Dati

Liguria “virtuosa” nonostante l’estate torrida: solo il 30% delle case col condizionatore

Secondo il report Istat sul 2021, più di un terzo dichiara di usarlo solo occasionalmente o mai

condizionatore - aria condizionata

Liguria. Le famiglie liguri che hanno un sistema di condizionamento nella propria casa sono solo il 30%. A dirlo è il report dell’Istat, che ha analizzato i dati del 2021 sui consumi energetici e che pone la nostra regione tra le più “virtuose” in un’estate che si preannuncia torrida: a Milano e Torino si sono già registrati i primi blackout e a preoccupare è la crisi energetica che si prospetta a causa del taglio alle forniture di gas russo.

Il dato ligure è inferiore alla media nazionale: in Italia metà delle famiglie (48,8%) dispone di un sistema di condizionamento: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. Si va dal 70% di famiglie in Veneto passando dal 62,4% in Sicilia, 60,3% in Emilia-Romagna 57,3% in Puglia, per arrivare ai valori minimi che si registrano in Valle d’Aosta (4,7%) e Trentino-Alto Adige (15,2%). A incidere ovviamente è il clima, di solito più mite nella nostra regione rispetto alla Pianura Padana e al Sud Italia.

In particolare in Liguria, tra le famiglie dotate di aria condizionata, il 34,8% dichiara di usarlo solo occasionalmente (o mai), il 24,1% tutti i giorni, il 30,6% qualche giorno alla settimana, il 10,6% qualche giorno al mese. In Italia la parte più consistente (35,3%) lo usa più volte alla settimana. Anche in questo caso la nostra regione è più virtuosa dal punto di vista energetico.

In Liguria – con lievi differenze rispetto alla media nazionale – il sistema di condizionamento più diffuso (48,6%) è rappresentato dagli apparecchi singoli di tipo caldo/freddo fissi o portatili, mentre il 26,9% ha un impianto centralizzato e il 24,4% un apparecchio singolo solo freddo fisso o portatile.

Ma gli effetti della crisi energetica si faranno sentire soprattutto quest’inverno, quando il freddo spingerà al massimo l’uso di gas metano. La Liguria usa questa fonte di alimentazione per il riscaldamento delle abitazioni più della media nazionale (75,7% rispetto al 68%) con un ricorso limitato alle biomasse (13,3%), all’energia elettrica (5%), al Gpl (3,3%), al gasolio (2,6%), con una quota quasi inesistente di energia solare.

D’altra parte è sempre il clima ad aiutarci: in Liguria il riscaldamento si tiene acceso mediamente per 8,27 ore al giorno nei mesi freddi dell’anno (media nazionale 8,33 ore) con una prevalenza nella fascia pomeridiana (4,09 ore). Chi ha un impianto di riscaldamento autonomo (il 60,1% secondo l’Istat, meno della media nazionale che è pari al 65,7%) lo usa per meno tempo, 7,48 ore in media (a livello nazionale 8,19 ore).

Più informazioni
leggi anche
incendio boschivo framura
Divieto
Caldo torrido, dal 24 giugno scatta in Liguria lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.