Battaglia

Class action di Sansa contro Autostrade: il 22 settembre il tribunale deciderà se è ammissibile

Il ricorso, patrocinato da Mattia Crucioli, mira a ottenere 3mila euro per ogni residente in Liguria. L'adesione è libera e gratuita

Generico giugno 2022

Liguria. Si terrà il 22 settembre l’udienza al tribunale di Roma per decidere sulla legittimità della class action contro Autostrade avviata dai consiglieri regionali Ferruccio Sansa e Roberto Centi col supporto dell’avvocato e senatore Mattia Crucioli, nel frattempo diventato consigliere comunale a Genova. Ad annunciarlo è lo stesso Sansa su Facebook: “È il passaggio decisivo dell’azione legale collettiva che abbiamo depositato ad aprile per chiedere ad Aspi il risarcimento dei danni che quotidianamente fanno vivere ai cittadini liguri a seguito del crollo del ponte Morandi”.

Il ricorso mira a ottenere un indennizzo di quasi 3mila euro pro capite (precisamente 2.954), a prescindere dal numero degli aderenti, in base ai risultati di uno studio approfondito condotto dalla commercialista Elsie Fusco. Se ogni cittadino ligure sottoscrivesse la class action, la società dovrebbe versare un risarcimento di 4 miliardi e mezzo, “un risultato storico” secondo Sansa.

“Se il giudice dichiarerà ammissibile la nostra class action sarà una prima, straordinaria vittoria. Davide è riuscito a portare alla sbarra Golia – dichiara ancora il consigliere regionale -. In uno scenario politico in cui tutti scendono a compromessi con Aspi per non fare la guerra, noi non indietreggeremo di un centimetro. Andremo avanti convinti perché non ci potrà essere promessa sulla realizzazione di grandi opere capaci di cancellare la tragedia del Ponte Morandi, le mancate manutenzioni e i conseguenti disagi.

Ad oggi sono circa 10mila le pre-adesioni registrate online e si prevede di raggiungere quota 20mila a settembre. L’adesione è completamente gratuita e aperta a tutti i cittadini residenti in Liguria senza alcuna distinzione. Anche i cittadini minorenni potranno essere iscritti dai genitori: in questo modo, se l’iniziativa andasse come sperato, un nucleo familiare formato da due genitori e due figli potrebbe incassare 12mila euro. Le spese (comprese quelle da sostenere in caso di sconfitta) sono coperte interamente dai due consiglieri, quindi l’iscrizione non comporta né impegni né rischi.

La raccolta delle adesioni partirà formalmente dopo l’ammissione del ricorso, ma intanto è già possibile lasciare il proprio nominativo sul sito dedicato classactionautostrade.org. “Ci si potrà aggiungere anche dopo il giudizio in caso di vittoria – aveva spiegato Sansa – ma adesso è importante che aderisca il maggior numero di persone possibili in modo da fare massa critica e avere maggiore peso politico nei confronti di Autostrade. Devono sentirsi alle strette”.

Ma come si arriva alla cifra di quasi 3mila euro che ogni aderente dovrebbe mettersi in tasca secondo Sansa e Crucioli? Lo studio ha preso in considerazione sei indicatori riferiti al periodo 2018-2023 (valutando perciò anche l’impatto futuro): l’aumento dei prezzi, la perdita di valore degli immobili, la perdita di Pil regionale, il benessere equo e sostenibile, il tempo perso in coda per l’aumento dei tempi di percorrenza e le emissioni ambientali. In questo articolo la spiegazione dettagliata.

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