Cairo Montenotte sceglie la continuità. I risultati delle urne hanno premiato il lavoro svolto da Paolo Lambertini, riconfermato sindaco della cittadina per la seconda volta. Battuti dunque i rivali Fulvio Briano e Giorgia Ferrari, protagonisti di un vero e proprio “testa a testa” che ha inevitabilmente avvantaggiato il rivale di centrodestra.
Una vittoria che non era scontata: l’impressione negli ultimi giorni, quelli decisivi, era infatti che la sfida sarebbe stata all’ultimo voto. E il rivale più temibile era considerato ovviamente l’ex sindaco di Cairo Fulvio Briano, appoggiato da Pd e Iv. Così non è stato: il risultato di Giorgia Ferrari, con un’altra lista di area centrosinistra, ha evidentemente eroso più voti del previsto. Alla fine Lambertini ha portato a casa il 40,65% dei voti (2.429), con Briano fermo al 34,43% (2.057) e Ferrari al 24,92% (1.489).
Una sconfitta di quelle che “bruciano” per Briano, che dopo cinque anni di stop aveva deciso di rimettersi in gioco. Una vittoria, invece, di grande soddisfazione per Lambertini che potrà proseguire nei prossimi 5 anni il lavoro iniziato nel 2017.
“Confidavamo nel fatto di poter essere riconfermati per il lavoro fatto: un lavoro duro, sodo, stando vicino alle persone. La prima cosa che mi viene da dire è ringraziare tutti i cairesi con cui abbiamo iniziato 5 anni fa questo percorso per far crescere Cairo e andare avanti tutti insieme. Io confido veramente che anche chi non ci ha votato possa fare questo percorso con noi, perché tutti insieme riusciamo certamente a fare per Cairo di più. E’ l’augurio che mi faccio e che confido di portare avanti in questi 5 anni, sempre con la nostra modalità: la vicinanza, la trasparenza, l’attenzione alle piccole e grandi cose, l’essere presenti sempre con tutti. Questa è la strada che abbiamo intrapreso e che vogliamo proseguire, la strada che ci ha dato la soddisfazione oggi di essere riconfermati e la forza e l’entusiasmo per andare avanti”.
Molti i progetti da cui ripartire: “Intanto portare avanti ciò che abbiamo in corso. Le barriere architettoniche che vanno verso l’ospedale, il completamento del centro del riuso, i progetti legati al PNRR che vanno completati. E poi porteremo avanti i progetti nel sociale che ci stanno tanto a cuore, è un settore delicato su cui tutti quanti abbiamo bisogno di porre la massima attenzione”.
Quale l’ingrediente vincente che ha permesso di riconquistare la città? “Io sono convinto che sia stato quello di essere sempre presenti, sempre vicino alle persone, aver ascoltato tutti e aver voluto coinvolgere tutti nel realizzare progetti. Non abbiamo fatto niente da soli, tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme ai cairesi e alle persone. Siamo convinti che sia questa la strada, che oltretutto deve servire per riavvicinare tante persone al mondo della politica e dell’amministrazione. Le persone hanno più voglia di essere coinvolte se si sentono protagoniste e non subiscono le imposizioni dall’alto”.
Prevedibile una certa continuità anche in giunta: “Lo vedremo, la regola era chiara fin dall’inizio per evitare ogni incomprensione o malumore. Per noi chi prende i consensi ha il diritto e dovere di amministrare. Vedremo anche come impostare le deleghe, anche qui avremo delle misure correttive rispetto ai primi 5 anni per ripartire un po’ le responsabilità tra i vari assessori. Speranza sarà vicesindaco, lo ribadisco: sarà una colonna portante per noi, anche perché sono convinto che da lui dovremo ripartire per creare i presupposti per il futuro. Per me e per noi è il candidato giusto, che deve coprire questo ruolo. Ha fatto bene il vicesindaco, c’è armonia e noi vogliamo continuare così“.
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