Anniversario

In piazza Mameli la cerimonia per i 208 anni dell’Arma dei Carabinieri

Compie 208 anni

Savona. Grazie alla diminuzione delle restrizioni per l’emergenza sanitaria, la Commemorazione dell’Annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri per il 208° anno di esistenza dell’Istituzione ritorna in piazza Mameli.

Presenti il comandante provinciale dei Carabinieri di Savona, colonnello Federico Reginato, il vice prefetto vicario di Savona, Alessandra Lazzari, le autorità civili e militari della provincia di Savona, i familiari dei militari del comando provinciale Carabinieri. Erano presenti il Gonfalone della Provincia di Savona, il labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro, i labari delle sezioni provinciali delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e le Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestale.

Nella provincia di Savona, così come nel resto della Liguria, i Carabinieri giunsero nel 1822 assorbendo la preesistente gendarmeria Genovese. Attualmente vi prestano servizio circa 500 carabinieri inquadrati in un comando provinciale, un reparto operativo, quattro comandi di compagnia, trenta stazioni territoriali, un comando gruppo Carabinieri Forestale, undici stazioni Carabinieri Forestale, un Nucleo Elicotteri, un Nucleo Cinofili e un Nucleo Ispettorato del Lavoro.

La diffusione capillare dei vari reparti sul territorio provinciale, punto di forza dell’Arma tutta, si è rivelata in questo periodo storico, pesantemente segnato dall’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19 e dal conflitto russo-ucraino, ancor più importante e rispondente alle necessità della popolazione. La presenza dei Carabinieri, anche nelle frazioni e nei comuni più piccoli, ha permesso ai cittadini di sentire ancor più vicino lo Stato e le sue istituzioni, potendo contare su azioni di supporto e sostegno, concretizzatesi anche con gesti di solidarietà verso le famiglie in difficoltà, le fasce deboli, gli anziani.

Pattugliamento del territorio, interventi in emergenza, attività di controllo sui luoghi di lavoro, prevenzione e repressione dei reati ambientali, contrasto alla diffusione delle droghe, difesa del decoro urbano, rispetto delle restrizioni governative anti contagio da Covid-19, prevenzione e repressione delle aggressioni alle fasce deboli, contrasto ai “reati predatori” ed alla violenza di genere, lotta alle truffe informatiche. Sono questi gli ambiti nei quali, nel corso dell’ultimo anno, hanno investito le maggiori energie i carabinieri dei diversi reparti territoriali che fanno capo al comando provinciale di Savona.

LA CONSEGNA DEGLI ENCOMI

Si è proceduto alla consegna di alcune ricompense al personale che si è particolarmente distinto nell’assolvimento del dovere.

“Encomio” concesso dal Comando Legione Carabinieri Liguria al Maresciallo Capo Pierluigi Camerada, con la seguente motivazione: “comandante in sede vacante di stazione distaccata, evidenziando elevata professionalita’, spiccato intuito investigativo e non comunesensio del dovere, partecipava a complessa attivita’ investigativa finalizzata all’individuazione dell’autore di un tentato omicidio commesso nei confronti di un minore. l’operazione, che si concludeva in tempi brevissimi con la denuncia di due persone, trovava ampio risalto sugli organi d’informazione nazionali ed internazionali con positivo ritorno d’immagine per l’istituzione”. Bergeggi, 3-7 agosto 2019

Encomio” concesso dal Comando Legione Carabinieri Liguria all’ Appuntato Scelto Qualifica Speciale Marco Acquaviva, con la seguente motivazione: “addetto a stazione distaccata, evidenziando spiccata iniziativa, ferma determinazione e alto senso del dovere, non esitava a raggiungere con la propria autovettura un’impervia località dove un uomo stava tentando di impiccarsi. con prontezza e generoso slancio, dopo averlo liberato dal cappio, soccorreva il malcapitato già privo di sensi, prestandogli i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario, scongiurando più gravi conseguenze”. stella, 10 settembre 2019

