Prima categoria

Davide Girgenti si presenta: “Il Savona che vorrei? Gioco e appartenenza. Qui per dare non per prendere”

L'ormai ex allenatore dello Speranza ed ex attaccante biancoblù parla del Savona che verrà

Legino Vs Loanesi

Il Savona si affida a Davide Girgenti per provare a vincere il prossimo campionato di Prima Categoria. Dopo un’annata travagliata, ora è ancora di più vietato sbagliare.

I biancoblù partiranno con un approccio diverso rispetto alla scorsa stagione: niente ingaggi faraonici, giocatori quasi tutti del posto e ricerca del gioco. “Chi viene al Savona deve essere orgoglioso di vestire il biancoblù. Non si deve venire soltanto per ricevere, ma soprattutto per dare a una piazza che merita“, afferma Girgenti. Parole che fanno eco a quanto detto ieri a Ivg.sport dall’ex presidente Simone Marinelli, che ha sottolineato gli errori commessi nella composizione della rosa.

SPERANZA: “LABORATORIO” E TRAMPOLINO DI LANCIO

Nell’ultima stagione, Girgenti ha allenato lo Speranza, proprio nel girone del Savona. I rossoverdi hanno messo in mostra un impianto di gioco tra i più piacevoli della categoria e, cosa più importante, hanno ottenuti grandi risultati chiudendo il campionato alle soglie della zona play off.  Il neotecnico biancoblù tiene a ringraziare la società del presidente Bruno Bruzzone: “Ringrazio tantissimo lo Speranza per non aver posto ostacoli al mio passaggio al Savona. Si tratta di una società che non avrei lasciato se non per un’occasione difficile da rifiutare. Provare a riportare il Savona in alto è una di queste sfide. Insomma, una decisione sofferta ma ponderata. Sarò grato a vita Bruzzone, Vigna, Rosa e Briano per avermi dato la possibilità di lavorare in serenità con una squadra giovane e di qualità. Continueremo a rimanere in contatto e a collaborare”.

SAVONA: IDENTITÀ E GIOCO

Da un ambiente senza pressioni, Girgenti passa ora a una piazza che non può permettersi passi falsi. La strada da percorrere è però la stessa: dare un’impronta chiara alla squadra, che dovrà sublimare le qualità dei singoli e non esserne schiava. “Ero già stato contattato da Marinelli – afferma Girgenti – poi dopo le sue dimissioni la trattativa è andata avanti lo stesso. Mordeglia ha chiesto a me e al direttore sportivo Grabinski di dare savonesità. L’80% dei giocatori sarà di Savona. Lo stesso principio sarà applicato allo staff. Vogliamo che ogni giocatore sia entusiasta di vestire la maglia biancoblù ed esprimere un gioco che faccia divertire il pubblico”.

GIOCATORI: DI QUALITÀ E DI CATEGORIA

L’esperienza insegna. Il Savona ha capito fin troppo bene che per vincere la Prima Categoria non serve collezionare “figurine”. Carcarese e Sampierdarenese, le squadre che hanno vinto i gironi, avevano sì giocatori che avrebbero ben figurato in categorie superiori ma soprattutto gruppi solidi. Rose con tanti elementi che non consideravano giocare in una categoria bassa come un passo indietro e legati da un forte senso di appartenenza.

“Non sappiamo ancora come sarà composto il girone – prosegue Girgenti – lo scorso anno ha vinto la squadra che si è calata meglio nel campionato di Prima Categoria. Erano anni che lo zoccolo duro della Sampierdarenese giocava insieme. Oltre a questo c’erano chiaramente delle individualità importanti. Per vincere, che non è mai facile, non servono i nomi più belli. Bisogna saper soffrire”.

Al Savona il budget sarà ridotto rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, stop agli ingaggi faraonici. “Senza inutile retorica, è chiaro che al Savona si debba vincere e per questo la società investirà in maniera importante anche se non come lo scorso anno. L’imperativo è mettere al primo posto il “noi” e non l’ego del singolo. Il mercato? Ragioneremo su qualche elemento di categoria superiore ma ci guarderemo anche intorno scegliendo giovani validi magari meno sotto la luce dei riflettori”.

 

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