Stratagemma

Sorpreso con 10 dosi di cocaina nascoste nell’imbottitura della giacca: arrestato dalle polizie locali di Loano, Finale e Savona

Questa mattina è stato interrogato dal Gip del tribunale di Savona, che ha convalidato il fermo

Arresto pusher loano

Loano. Deve rispondere del reato di detenzione di cocaina a fini di spaccio il 46enne marocchino, C.M., arrestato ieri, martedì 31 maggio, dagli agenti del Nucleo di Sicurezza Urbana delle polizie locali di Loano e Finale Ligure assieme ai loro colleghi della polizia locale di Savona.

Nella giornata di ieri gli operatori dei tre comandi hanno messo in atto una serie di controlli mirati per il contrasto dello spaccio di droga sui territori di Loano e Finale Ligure. Durante le attività, gli agenti hanno notato un uomo agire con fare sospetto. Questi era una “vecchia conoscenza” delle forze dell’ordine: nel 2017, infatti, gli uomini della polizia locale di Loano lo avevano già arrestato per spaccio di droga. Gli agenti, dunque, hanno tenuto d’occhio i suoi spostamenti.

Dopo essersi guardato attorno con fare circospetto, il 46enne è salito a bordo di un veicolo sul quale si trovavano due altre persone. Gli operatori hanno seguito l’auto per qualche minuto e poi hanno deciso di fermarla per effettuare un controllo più approfondito.

Il marocchino è stato sottoposto a perquisizione: addosso aveva un tubetto di plastica contenente 10 dosi di una sostanza simile alla cocaina; il contenitore era stato nascosto in un’asola creata appositamente all’interno dell’imbottitura della giacca.

A questo punto l’uomo è stato trasferito al comando di Loano. Le successive analisi hanno stabilito che la sostanza trovatagli addosso era cocaina. Oltre allo stupefacente, il 46enne aveva con sé anche 370 euro in contanti, ritenuti essere i proventi dell’attività di spaccio.

Le altre due persone a bordo del veicolo hanno ammesso di essere “clienti” del pusher e di averlo incontrato per una compravendita di stupefacente, poi “saltata” a causa dell’intervento della polizia locale.

Dopo una notte nella camera di sicurezza del comando di Savona sotto la stretta “sorveglianza” degli agenti savonesi e dei loro colleghi finalesi, questa mattina lo straniero è stato interrogato dal Gip del tribunale di Savona, che ha convalidato il fermo e condannato lo straniero a 8 mesi di reclusione, a 1.200 euro di multa e al divieto di dimora su tutta la provincia di Savona.

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