Savona. Dopo una stagione amara il nuovo Savona targato Mordeglia sta avviandosi verso la stagione 2022-2023.
Dopo le dimissioni di Simone Marinelli, il compito del suo successore è naturalmente quello di cercare di fare ciò che l’anno scorso non è riuscito agli striscioni: l’approdo in Promozione, una categoria ancora inferiore al blasone biancoblu, ma il progetto vige sul principio di “un passo alla volta“. Prima l’area societaria e dirigenziale con il rinnovo di Sinopia, poi quella tecnica con le ufficialità di mister Davide Girgenti e Cesar Grabinski come DS, per passare ora alla riorganizzazione della rosa.
La prima mossa del Savona è stata la conferma del classe ’99 Matteo Esposito, seguendo la nuova linea guida societaria: largo ai savonesi, questo è il diktat del presidente Mordeglia.
Per avere il giusto mix tra appartenenza, entusiasmo ed esperienza sul campo, poche ore più tardi è arrivata la comunicazione del primo innesto biancoblu: nientepopodimeno che Carlo Porta.
Una storia di dodici anni quella con i finalesi, interrotta dalla chiamata dal Vecchio Delfino alla quale Porta non ha soltanto risposto presente, ma senza farsi alcuna paranoia per essere sceso di ben 2 categorie: “Non mi interessa, è difficile rifiutare il Savona. La società mi ha proposto un bel progetto, ho parlato con Grabinski e mister Girgenti che stanno facendo un ottimo lavoro per creare una grande squadra. Il Savona deve tornare nelle sue categorie, sono carico a mille e non vedo l’ora di iniziare“.
Tuttavia, lasciare Finale non è stata una decisione facile. Con la maglia giallorossablù ha contribuito al raggiungimento di risultati storici per il club: la promozione in Serie D, con il quinto posto l’anno successo, record societario in quarta serie, 2 Coppe Italia in bacheca. Insomma, una lunga esperienza che lo ha segnato in tutti gli ambiti: “Ci ho pensato tanto, però poi sono arrivato alla conclusione che fosse giusto cambiare aria. Sono contento che sia rimasto il mister, perché alla fine Finale è tanto Pietro Buttu. Spero riescano a confermare la colonna portante della squadra, assieme ai tanti giovani che possano aiutare a fare un bel campionato. Per il parco portieri sono tranquillo perché ce ne sono tanti e bravi, che sono ormai da tempo nel giro della Prima Squadra, ma anche nel settore giovanile con un bravissimo allenatore dei portieri come Stefano Ancona. Sia lui sia Buttu mi hanno insegnato tanto, non solo calcisticamente ma anche proprio a stare al mondo. Gli devo tanto e, nonostante la separazione, rimarranno tanti ricordi positivi di tutto l’ambiente. Però ormai questo è il passato, ora c’è da guardare avanti“.
Infine un messaggio diretto alla sua nuova gente: “Questa è una piazza fantastica, veramente passionale nonostante abbia dovuto vivere anni molto difficili. Posso promettere il mio massimo impegno per difendere questi colori, onorando la maglia per raggiungere ciò che il Savona merita”.
Termina così la prima intervista in biancoblu di Carlo Porta, il primo acquisto della sessione estiva di calciomercato, nella quale la società ha voluto partire proprio dai pali. Ora chissà che non si avanzi in difesa, un salto a centrocampo per poi concludere con gli attaccanti. Qualunque sia il giro, il Savona vuole tornare grande, parlando savonese il più possibile (“almeno un 80%”).