Pensiamoci

Una proposta

Il caso via Nizza: commissione consiliare per capire come sia nato il progetto, con le difficoltà al traffico e l’improbabile passerella sul mare

Le giunte e gli amministratori coinvolti. Un modo per far conoscere ai cittadini iter e problemi

Lavori in via Nizza a Savona

Savona. Al termine della recente intervista al sindaco di Savona Marco Russo avevamo annunciato un’iniziativa per portare all’attenzione della politica, e quindi dei cittadini, il caso di via Nizza.

Il progetto che riguarda una delle principiali arterie di Savona (i cui lavori sono anche in ritardo, ma questo è un altro discorso) appare a molti, se non a tutti, foriero di problemi. Quasi superfluo ricordarli per esteso, ma certamente il fatto di avere una sola corsia per senso di marcia riservata al traffico dei veicoli provocherà code per la sosta dei bus e dei mezzi della nettezza urbana, senza contare quelli delle numerose attività commerciali che operano nella zona, a partire dalle bisarche delle concessionarie di auto, che proprio un bruscolino non sono e che potrebbero non avere spazi sufficienti per entrare e operare nelle aree private.

A questo proposito va registrato subito un incontro che avvenne tra lo studio Dodi Moss, autore del capolavoro in questione, e un gruppo di imprenditori, che si concluse con una frase il cui senso era “potete dire ciò che volete ma intanto noi il progetto non lo cambiamo di una virgola”. Ricordiamo anche affermazioni ancor più arroganti di Dodi Moss, ma evitiamo di riportarle perché non possediamo prove certe e concrete.

La corsia unica potrebbe provocare inconvenienti anche ai nuovi insediamenti e alle nuove attività previsti lungo via Nizza, senza contare che lì c’è pure la sede dei Vigili del fuoco: sirena o non sirena se è tutto bloccato non si passa.

Altro caposaldo del progetto è la passeggiata in legno e acciaio, prevista tra l’altro solo in alcuni tratti e della quale non si sentiva certo la mancanza: sembra una sorta di inutile spot. Il sindaco Russo ha detto che l’attuale amministrazione fa ciò che può non avendo la possibilità di stravolgere il progetto pena la restituzione dei finanziamenti. In particolare, cercherà parcheggi nelle aree più vicine, come Parco Doria.

Tutto ciò premesso, crediamo sia l’ora di cominciare a fare nomi e cognomi dei politici interessati, non tanto alla ricerca di “colpevoli” (o di protagonisti in positivo se qualcuno apprezza il progetto), quanto per capire come si possa essere arrivati a questo punto e soprattutto alla realizzazione di un siffatto piano, che peserà sul futuro dell’intera città, condizionando la vita nostra e dei nostri figli.

Il progetto venne varato dalla giunta Berruti, plenipotenziario l’assessore ai lavori pubblici Livio Di Tullio. La giunta Caprioglio (assessore ai lavori pubblici Piero Santi, ma poi la pratica fu seguita in prima persona da Massimo Arecco) avrebbe ancora potuto rinunciare al progetto o modificarlo radicalmente, ma preferì proseguire sulla strada già intrapresa.

La nostra proposta è quella di affrontare l’argomento in Comune nella seconda commissione consiliare, che dovrebbe essere convocata dal presidente Marco Lima, appartenente al Patto per Savona del sindaco Russo e terzo per preferenze (493) alle ultime elezioni e che potrebbe garantire un dibattito approfondito.

Ora, l’idea di un giornale resta l’idea di un giornale, ma può avere il vantaggio di poter contare su una efficace diffusione pubblica. Vedremo se a qualcuno questa proposta potrà interessare, restando comunque disponibili, come sempre, ad accogliere interventi di chi volesse esprimere la propria opinione, oggi o più avanti.

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