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Case popolari, Rossetti (Pd): “Toti ammetta l’errore e riveda la legge regionale”

Nel mirino il requisito di residenza in Liguria da cinque anni

case popolari Cairo

Liguria. “Toti deve ammettere che le posizioni ideologiche di Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto approvare alla Giunta una legge palesemente illegittima, che non ha valutato le conseguenze di questa scelta. Soprattutto per quanto riguarda il mancato rispetto del ‘principio di uguaglianza’, visto che le case di edilizia popolare nascono per una funzione sociale, basata sui bisogni delle persone e non ‘sulla durata della residenza’, come ha affermato il giudice del Tribunale di Genova”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti dopo che il tribunale ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che prevede il requisito di residenza in Liguria da cinque anni per l’assegnazione delle case di edilizia popolare.

“Oggi – argomenta Rossetti – ci ritroviamo con decine di persone a cui è stata negata una casa – visto che non hanno partecipato a un bando perché non avevano i requisiti richiesti – mentre oggi ne avrebbero diritto. Tutto questo a causa di una legge incostituzionale, sottoscritta per fini meramente elettorali che ha solo creato gravi ingiustizie e che potrebbe comportare risarcimenti e quindi un danno erariale”.

“La Regione – conclude il consigliere regionale – si adegui al più presto: elimini quella norma. Nel frattempo riveda le graduatorie ancora aperte e risarcisca chi è rimasto ingiustamente escluso”.

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