No alla guerra

Una ninna nanna ucraina in piazza per chiedere la pace: a Savona il flash mob dell’Unicef fotogallery

All'iniziativa hanno partecipato i bambini della scuola dell'infanzia “Sguerso” e delle classi seconde della scuola primaria “Mazzini”

Savona. Si sono stretti per mano e hanno formato un grande cerchio in piazza Sisto IV. L’insegnante ha iniziato a strimpellare la chitarra e i piccoli hanno intonato una ninna nanna ucraina, tra le più antiche del Paese. È questo il messaggio di pace che arriva dal centro di Savona da parte dei bambini della scuola dell’infanzia “Sguerso” e delle classi seconde della scuola primaria “Mazzini”.

Un canto attraverso il quale i bimbi e i loro insegnanti hanno voluto dare voce ai propri diritti e fare gli auguri a tutte le mamme del mondo e in particolare alle donne che sono costrette ad allontanarsi dai propri figli a causa delle guerre.

Al centro del cerchio la bandiera dell’Unicef, oltre a molti zainetti, al loro interno i giocattoli che i bimbi si porterebbero con loro nel caso dovessero scappare dai bombardamenti. L’iniziativa, infatti, è nata proprio dalla volontà di insegnare ai piccoli alunni cosa vuol dire vivere in guerra, come spiega Veronica Cocumazzo, presidente provinciale Comitato Savona Unicef. “La cultura della pace passa anche attraverso questi piccoli gesti – afferma – Abbiamo iniziato a fare un lavoro a scuola insieme alle insegnanti, che hanno spiegato ai bambini cosa vuol dire vivere in guerra. Molti bimbi hanno chiesto quali giochi si portano con sé i bambini che sono costretti a scappare e così, attraverso il gioco, le maestre hanno coinvolto gli alunni e i piccoli hanno raccolto i giocattoli che avrebbero salvato. Questo evento nasce per dare un segnale forte, anche in supporto a quelle mamme, non solo ucraine, che sono lontane dai proprio figli”.

Cocumazzo poi sottolinea: “Questi bambini si sono impegnati a cantare una canzone in una lingua straniera, abbattendo quindi le barriere linguistiche e accogliendo i loro compagni, speriamo di dare un segnale alla comunità”.

In piazza Sisto IV l’Unicef era rappresentato anche dall’ambasciatrice dell’associazione e cantautrice ligure Alessia Cotta Ramusino che si è esibita nel suo brano “Yallah”. “È importante sensibilizzare anche i ragazzi su questi temi che coinvolgono l’umanità intera – ha commentato – Anche i bambini vogliono essere protagonisti ed invocare la pace tra le nazioni. Chi meglio di Unicef, un’agenzia Onu che si occupa dei diritti dei bambini, può aiutarli ad alzare questa voce”.

“In questo momento molti bimbi e le loro mamme in Ucraina vivono di stenti e si trovano in condizioni igienico sanitarie atroci che nessun bambino dovrebbe conoscere e vivere – ha proseguito – A loro dunque dedichiamo questa ninnananna nella speranza di dare loro un po’ di conforto”.

E poi spiega: “Oggi, 10 maggio, è una giornata importante anche perché è la data reale, riconosciuta in tutto il mondo, come la festa della mamma anche se solitamente si festeggia la domenica precedente. E ovviamente il nostro pensiero va anche a tutte le donne che devono affrontare la guerra”.

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