Precisazione

Albenga, Raiko Radiuk polemico con Toti: “Si vantano dei soldi spesi, ma la situazione del Centa non è delle più belle”

"Dalla Regione arrivano 22.000 euro per la manutenzione del Centa e di tutti i Rii della piana. Il Comune ne investe 20 volte tanto"

Centa Albenga

Albenga. Non è proprio andato giù, al consigliere comunale di maggioranza Raiko Radiuk, il post celebrativo del governatore Toti sugli interventi effettuati nella piana ingauna.

Polemizza Radiuk: “Qualche giorno fa in un post Toti si vantava dei 1,7 milioni spesi da Regione Liguria per la manutenzione dei fiumi, con una bella foto di Albenga (fotografia però con lavori finanziati dal Comune sotto il ponte Viveri nel 2020)”. E precisa: “Dalla Regione arrivano al nostro Comune circa 22.000 euro per la manutenzione del Centa e di tutti i Rii della piana. Il Comune ne investe 20 volte tanto per cercare di disboscare, pulire, trinciare il materiale, per aumentare la messa in sicurezza, con uno sforzo economico disarmante per la nostra comunità. E’ evidente -dice Radiuk – come il post sia disconnesso dalla realtà dei fatti, dove con questa cifra non si riuscirebbe a sistemare nemmeno il nostro Centa. Dove, spiace constatare che pur avendo a disposizione importanti somme derivanti dal PNRR non si voglia intervenire”.

E snocciola i dati e le somme impegnate: “Basti pensare all’argine di via Lungocenta Croce Bianca, dove come Comune abbiamo anticipato 400 mila euro per la messa in sicurezza, pur essendo un intervento che sarebbe spettato alla Regione, che si è presa in mano il progetto, e oggi, dopo quasi due anni non abbiamo la data di inizio lavori. Inoltre, l’argine a Bastia versa in pessime condizioni, pur essendo stati fatti due tapulli”.

“La domanda di pancia che mi faccio – si interroga Radiuk – è: come mai nel secondo dopoguerra, dove non si avevano i mezzi che abbiamo ora, nè le risorse economiche che si hanno ora, si è intervenuti facendo tutti i nuovi argini del Centa, Arroscia e Neva, e per anni si è fatto manutenzione”?

E si dà una risposta: “Forse negli uffici di Genova (o in Toscana) non sanno che il Centa è uno dei principali fiumi della Liguria e che sfocia in uno dei più densi centri abitati. Il nostro lavoro come amministratori della città non si ferma – prosegue Radiuk – nel rapporto dell’ONU sul climate change si parla chiaro sul futuro del nostro clima locale: ampi periodi di siccità alternati a brevi e intense precipitazioni. La soluzione per ovviare a questo è quella di razionare l’acqua e pregare che non piova ? Oppure aumentare il costo della benzina per trovare i soldi per coprire i milioni di euro di danni che ci saranno? Oppure riaprire le centrali a carbone?”

Con una citazione conclude polemicamente il consigliere: “Dobbiamo comprendere l’emergenza della situazione, renderci conto che i nostri leader politici non sono riusciti e non riescono a tutelarci, che dobbiamo far sentire la nostra voce, e dobbiamo far pressione su chi è al potere e dire loro che non permetteremo che tutto ciò prosegua. Dobbiamo arrabbiarci e trasformare quella rabbia in azione”.

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