Savona. “Siamo in ginocchio è una situazione tragica, gli incassi ormai sono calati del 40% rispetto al periodo pre cantiere”. Continuano le proteste dei commercianti di Legino, furiosi per il protarsi dei lavori per l’adeguamento idraulico del Rio Molinero a Savona.
Infatti, dopo un primo rinvio (inizialmente la fine lavora era fissata per marzo), la conclusione era prevista entro la prima metà di giugno, ma il cantiere è ancora aperto. A dilatare i tempi, oltre a uno stop temporaneo di oltre un mese, ripartito dopo l’intervento dell’assessore competente, i ritardi nell’arrivo dei materiali.
Nel mirino degli esercenti della zona il continuo stop ai lavori: “Un conto è resistere pochi mesi, ma qui ormai ne sono passati otto”, sottolinea Franco Giusto, titolare della tabaccheria. Sono notevoli le ripercussioni sulla viabilità: “Non ci sono manco i cartelli che indicano la direzione da seguire”.
Il cantiere separa in due la via, da un lato rimangono i negozi, dall’altra la scuola: “Ora sono chiuse, ma prima avevamo l’afflusso anche di chi andava lì, negli ultimi mesi più nessuno”, ha detto Christian Saporito, titolare del bar. Lamentele anche per quanto riguarda il coinvolgimento della zona nelle attività del quartiere: “Siamo esclusi, viene fatto tutto dall’altra parte in prossimità della società”. I titolari della tabaccheria e dell’oreficeria evidenziano anche la mancanza di parcheggi: “Ne sono stati tolti 35, questo è un ulteriore problema perchè la gente non sa dove fermarsi”.
Più pacifici dalla panetteria a pochi metri dal cantiere: “Quando abbiamo chiesto incontro all’assessore è sempre stato disponibile. Sarà di difficile risoluzione, sicuramente abbiamo avuto dei problemi e un calo di lavoro”.
Anche Paolo Giusto, titolare del frutta e verdura, conferma che la perdita di incassi si aggira intorno al 40%. Per questo i commercianti stanno anche valutando di intraprende azioni legali per il risarcimento dei danni subito in questo periodo.
Sul piede di guerra per i disagi causati dal cantiere anche gli abitanti della zona: “So cosa sono i problemi e le difficoltà, ma qui siamo all’abbandono totale – dice un residente facendo anche riferimento alle condizioni del quartiere -. Stiamo diventando un ghetto. Siamo in una situazione disastrosa, scarsa pulizia e scarsissima attenzione alle cose essenziali. Mi dà fastidio che siamo abbandonati dopo tante promesse e tanti giri nel quartiere. C’è un degrado incredibile e c’è una situazione allucinante”.
L’assessore ai lavori pubblici Lionello Parodi ha detto che la fine lavori è stimata entro fine luglio: “Sotto passano molti impianti e ci sono quindi molti coinvolti. Al momento ci stanno lavorando i tecnici del gas che per un problema tecnico, han dovuto allargare il cantiere e questo ha determinato il dilatarsi dei tempi”. Entro la prossima settimana dovrebbe essere risolta la questione del gas, poi la palla passa all’acquedotto, poi ad Enel e infine al Comune per la fognatura.