“Encomio” concesso dal Comando Legione Carabinieri Liguria all’ Appuntato Scelto Qualifica Speciale Antonio Michel Venzo, con al seguente motivazione: “addetto a nucleo radiomobile di comando provinciale, con eccezionale coraggio ed esemplare altruismo, non esitava ad intervenire tempestivamente in area cittadina su cui era appena crollato un viadotto autostradale, riuscendo a rinvenire tra le macerie, con altri soccorritori, un autocarro precipitato con una persona ancora viva a bordo, traendola in salvo. si prodigava altresì fino a sera inoltrata nelle operazioni di ricerca e soccorso contribuendo ad elevare il prestigio dell’arma”.  Genova, 14 agosto 2018

“Encomio” concesso dal Comando Legione Carabinieri Liguria al: Luogotenente Carica Speciale Claudio Parodi, Luogotenente Carica Speciale Renato Magliocca, Maresciallo Ordinario Nicolò Monteleone, Vice Brigadiere Gianni Pierro, appuntato Scelto Qualifica Speciale Roberto Negro con la seguente motivazione: “evidenziando elevata professionalita’, spiccato intuito investigativo e non comune senso del dovere, partecipavano a complessa attivita’ investigativa che consentiva di disarticolare un sodalizio criminoso che organizzava matrimoni fittizi finalizzati al conseguimento della cittadinanza italiana e, con i relativi profitti, sovvenzionava altre azioni delittuose, rendensosi responsabile di gravissimi reati inerenti a immigrazione clandestina, falsita’ materiale e ideologica, tentata estorsione, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti. l’operazione si concludeva con l’esecuzione di 8 provvedimenti restrittivi della liberta’ personale e 19 denunce”. Alassio e Albenga, marzo – novembre 2020

“Encomio” concesso dal Comando Legione Carabinieri Liguria al: Luogotenente Carica Speciale Andrea Venditto, maresciallo Maggiore Ivan Simone e Maresciallo Capo Nicola Destefanis con la seguente motivazione: “evidenziando elevata professionalita’, spiccato intuito investigativo e non comune senso del dovere, partecipavano a complessa attivita’ investigativa che consentiva di disarticolare un sodalizio criminoso responsabile di sequestro di persona aggravato, rapina, lesioni personali e sfruttamento della prostituzione. l’operazione di concludeva con l’esecuzione di 7 provvedimenti restrittivi della liberta’ personale e la denuncia di 5 persone”. Provincia di Savona e Sanremo.  Dicembre 2017 – novembre 2018.

Si è altresì proceduto alla consegna del premio ai vincitori del concorso letterario bandito dal Comando Provinciale Carabinieri di Savona in collaborazione con gli Istituti Comprensivi Secondari di Primo grado  “Albenga Secondo” e “Finale Ligure”. “… secondo me non esiste una situazione di rispetto delle leggi senza una vera comprensione dei problemi altrui e senza una società che si basi sulla solidarietà…. anche noi alunni dobbiamo rispettare i docenti, altrimenti rendiamo vani i loro sforzi e il loro impegno per costruire una generazione futura più preparata e più rispettosa dei valori positivi della civiltà”. Con queste parole si è aggiudicato il premio la scuola secondaria di primo grado di Leca d’Albenga, classe seconda B, accompagnato dalla Professoressa Paola DALLO’, referente dell’Istituto scolastico.

Con un saggio sul libro “Per questo mi chiamo Giovanni”, nel quale Mattia esprime le sue mature riflessioni sulla ribellione del protagonista alle prepotenze di un coetaneo, si è aggiudicato il premio per la scuola “Aycardi – Ghiglieri” di Finale Ligure, la classe seconda A, accompagnato dal Dirigente Scolastico Professor Luca Mazara.

LE PAROLE DEL COMANDANTE  PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI SAVONA COLONNELLO FEDERICO REGINATO

Autorita’, gentili signore e signori,

A nome di tutti i carabinieri del comando provinciale di Savona, che ho il privilegio di rappresentare  da quasi tre anni e qui schierati in armi di fronte a voi, desidero rivolgervi un sentito ringraziamento per aver voluto condividere con noi questo tradizionale momento di bilancio e riflessione, attraverso il quale rinnoviamo idealmente il patto per la legalità con i cittadini onesti e rinsaldiamo intimamente i nostri sentimenti di lealtà alla nazione ed alle istituzioni democratiche.

