Savona. “Per quanto riguarda il mercato civico di Savona, vogliamo precisare che è vero che d’estate fa molto caldo, d’inverno fa molto freddo e che il Comune per anni ci ha abbandonato trascurando la struttura. Ma ultimamente si sono accorti che esistiamo e che siamo una realtà viva nel commercio savonese. Hanno investito rifacendo la facciata, i bagni e sostituendo le finestre. Poi ora installeranno l’impianto per l’aria condizionata e arriveranno nuove attività per dare nuova vita al mercato”.
A dirlo sono gli operatori storici (una dozzina) che si dissociano dalla polemica sollevata da un commerciante arrivato pochi mesi fa: “Sono troppo pochi i banchi – aveva detto -, ci sono spazi liberi, so che hanno aperto un nuovo bando, ma se non si guadagna abbastanza, chissà se aderiranno al bando”.
Sottolineano la necessità di valorizzare i prodotti che si vendono e distinguersi: “Come sempre accade, si accusano gli altri e il contesto lavorativo – proseguono riferendosi al loro collega -. Nella nostra carriera di sopravvissuti abbiamo capito che il lavoro mercatale non è solo dettato dal produrre e vendere merca di buona qualità, cosa che nessuno contesta, ma anche dall’abilità del gestore di saperla vendere, dando al suo banco originalità e folclore“.
Per i commercianti questo è la soluzione per resistere nonostante la grande distribuzione organizzata: “Così riesce a far diventare il suo punto vendita unico contrastando l’ordine, la pulizia e la convenienza dei molteplici supermercati che esistono nella nostra città”. Insomma, gli esercenti che lavorano in questa realtà sono soddisfatti del lavoro e degli incassi: “Questa unicità e professionalità ci ha permesso di vivere agiatamente e di essere rispettati e bn voluti dai molteplici clienti che frequentano il mercato”.
Ovviamente, l’intenzione dell’amministrazione comunale, condivisa con i commercianti stessi dal vice sindaco Elisa Di Padova, di rilanciare il mercato è stata accolta positivamente: “Nulla è perfetto, i tempi della pubblica amministrazione sono quelli di ogni Comune italiano”.
“Tutti noi vogliamo ringraziare ogni nostro cliente che ci permette di avere ancora un’attività attiva e remunerativa in questo momento, dove tutti hanno difficoltà”, hanno concluso rivolgendosi ai clienti.
“Il nostro mercato – ammette Di Padova – ha oggettivamente alcuni problemi oggi irrisolti che stiamo affrontando con attenzione trovando tutte le soluzioni possibili, ma il Civico ha anche tante peculiarità e potenzialità. Non dobbiamo dimenticarci che esiste un’utenza di clienti affezionata e che ama questo luogo grazie alla qualità e all’impegno del servizio offerto dagli operatori. Questo può essere il momento giusto per un affiancamento proficuo di questa esperienza alle energie dei nuovi operatori e all’innovazione che vogliamo imprimere con il piano, sempre con un obiettivo comune: quello di rilanciare e promuovere insieme questa storica struttura”.
Dal dialogo tra il Comune e gli operatori sono emerse anche alcune esigenze interne ed esterne tra cui la sperimentazione di nuove modalità di accesso riservate agli operatori e nuovi orari di apertura al pubblico. “La climatizzazione – prosegue Di Padova – è un problema che abbiamo da subito affrontato blindando le risorse e proprio di recente, dopo l’approvazione del bilancio, abbiamo approvato in giunta il progetto esecutivo definitivo: gli uffici nelle prossime settimane predisporranno la gara – siamo in un periodo in cui sono in corso tutta una serie di fare con scadenze legate al Pnrr – e una volta assegnata potremo avere un cronoprogramma dei lavori per quest’autunno. Quest’estate invece si conta di ultimare l’intervento dell’area esterna su corso Mazzini.
Il Piano di rilancio del complesso proseguirà poi con i tre lotti due al piano terra e lo spazio al secondo piano, che contribuiranno ad attrarre nuove destinazioni d’uso di carattere produttivo in grado di valorizzare il plesso come un vero e proprio centro di eccellenza turistico-commerciale, in particolare al segmento del food e della filiera del gusto, nonché di aggregazione sociale. Nel frattempo è in corso la gara per assegnare i posteggi attualmente liberi (sono 7 posteggi). Un posteggio è riservato all’uso temporaneo, “siamo al lavoro – ha concluso Di Padova – per la realizzazione di un progetto di promozione del prodotto enogastronomico attraverso eventi ed esperienze dedicati a scuole, cittadini e turisti”.