Appello

Ospedale Albenga, la minoranza: “Nel piano sanitario regionale previsto pronto soccorso, Toti lo applichi”

"Anche a Cairo, se non vuole perdere le elezioni. Ricordiamo che il piano è valido ancora oggi e gode dell'autorizzazione ministeriale"

ospedale albenga

Albenga. “Se Toti non vuole perdere le prossime elezioni amministrative a Cairo Montenotte deve immediatamente applicare il piano sanitario regionale 2017-19. Il documento, approvato dal Ministero della Salute, è tuttora in vigore e autorizza l’apertura di un pronto soccorso negli ospedali di Albenga e Cairo, anche in presenza del Dea di secondo livello a Pietra Ligure e del Dea di primo livello a Savona”. Così Gerolamo Calleri, Cristina Porro ed Eraldo Ciangherotti, consiglieri comunali albenganesi di opposizione.

Gli esponenti del centrodestra richiamano la deliberazione numero 21 approvata nel 2017 dall’assemblea legislativa ligure: “Riaprire il pronto soccorso di Albenga è possibile – spiegano -. A dirlo non sono  i sottoscritti, ma il piano sanitario regionale valido ancora oggi. Toti deve solo seguire alla lettera le indicazioni riportate nel documento autorizzato dal Ministero”.

“In gioco c’è la salute dei cittadini – proseguono i consiglieri albenganesi – e non a caso lo scontro politico su queste decisioni sarà la chiave della prossima tornata elettorale. Ora ci aspettiamo che i rappresentanti locali non barattino il nostro territorio e i nostri ospedali per ottenere i fondi del Pnrr, approvando in tempi brevi, all’interno del consiglio regionale una modifica a tale piano, che indichi la soppressione del Pronto Soccorso nei due ospedali come è invece presente ed ancora valida in quello attuale”.

“Se Toti non vuole perdere le elezioni di Cairo – sottolineano – ascolti le voci dei territori e riapra il pronto soccorso. In caso contrario, dovrà assumersi tutta la responsabilità politica della sconfitta e trarne le dovute conseguenze”.

Calleri, Porro e Ciangherotti lanciano un appello al governatore e assessore alla sanità ligure: “Sulla sanità i cittadini non fanno sconti alla politica ed è giusto che sia così. A Cairo come ad Albenga, Toti oggi ha la possibilità di rimediare ai danni compiuti dalle amministrazioni regionali di centrosinistra. Può rompere con il passato, restituendo ai cittadini un servizio sanitario essenziale, oppure decidere di farci tornare indietro di dieci anni, quando l’ex governatore ligure Claudio Burlando condannò a morte il pronto soccorso del Santa Maria di Misericordia. La decisione, caro presidente Toti, è tutta nelle sue mani”, concludono.

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