Consiglio comunale

Albenga approva la riduzione IMU del 75% per far fronte allo sblocco sfratti. FI e Lega: “Un insuccesso scritto”

Ciangherotti e Porro critici: “Una favola”. Animi accesi anche sulle mozioni, mentre passano all'unanimità le modifiche al regolamento di polizia urbana

Consiglio Comunale Albenga

Albenga. Una riduzione Imu del 75% per chi affitta, con canone calmierato, un alloggio per 5 anni a chi ha Isee inferiore a 5.500 euro ed ed è destinatario di sfratto per morosità. È stata approvata nella serata di ieri dal consiglio comunale ingauno, convocato in via straordinaria (in particolare per parlare di ospedale, Pronto Soccorso e PPI), come di consueto presso il municipio. 

Ma non sono mancate le polemiche, che si sono poi tradotte in sede di votazione con l’astensione dei consiglieri di minoranza Eraldo Ciangherotti (Forza Italia), Cristina Porro (Lega) e di Diego Distilo (Aria Nuova per Albenga). 

Alla fine, nonostante le tre astensioni, il documento è stato approvato con 11 voti favorevoli (10 della maggioranza cui si aggiunge quello di Roberto Tomatis di Fdi). 

Ma in cosa consiste esattamente il provvedimento? “Lo sblocco degli sfratti ha comportato, in tutto il territorio, una grande difficoltà, – hanno spiegato dalla maggioranza per voce dell’assessore Silvia Pelosi. – Molte famiglie sono state sfrattate e la difficoltà nel reperire alloggi e la concomitanza di diversi fattori ha causato una vera e propria emergenza non solo ad Albenga ma in tutta la provincia. L’Amministrazione comunale ingauna ha deciso di andare incontro a proprietari di abitazioni, essi stessi vittime della situazione, e di adottare una misura finalizzata a metterli nelle condizioni di poter affittare gli alloggi vuoti”.

“Si ricorda che il Comune di Albenga ha già previsto la riduzione dell’IMU del 25% per le abitazioni locate a canone concordato, ma con la delibera approvata in consiglio comunale martedì 31 maggio, tale riduzione viene aumenta di un ulteriore 50%. Chi affitterà a canone concordato a persone in possesso dei requisiti indicati, quindi, avrà una riduzione sull’IMU del 75%”, ha spiegato ancora Pelosi. 

Ecco i requisiti richiesti agli affittuari: persone che siano residenti nel Comune di Albenga; abbiano un ISEE in corso di validità non superiore a 5.500 euro; siano destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida, promosso da altro proprietario, oppure essere privi di abitazione, come da situazione verificata dai Servizi Sociali con apposite relazioni; avere cittadinanza italiana, di un paese dell’U.E. o possedere regolare titolo di soggiorno; non essere titolari di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo famigliare.

A seguire, l’intervento dell’assessore ai Servizi Sociali Marta Gaia: “Purtroppo la situazione determinata dallo sblocco degli sfratti è particolarmente difficile. Sono stati pubblicati articoli dove si parla di oltre 500 sfratti in tutta la provincia e, purtroppo, la situazione temiamo che possa peggiorare. Albenga non è esente. Vi sono diverse famiglie che in queste settimane stanno subendo sfratti”.

Come Comune stiamo cercando di trovare soluzioni adeguate per tutti, ma è difficilissimo reperire alloggi dove collocare queste persone. Nei prossimi giorni avremo incontri con le associazioni e tutti gli enti del territorio per capire come affrontare le situazioni emergenziali. Capiamo molto bene anche la situazione di difficoltà che il blocco degli sfratti ha comportato a molti proprietari di alloggi che oggi magari preferiscono tenerli sfitti, ma spero che tanti, anche grazie a una riduzione così importante all’IMU, decidano di mettere in affitto le abitazioni in modo da dare una risposta a tutte le famiglie che oggi si trovano in difficoltà”.

Mentre Distilo ha confermato la bontà delle intenzioni, nonostante l’astensione, le spiegazioni dei membri della maggioranza non sono state sufficienti a convincere Ciangherotti e Porro, convinti del fatto che “la misura rappresenta un insuccesso già scritto”. 

Una favola che ha impegnato tre quarti d’ora di discussione tra i Consiglieri della maggioranza beatamente convinti della bontà di questa nuova misura ma che non potrà mai trovare realizzazione pratica. Lo sconto sull’Imu al proprietario (in aggiunta al canone calmierato molto più basso rispetto al canone libero) non copre i costi legali della pratica di sfratto per eventuale nuova e successiva morosità”, la sintesi della posizione di FI e Lega. 

Discussioni quantomai accese anche sulle mozioni presentate da Ciangherotti e Porro e relative al “dissesto di via Papa Giovanni” e da Distilo in relazione al “dissesto Via Dante Alighieri e Trento” e alla richiesta di “apertura di nuove aree cani” (quest’ultima ritirata dallo stesso Distilo prima del voto). 

Mozioni sulle arterie cittadine che sono state bocciate poiché la maggioranza ha affermato che “sono già presenti progetti per il rifacimento delle vie in questione, inserite nel piano delle opere pubbliche che sarà portato avanti dall’amministrazione Tomatis”. 

Sulle aree cani, invece, nonostante la candida ammissione dell’assessore Pollio che ha dichiarato “di non averci mai lavorato fino ad oggi, a causa di impegni e problematiche ben più urgenti”, il consigliere Giorgio Cangiano ha precisato che “sono già in programma incontri e consultazioni con i residenti delle frazioni e dei quartieri per ascoltarne le richieste e valutare eventualmente le zone dove effettuare nuove aree cani”.

Infine, è stata votata all’unanimità la modifica del Regolamento di Polizia Urbana, che è stato aggiornato formalmente con le modifiche già disposte e previste in altri regolamenti (regolamento per la gestione dei rifiuti e regolamento di polizia rurale per gli abbruciamenti).

La modifica sostanziale approvata è stata quella con la quale si è introdotta “una flessibilità di intervento sulle problematiche associate al disturbo delle persone derivanti da emissioni sonore e schiamazzi da locali pubblici ed attività, disgiunta dai vincoli di misurazione contemplati nel regolamento sulla attività rumorose, consentendo una possibilità di repressione dei fenomeni di disturbo ad oggi inattuabile”.

A spiegare le modifiche è stato l’assessore Mauro Vannucci: “In pratica la valutazione del disturbo sonoro proveniente da attività commerciali o locali pubblici da oggi non dovrà essere più fatta con strumenti tecnici dall’Arpal, ma potrà essere riscontrabile da parte della Polizia Locale a seguito di segnalazioni di disturbo della quiete pubblica anche attraverso valutazioni non strumentali. In questo modo sarà possibile intervenire prontamente su situazioni di disturbo”.

Modifiche che hanno incontrato anche il favore della minoranza e, in particolare, del consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che ha però polemizzato sulla tempestività: “Da anni ormai, in particolare in viale Pontelungo, viene richiesto questo tipo di intervento. Non può che far piacere dare una risposta positiva in particolare ai residenti di quella zona seppur con grave ritardo. Finalmente la maggioranza ci ha dato ascolto, meglio tardi che mai”. 

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.