Cinque gironi da 14 squadre ciascuno e realizzati seguendo il criterio geografico. Stop, dunque, ai giorni “del sabato” e “della domenica”, che caratterizzavano la Prima Categoria genovese. Raggruppamenti che venivano realizzati a seconda della preferenza di orario delle squadre.
Questo, in sintesi, quanto emerso dal summit di ieri svoltosi all’hotel Tower Genova Airport a cui hanno partecipato le istituzioni sportive guidate dal presidente Giulio Ivaldi e le società che saranno impegnate in Prima Categoria.
Cosa cambia per le formazioni savonesi? Molto probabile, se non certo, che vengano divise in due gironi come lo scorso anno, con le valligiane e le ponentine accorpate alle imperiesi e le savonesi e le levantine in un girone con qualche squadra genovese. In sostanza, non cambia nulla rispetto alla scorsa stagione e permangono le differenze rispetto al periodo pre Covid, quando non esisteva il girone con le genovesi.
Sabato, domenica mattina, domenica pomeriggio? Dipenderà, come quest’anno d’altronde, dalla squadra che gioca in casa. Spesso, infatti, le squadre savonesi del girone “B”, quello di Savona e Sampierdarenese per essere chiari, sono state impegnate in trasferte genovesi la domenica mattina. Da quest’anno il principio del “comanda chi gioca in casa” sarà organico e applicato in tutti i gironi.
L’obiettivo dichiarato dagli organi federali è far sì che fin dalla pubblicazione dei calendari le squadre sappiano quando dovranno disputare gare con una collocazione temporale diversa da quella casalinga. Vi saranno ancora quindi trasferte la domenica mattina e potrebbe esserci qualche impegno anche al sabato pomeriggio. Tutto dipenderà dalle scelte della varie squadre.
