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L'occhio di vetro

Libri da… bere

"L'occhio di vetro" è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli

Generico giugno 2022

Se il cibo è una necessità, trasformato spesso in piacere, il bere è forse ancora più indispensabile- l’arsura è forse una pena maggiore dei morsi della fame-. Anche in questa attività ci siamo migliorati, non solo rendendo l’acqua potabile e sicura, ma anche creando bevande: da quelle analcoliche a quelle superalcoliche, dalle più antiche ai cocktails più moderni. 

“LA BALLATA DEL VECCHIO MARINAIO”

Una poesia, una ballata, asciutta e stupefacente che vi farà ardere la gola con tutta l’ironia di trovarsi in mezzo all’acqua senza poterla bere. Sicuramente non un testo semplice ma, se ci si arma di pazienza, si scoprirà – secondo me- una delle più belle poesie romantiche.

 “Acqua, acqua ovunque,

e neanche una goccia da bere!”

TRAMA

Un vecchio marinaio, scheletrico e spaventoso, racconta la sua avventura ad un gruppo di giovani: bloccato tra i ghiacci, l’equipaggio di una nave riacquista fiducia con la comparsa di un albatros- uccello sacro in molte culture-. Il protagonista, però, lo uccide e da qui il terrore, la morte e il sovrannaturale salgono a bordo. Rimasto l’unico in vita sarà preda della fame, della sete, del senso di colpa e di strabilianti visioni. Solo l’intervento divino potrà salvare la vita del marinaio, ma non potrà mai cancellare la maledizione che gli si è tatuata sull’anima. 

Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) è stato poeta, filosofo e critico letterario britannico considerato tra i fondatori del Romanticismo inglese- insieme al poeta e amico William Wordsworth-.

Un libro per i bambini

Il bere e le bevande non sono proprio dei protagonisti nelle storie per ragazzi e bambini- esistono libri che “spiegano” di non accettare cibo da sconosciuti, che cercano di convincerli a mangiare le verdure, ma non se ne trovano sul bere-. Qualche traccia la si può comunque trovare, anche se marginale o come strumento di scherzi.

Per i più piccini

“ADORO LA LIMONATA”

Un albo tanto divertente quanto semplice, edito da Valentina Edizioni, da sbevazzare dai 3 anni in poi.

“Il tacchino Tontolino voleva vendetta. Un’aspra vendetta.”

TRAMA

Tornano i protagonisti di “Bee Bee la pecorella astuta” ma questa volta è il tacchino Tontolino a voler fare uno scherzo alla pecorella: approfittando del caldo, e della passione per la limonata, cercherà di far cadere Bee Bee in un tranello; ma la pecorella se la berrà?

Mark e Rowan Sommerset vivono in Nuova Zelanda dove scrivono e illustrano i loro divertentissimi libri. 

Per i più grandi

“ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”

Un romanzo che gioca con la logica- di cui si può godere appieno nella sua versione originale- decretandolo uno dei migliori esempi del nonsenso e che- con i suoi personaggi, il suo corso narrativo e le sue creature- è stato di grande ispirazione per il genere fantasy. Reperibile in diverse edizioni, e per diverse età, nella sua veste integrale è da sorseggiare, come un tè matto, dagli 8 anni in poi.

“Bevimi”

TRAMA

La vivace Alice arriva, attraverso la tana del Coniglio Bianco che sta inseguendo, in un mondo illogico, fantastico, popolato da misteriose creature e buffi animali. Scoprirà che in questo mondo le dimensioni sono importanti: con bibite che fanno rimpicciolire e pasticcini che ingrandiscono; e che ci sono posti in cui è sempre l’ora del tè.

Charles Lutwidge Dodgson- famoso con lo pseudonimo Lewis Carroll- è stato scrittore, logico, matematico, fotografo e prete anglicano britannico (1832-1898). La sua fama è stata spesso attraversata da accuse, più o meno velate, di riversare troppo attenzioni sulle bambine: come per la Alice protagonista del suo romanzo più famoso; sospetti mai confermati che hanno reso ancora più “chiacchierato” il nome di Carroll.

PICCOLE SCHEGGE

Il nonsenso, o nonsense in inglese, è un genere che suscita l’ironia proprio per la sua mancanza di senso, spesso presenta un mondo capovolto e giochi di parole. La ballata-o canzone a ballo- è una forma di poesia, di origine popolare, usata spesso per narrare una storia particolarmente lunga, è caratterizzata da un ritmo che la rende ballabile e cantabile, alla maniera dei vecchi menestrelli e giullari. Nel mondo della musica- o almeno in quella rock- si indica invece con ballata una canzone più lenta. 

“L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli. Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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