Ambizioni

Pnrr, Fulvio Briano e le associazioni di categoria: “Occasione importante, priorità infrastrutture e sanità”

Ieri sera l'incontro con CNR, Confcommercio, Confartigianato e Unione Industriali: "Cairo deve fare da capofila della Valbormida"

Cairo Montenotte. Lavoro, sanità e infrastrutture: sono questi i temi affrontati durante l’incontro di ieri sera della lista “Più Cairo” con le associazioni di categoria che hanno analizzato le opportunità che il Piano di Ripresa e Resilienza può offrire al nostro territorio ed in particolare alla Valbormida.

Sono tanti i fondi a disposizione, ma alta deve essere l’attenzione e la consapevolezza dei Comuni per riuscire ad accedere alle risorse e ad elaborare progetti che permettano lo sviluppo della città e della vallata. Su questo sono d’accordo tutti i partecipanti dell’evento che hanno sottolineato come il Pnrr abbia un’importanza strategica nella programmazione del nostro futuro, pur portando con sé diverse difficoltà soprattutto dal punto di vista burocratico.

“Il Pnrr non è un bancomat – ha esordito Cristina Battaglia, direttore Unità Valorizzazione della Ricerca CNR e direttrice esecutiva Competence Center Star 4.0 –  ma è un piano finanziato straordinariamente bene dalla Commissione europea che al suo interno contiene una serie di vincoli. Vincoli che rendono queste opportunità fragili e complesse e richiedono capacità di progettare, oltre ad uno sforzo straordinario a cui non siamo abituati. Il Pnrr, infatti, è una sfida incredibilmente ambiziosa nei numeri, nei tempi, nei contenuti ma anche rischiosa: la corsa è contro il tempo (la conclusione dei progetti è entro la fine del 2026) e con strumenti della burocrazia e della semplificazione amministrativa che non sono completamente affinati. È però la sfida dei comuni e quelli che sono stati e verranno premiati sono quelli che avevano già una progettualità. In tal senso, le idee che la lista di Briano sta mettendo in campo sono esattamente quelle che sposano queste progetto”.

Generico giugno 2022

“Il Pnrr – aggiunge Vincenzo Bertino, presidente Confcommercio Savona– è un’occasione per andare avanti, può darci la forza di essere costruttivi anche per chi verrà e per convincere le persone a rimanere in questa terra. Bisogna fare il possibile affinché queste vallate abbiano valore. Chi glielo può dare? Il Pnrr, ma anche la casa pubblica. Ci sono grandi potenzialità in questa zona di retromare di cui il Comune di Cairo dovrà fare da capofila. Il futuro dipenderà da questi fondi, ma anche dalla voglia di fare, dall’entusiasmo e dal coraggio delle persone che credono in questi progetti”.

Sempre per Confcommercio è intervenuto anche Enrico Schiappapietra secondo cui le parole chiave di questa sfida sono “debito, infrastrutture e sinergie”. “Noi italiani – ha detto – costruiamo un debito, quindi bisogna avere la responsabilità di farlo con coscienza. Va bene l’entusiasmo, ma non facciamo scelte che si sono fatte spesso, ovvero fare il progetto solo per ottenere il finanziamento. Questo deve essere una mentalità superata. Non è pensabile fare investimenti senza le infrastrutture, quando ero bambino i miei genitori mi dicevano non fare il Cadibona che è pericoloso, ora a mio figlio devo dire di non fare l’autostrada. Altra parola chiave è la sinergia che in questo processo diventa fondamentale tra pubblico e privato”.

“Il Pnrr è una possibilità per le nuove generazioni che sono poco ascoltate – ha proseguito Fulvio Becco, direttrice Centro Servizi Confartigianato Savona –  I comuni devono collaborare con le associazioni e camminare insieme. Cairo deve fare da capofila, ma anche collaborare con la riviera. Gli artigiani possono sicuramente beneficiare del Pnrr ma bisogna fare attenzione e fare una cultura. Bisogna essere seri e saper condividere, e noi associazioni dobbiamo diventare il punto di riferimento e di collegamento tra imprese e amministrazioni”.

A chiudere gli interventi degli ospiti, Angelo Berlangieri, presidente Unione Industriali Savona che ha evidenziato come il Pnrr diventi importante per la Valbormida soprattutto per quanto riguarda il processo di reindustrializzazione. “È necessario per lo sviluppo del territorio puntare sulla logistica e la specializzazione e in questi i collegamenti con la pianura padana e quindi con l’area del centro Europa, oltre che con il porto di Savona-Vado, sono fondamentali. Bisogna quindi tornare ad occuparci di infrastrutture, altrimenti nulla è possibile nemmeno la transizione ecologica. Si avrebbero tanti progetti, ma nessuno verrebbe qui ad investire”. Tra le infrastrutture, secondo Berlangieri la più importante è la bretella Carcare Pedrosa, oltre ad una variante sulla A6 tra Altare e Savona.

D’accordo il sindaco Fulvio Briano, secondo cui la bretella Carcare Pedrosa è “una necessità per tutta la provincia sia dal punto di vista industriale che del turismo”. “La Valbormida – ha aggiunto- ha un ruolo molto importante e Cairo deve tornare ad essere un centro strategico per le logiche industriali”, il tutto partendo dalle infrastrutture.

Briano ha poi parlato di sanità, considerando che il progetto regionale per l’ospedale di Cairo, dalla sua lista sempre osteggiato, sarà finanziato proprio dal Pnrr.  “Non siamo d’accordo sull’ospedale di comunità, lo abbiamo detto più volte, anche alla luce della scelta di Regione Liguria di presentare come progetto bandiera il nuovo ospedale dei Arzelli,  450 milioni di investimento per 500 posti letto. Se quello è il progetto bandiera, perché non fare a Cairo Montenotte un ospedale di area disagiata così come noi abbiamo chiesto più volte? – si domanda l’avvocato – Lo chiederemo al presidente Toti dopo le elezioni auspicando che il 12  giugno possano darci fiducia proprio anche e soprattutto su questo progetto”.

L’ex sindaco ha poi spiegato: “Abbiamo voluto concludere questo ciclo di incontri della campagna elettorale che entrano nel merito del percorso che noi vogliamo dare alla Cairo dei prossimi 5 anni, parlando di Pnrr per capire come effettivamente possiamo incidere sulla vita dei nostri cittadini, come possiamo essere consapevoli di fronte alla marea di fondi che possono arrivare su questo territorio. Per i valbormidesi, ma a servizio di tutta la provincia di Savona e del sistema economico ligure. Noi ci crediamo e abbiamo l’ambizione di essere un traino in questo processo”.

 

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