Sono trascorsi, dunque, 208 anni dalla fondazione dell’arma dei carabinieri. oltre due secoli di gloriosa storia scritta da chi con umiltà, dignità, disciplina e generosità si è sacrificato per il bene comune perpetuando quei valori e quelle qualità perfettamente cristallizzate già nella seconda metà del 1800 nel memoriale del generale francese Gioacchino Ambert  che, in un resoconto ispirato da esperienza diretta, aveva condensato le virtu’ del carabiniere, tratteggiandone la figura di uomo semplice, a tratti schivo, lontano da dinamiche protese alla ricerca scomposta di ribalte effimere ed asservite all’interesse personale più che alla valorizzazione dell’immagine istituzionale, attraverso un’opera di salvaguardia dei cittadini silente, rigorosa, fedele. queste parole sull’operato dei carabinieri, lungi dal rappresentare un mero esercizio poetico, richiamano l’ammirazione per modelli di santità in divisa ai quali noi che indossiamo questa impegnativa uniforme siamo chiamati ad ispirarci concretamente, perché non è mutata l’essenza del lavoro del carabiniere: militare sottoposto ad una disciplina rigorosa all’interno di una organizzazione gerarchicamente strutturata, egli è responsabile del bene della sicurezza come parte fondamentale della civile convivenza nella cornice ideale e normativa offerta dalla costituzione italiana e gli si chiede di distinguersi nello stile, nel comportamento, nello stesso atteggiamento interiore. questa lunga storia custodisce le radici di un’identità difesa con orgoglio: è infatti essenziale mantenere la continuità tra tradizione e rinnovamento, insieme alla memoria degli esempi di valore e di sacrificio che l’arma onora. una sintesi e insieme esaltazione del patrimonio di valori umani e morali attraverso il quale è possibile far fronte ai ripetuti e diversificati sacrifici cui il nostro servizio sottopone noi e coloro che ci amano. il prezzo è altissimo, il ristoro quasi esclusivamente intimo.

A noi, cari carabinieri, il compito di riempire di contenuti operativi pregnanti la visione romantica attraverso l’azione, l’impegno, la responsabilità, l’esempio, i grandi eroismi ed i piccoli e sconosciuti interventi quotidiani, accomunati da un unico scopo: la sicurezza della nostra gente.

E, verosimilmente, e’ proprio il lavoro oscuro alla base dei nostri migliori risultati, quello che svolgono i carabinieri di notte, sulla strada, sotto la pioggia o nei rigori dell’inverno, quell’opera di confronto, di ascolto e di protezione di cui raramente si parlerà in un articolo di giornale ma che ci rende orgogliosi di essere parte integrante del tessuto cittadino, attraverso, soprattutto, l’esemplare opera delle nostre stazioni, che non mi stancherò mai di definire insostituibili baluardi di legalità anche nelle aree più remote del territorio, indispensabili componenti del sistema sicurezza e concrete espressioni della vicinanza dello stato al cittadino. esse svolgono, nella città come nel piccolo centro, un delicato ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione, configurando l’immagine di uno stato amico, che accoglie e sostiene, e, nel contempo, costituiscono un fondamentale sensore da cui attingere qualificate informazioni su sentimenti e necessità popolari da approfondire, analizzare e indagare per il successivo piano di intervento.

Da Darazze ad Andora, passando per Pontinvrea, Urbe, Sassello, Calizzano, Cairo Montenotte, Savona, Alassio, Cengio, Dego, Albenga, Cisano sul Neva, Villanova d’Albenga, Laigueglia, Celle Ligure, Albisola, Noli, Spotorno, Finale Ligure, Borghetto Santo Spirito, Millesimo, Carcare, Quiliano, Vado Ligure, Ceriale, Pietra Ligure, Stella, Altare e Loano rappresentano dunque una rete capillare , un tessuto connettivo la cui straordinaria valenza non si esaurisce nel pur fondamentale ruolo di contrasto alla criminalità, ma contribuisce in modo decisivo alla tranquillità della popolazione, la cui insicurezza è alimentata, prima ancora che dalle statistiche sui delitti, dalla solitudine e dalla indifferenza.

