
“Era molto più semplice usare il progetto presentato da Marinelli (ex presidente del Savona Calcio). Rimarrà di nuovo una cattedrale nel deserto dove la squadra che vincerà il bando potrà allenarsi una volta a settimana perchè il campo ha forti criticità”.
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