Savona. Una persona in più in ufficio, e l’apertura straordinaria tutti i mercoledì di luglio e agosto. Sono queste le due contromisure messe in campo dalla Questura di Savona per far fronte all’emergenza passaporti che ormai da marzo sta rendendo ai cittadini molto difficile (per non dire spesso impossibile) prenotare l’appuntamento ed ottenere il documento.
IL PROBLEMA E LE CAUSE
Da circa 10 anni, infatti, il primo passo per richiedere il passaporto è fissare un appuntamento tramite un apposito portale online. Dopo aver effettuato l’accesso – con lo Spid o con la carta d’identità elettronica – è possibile sia inserire i dati di uno o più richiedenti sia, soprattutto, selezionare dall’agenda il proprio appuntamento. E qui, da ormai qualche mese, casca l’asino: al momento di visualizzare le disponibilità, sia per la Questura di Savona che per il Commissariato di Alassio, la risposta è quasi sempre un deprimente “zero”.
Un errore del sistema? Un problema del proprio computer, o magari della linea? No. Più semplicemente, tutti gli appuntamenti disponibili (in provincia di Savona sono a disposizione le tre settimane successive, altrove si arriva anche a qualche mese) sono già stati occupati. E così ogni giorno si scatena una specie di lotteria, un “click day” con le persone che effettuano l’accesso al mattino sperando di “arrivare in tempo” per prenotare tra 21 giorni. Gli slot, però, vanno esauriti nel giro di pochi minuti (mediamente circa mezz’ora).
Il fenomeno, va detto, è diffuso in modo abbastanza simile in tutto lo Stivale. E le cause sono molteplici: “Dopo un gennaio e febbraio ‘regolari’, da marzo si è registrato un forte incremento delle richieste – spiega Luigi Soriano, dirigente dell’Ufficio Passaporti di Savona – C’è chi ha il desiderio di trascorrere le vacanze in altri continenti dopo due anni in cui è stato impossibile, c’è chi non ha rinnovato il passaporto durante la pandemia e provvede adesso. E ha influito anche la Brexit, che da ottobre 2021 impone di avere il passaporto per volare nel Regno Unito”. Senza contare la guerra tra Russia e Ucraina: c’è anche chi, per timore di una escalation del conflitto al resto d’Europa, ha preferito prepararsi all’eventualità di espatriare.
I NUMERI
A dipingere con maggior chiarezza il boom di richieste sono i numeri: se prima della pandemia, nel 2019, erano stati rilasciati nel savonese 5931 passaporti, con una media mensile di 494 (già alta rispetto a quella “storica”), quest’anno in meno di 6 mesi ne sono già stati concessi 3110, con una media (al 20 giugno) di 688 ogni mese. Un 38% di lavoro in più che ha messo non poco in difficoltà gli uffici: per ragioni operative (per ogni richiedente sono necessari accertamenti, anche a livello giudiziario) ma anche squisitamente pratiche (ad un certo punto a livello nazionale erano anche finiti i libretti elettronici).
LE SOLUZIONI
Man mano che prendeva coscienza del problema, la Questura di Savona ha messo in atto le sue contromisure. La prima è stata quella di dislocare una persona in più all’Ufficio Passaporti, in modo da aumentare i possibili appuntamenti ogni giorno: oggi sono saliti a 21, più altri 10 il lunedì pomeriggio. La seconda è notizia di oggi: nei mesi di luglio e agosto l’ufficio sarà aperto anche il mercoledì mattina (unico giorno di chiusura nell’orario “standard”), permettendo così altri 168 appuntamenti in due mesi. “Sono due provvedimenti – spiega Soriano – dovuti all’attenzione che il Questore ha avuto per la situazione, volti a fornire una risposta adeguata al numero crescente di richieste”.
E se non dovesse bastare? In fondo il documento per l’espatrio è un diritto di ogni cittadino. “Per i casi di comprovata necessità, ossia studio, lavoro o salute, esistono vie più dirette – chiarisce il dirigente – E’ sufficiente telefonare allo 019/8550370 oppure inviare una mail (a uffpassaporti.quest.sv@pecps.poliziadistato.it per Savona, a comm.alassio.sv@pecps.poliziadistato.it per Alassio) illustrando le ragioni della propria urgenza e sarà possibile ottenere un appuntamento nei giorni successivi. Va sottolineato che l’ufficio di Savona garantisce la consegna in 5 giorni: un ‘plus’ importante visto che la legge impone un limite ben più esteso di 30 giorni”.
Per gli altri, i consigli sono quelli dettati dal buonsenso: “Se il passaporto è scaduto non aspettate di averne ‘bisogno’ per rinnovarlo, ma fatelo invece nei momenti di minore richiesta. Dopo l’estate ad esempio sicuramente sarà più semplice. E non acquistate voli last-minute per mete di altri continenti se non avete prima il documento, o almeno un appuntamento che vi garantisca di ottenerlo in tempo”.