Urbe/Sassello. “Dopo che il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste – costituite in giudizio contro la Regione Liguria e la società Cet – vietando le ricerche minerarie nell’area del monte Tarinè e dentro l’area protetta del Parco del Beigua, è il momento di parlare del futuro di quest’area e del suo rilancio: perché la vita ci ha insegnato che uno spazio per non essere riempito deve essere già pieno, facendo in modo che trovi la sua funzione”, premette il consigliere regionale del Partito democratico Pippo Rossetti.
“La sentenza del Tar – prosegue Rossetti – è l’occasione per rimettere tutto in moto e parlare del rilancio delle aree interne a partire dal turismo indoor, la valorizzazione e conservazione delle sue attività e anche l’annessione del Comune di Urbe, che lo chiede da anni, al Parco del Beigua. Ma innanzitutto sarebbe essenziale capire quali siano le infrastrutture che consentirebbero alle persone di vivere l’entroterra, offrendo servizi adeguati a partire dalle scuole e l’assistenza sanitaria, senza dimenticare il trasporto pubblico per i collegamenti con la costa e la città”.
”È un piacere – conclude Rossetti – partecipare a Che Festival, una rassegna di musica ed eventi che mette al centro le persone e dove per entrare non serve denaro, ma generi di prima necessità che verranno raccolti e distribuiti in Italia e all’estero a chi ha più bisogno”.
All’incontro di sabato 4 giugno, oltre al consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti, intervengono: Francesco Olivari Feder Parchi Nazionale e sindaco di Camogli; Daniele Buschiazzo presidente del Parco Beigua e sindaco di Sassello; Fabrizio Antoci sindaco di Urbe e Sonia Pesce comitato spontaneo Amici di Tarinè.