Anche in questa terra, come accade nel resto della nazione, la caserma dei carabinieri costituisce un riferimento essenziale per una rete di interventi condivisi da tutti gli attori istituzionali: in tale ottica l’arma mette a disposizione le proprie capacità anche a favore delle altre agenzie pubbliche, costituendo punto di ascolto e raccolta di istanze e disagi provenienti dal territorio, ma allo stesso tempo terminale per la verifica e l’implementazione delle conseguenti azioni di intervento. si pensi alle pianificazioni in materia di difesa e protezione civile, di antiterrorismo, alla ricerca delle persone scomparse, all’impegno in occasione di consultazioni elettorali, esami di stato, diffusione della coscienza civica presso scuole, parrocchie, centri di aggregazione. anche nel corso dell’ultimo anno scolastico sono stati organizzati numerosi incontri negli istituti di istruzione per affrontare con studenti e, soprattutto, genitori, tematiche sensibili come dipendenze da droghe ed alcool, bullismo e cyberbullismo, circolazione stradale, violenza di genere ed atti persecutori, e oggi abbiamo qui con noi una rappresentanza di scuole con le quali i lavori si sono rivelati particolarmente proficui, tanto da concordare l’ideazione di un concorso letterario che ha rassegnato elementi di riflessione davvero significativi provenienti dai ragazzi. il confronto con le famiglie e con il mondo della scuola è un caposaldo irrinunciabile nella diffusione della cultura della legalità, che deve viaggiare su un binario parallelo rispetto al contrasto investigativo al malaffare. affermava sapientemente qualche anno fa il cardinale Carlo Maria Martini “educare è come seminare: il frutto non e’ garantito, ma se non si semina e’ certo che non vi sara’ raccolto”.

E ora mi rivolgo a voi, carabinieri di ogni ordine e grado, semplicemente per dirvi “grazie”. “grazie” per aver condiviso con me questo straordinario viaggio di costruzione della legalità dimostrando in ogni circostanza trasparenza, affidabilità, impareggiabile senso delle istituzioni e della responsabilità…. vicini a chi soffre nel momento del bisogno, nel rispetto di indagati, imputati e condannati, nel rifiuto di ogni violenza e sopraffazione…a voi ed al vostro enorme impegno tributo la mia riconoscenza, invitandovi a mantenere saldi i sentimenti verso la nostra bandiera e forte l’omaggio verso i nostri caduti, alle medaglie d’oro e a tutti i decorati dell’arma. E’ questo vessillo la nostra guida, sono questi uomini il nostro esempio. e tutti, dal comandante provinciale al più giovane dei carabinieri di Savona, devono guardare ad essi ricordando sempre che per onorare la bandiera, per adempiere al giuramento prestato, per assolvere il compito ricevuto uomini vestiti della nostra stessa uniforme, uomini per lo più ordinari (come lo siamo noi) hanno fatto cose straordinarie, insegnando a tutti noi con compostezza, con umiltà,  con disciplina, come si comanda, come si obbedisce, come si servono le comunità che ci sono affidate, lo stato, l’Italia. 208 anni di storia ci insegnano che fino a quando noi carabinieri, perpetuando le gesta dei nostri predecessori, sapremo continuare ad operare con imparzialità, equilibrio e competenza, al servizio della legge ed in difesa dei più deboli, il meraviglioso rapporto di fraterna vicinanza tra la nostra gloriosa istituzione ed il popolo italiano rimarrà indissolubile.

Viva l’arma dei carabinieri, viva la provincia di Savona e buona festa dell’arma a tutti”.

“Una cerimonia sempre emozionante. Un appuntamento importante per l’intera comunità. Un grazie di cuore a donne e uomini che quotidianamente indossano la divisa della Benemerita, con grande riconoscenza per il servizio prestato nella tutela dei diritti dei cittadini”, ha detto in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, segretario Lega in Liguria.
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