Pensiamoci

Estate 2022

Albergatori savonesi, Scrivano (UPA): “Tornano gli stranieri, vacanze più lunghe e prezzi contenuti”

Buoni indicatori in vista della stagione: "Il problema del personale? Con amici e familiari abbiamo fatto di necessità virtù..."

grand hotel pietra

Savona. Carlo Scrivano, direttore dell’Upa, l’Unione provinciale albergatori, aderente a Confindustria, è sempre il terminale giusto per farsi un’idea sull’andamento del turismo. Lo è a maggior ragione oggi, perché è passata la fatidica data del 15 giugno e quindi l’estate turistica ha avuto ufficialmente inizio.

Scrivano, possiamo farci un’idea più precisa sulle previsioni per la stagione, anche perché ormai ci siamo?
“Va molto bene, ed è la prima volta che mi esprimo in modo così deciso”.

Ci spieghi meglio allora.
“Gli spunti principali sono due: tornano gli stranieri, soprattutto svizzeri e tedeschi, e si allunga il periodo di vacanza rispetto ai soliti tre, quattro giorni. Naturalmente nei fine settimana avremmo bisogno del triplo di camere, ma sarà sempre così. Le prenotazioni per luglio non mancano e abbiamo quindi sensazioni positive”.

Restano alcuni problemi, come i cantieri in autostrada o sull’Aurelia a Capo Noli, che provoca molti disagi, perché il grande carrozzone dell’Anas lavorerà, se tutto va bene, fino al 15 luglio, come non fossimo già in piena stagione.
“Dobbiamo essere sinceri. I cantieri sulle autostrade vanno meglio, soprattutto nei week end, dal venerdì al lunedì. A Capo Noli siamo di fronte a una grande stupidaggine, ma temo che il territorio non abbia strumenti per difendersi”.

cameriere

Un altro grande problema è la mancanza di personale. Come avete potuto rimediare?
“Facendo di necessità virtù. Quasi tutti i nostri alberghi sono a conduzione familiare ed è quindi possibile rimediare in qualche modo aumentando l’impegno dei membri della famiglia e dei collaboratori più stretti. Ma devo dire che non sono d’accordo su quanto dichiarato proprio a lei dal segretario della Cgil Andrea Pasa. Il personale purtroppo non si trova non solo a pagarlo come prevedono i contratti, ma neppure di più, e con tutte le garanzie di legge. Sono d’accordo invece sul fatto che occorra pensare a una formazione seria e completa per il personale di bar e ristoranti, ma che sia una cosa seria, non all’acqua di rose. Su questo siamo più che favorevoli a un confronto serio e costruttivo”.

Passiamo a una cosa bella… Dovunque è un fiorire di eventi e manifestazioni di ogni genere.
“È vero. I Comuni, le associazioni, le categorie hanno capito che gli eventi sono indispensabili. Quelli maggiori, per i quali occorre coordinarsi, ma anche quelli che possono brillare di luce propria in ogni centro. Senza dimenticare che dopo due anni di Covid c’è un bisogno, fisico e psicologico, di ritrovarsi tutti assieme. Ma non è tutto..”.

Ci dica.
“Ad esempio è aumentato l’interesse per il nostro meraviglioso entroterra, la gente spesso non sta tutto il giorno in spiaggia, al pomeriggio va a cercare un po’ di fresco e scorci mozzafiato. Ancora: è cresciuto il livello medio della ristorazione, spesso con nuove proposte e a prezzi accettabili, sta funzionando la Tourist Card che raggruppa 15 Comuni e offre buone prospettive di risparmio. Insomma, gli indicatori positivi sono molti”.

Parliamo di prezzi per chi sceglie la Riviera, visto che già muoversi in auto ha ormai costi proibitivi.
“Finora siamo riusciti a contenerli, scaricando i nostri costi sul cliente per nulla o solo in minima parte, considerando anche che l’offerta in provincia di Savona è senza confronti per quantità e qualità: parlo di alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari, locali notturni, possibilità di gite ed escursioni. Certo, non so quanto potremo andare avanti soprattutto se la spesa per l’energia continuerà a crescere”.

Ecco, arriviamo alla domanda delle cento pistole: parliamo di goderci l’estate, ma arriverà l’autunno con tutti i suoi problemi, compreso un purtroppo probabile ritorno del Covid. Per ora ce la spassiamo e basta?
“Capisco la provocazione. Ovviamente no, le aziende devono capitalizzare durante l’estate, mettere fieno in cascina. Il momento è delicato, lo sanno tutti, ma vorrei concludere ricordando gli elementi positivi che abbiamo citato all’inizio di questa conversazione, perché di un po’ di ottimismo c’è bisogno”.

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