Budapest. Flussi spezzati e dinamiche interrotte che rimandano ai robot, le macchine che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ma l’intelligenza e l’emotività umana si ribellano riscoprendo il cuore.
Con il loro esercizio libero, completamente nuovo, Linda Cerruti e Costanza Ferro sono le prime della giornata ad esibirsi. Si tuffano in acqua quando il sole deve ancora scaldare l’aria e la brezza che scuote la vegetazione sull’Isola Margherita fa venire la pelle d’oca. È sempre difficile essere le prime. Anche per questo motivo fino all’edizione precedente era prevista la figura della pre swimmer sia per i tecnici che per i liberi ma quest’anno è assente.
Con la musica di Robot Boys Return, degli autori Robotboys Change the Formality e Infected Mushroom, e la coreografia del trio Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina (le stesse che hanno curato il libero combinato che lunedì ha conquistato la medaglia di bronzo) superano quota novanta e mezzo e guidano la classifica provvisoria del preliminare (90.5333) al termine del primo gruppo da 15 e scendono al quarto posto al termine dei 18 esercizi del secondo. Sono avanti alle spagnole Alisa Ozhogina Ozhogin e Iris Tio Casas (89.9667) e alle sempre insidiose greche Evangelia Platanioti e Sofia Malkogeorgou (89.3667). Questa mattina Linda e Costanza, gasate dal bronzo col combo, hanno convinto di nuovo le giurie che hanno attribuito 27.2000 per l’esecuzione, 36.1333 per l’impressione e 27.2000 per la difficoltà.
Dall’altro gruppo le tre coppie gemelle occupano le prime tre posizioni generali riproponendo di fatto il podio della finale del doppio tecnico. Avanti le cinesi Liuyi e Qianyi Wang con 94.5667 (28.5000, 37.8667 e 28.2000), tallonate dalle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva in ritardo di poco più di mezzo punto (94.0000) e più distanti, ma difficili da raggiungere, le austriache Anna Maria e Eirini Alexandri (92.0667).
Alle 16 c’è l’appuntamento con un’altra finale che potrebbe riservare una sorpresa. Il team tech delle “supereroine” azzurre si presenta con il terzo punteggio del preliminare (89.5775) dietro soltanto alla Cina vice campionessa mondiale (94.2049) e al Giappone, quarto in Corea del Sud (91.2049). Le nostre otto sono Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru ed Enrica Piccoli, guidate dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dal tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli.
“Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo e rassicurando. D’istinto è sembrata un’onda anomala. Un istante dopo arrivava la ragione. Lo smarrimento è durato un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto sia importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i propri cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove” dichiara Giallombardo a Federnuoto.it.
La squadra Nazionale azzurra sceglie sempre temi importanti per comunicare le proprie idee. Lo sport è un’arte e come tale rappresenta, scandisce e influenza da sempre la vita quotidiana. Otto ragazze spavalde e talentuose che dalla piscina vogliono trasmettere al mondo le proprie idee, il proprio coraggio, la fiducia e la solidarietà, anche e soprattutto in questo momento di ripresa e ritorno alla normalità, in cui non mancano però altre tragedie da affrontare e superare tutti insieme. Così nasce Super Eroi con la musica We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio e la coreografia dello staff tecnico azzurro.
La classifica (primi posti):
1. Liuyi Wang/Qianyi Wang (CHN) 94.5667
2. Maryna Aleksiva e Vladyslava Aleksiva (UKR) 94.0000
3. Anna Maria Alexandri/Eirini Alexandri (AUT) 92.0667
4. Linda Cerruti/Costanza Ferro (ITA) 90.5333
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