Albisola Superiore. Nella mattinata di oggi, domenica 1 maggio, è ritornata la Luceto Classic, manifestazione di trail running che anche in questa edizione si è sviluppata su due differenti percorsi: il giro classico di quasi 11 chilometri, con un dislivello positivo di circa 400 metri, ed il percorso più impegnativo della Luceto X-Treme, giro lungo quasi 20 chilometri con un dislivello positivo di circa 1.200 metri.
A causa dell’ordinanza che prevedeva la chiusura dei sentieri per la peste suina sino ai primi giorni di aprile, l’edizione 2022 è stata allestita a tempo di record, in una ventina di giorni, grazie al grande impegno degli organizzatori e ai molti volontari che si sono prodigati nella pulizia dei sentieri, permettendo lo svolgimento delle gare che hanno portato gli atleti a transitare tra boschi di macchia mediterranea, uliveti e crinali con una vista suggestiva.
Favorito da un clima soleggiato e gradevole, l’evento ha segnato il nuovo record di partecipazione. Partiti a distanza di un quarto d’ora l’uno dall’altro, i due gruppi di atleti hanno animato la mattinata nella località di Albisola Superiore e nei sentieri sulle colline circostanti, alcuni dandosi battaglia per le posizioni di vertice, altri correndo in tranquillità, passando un primo maggio all’insegna della corsa e della camminata nel verde.
La gara sulla distanza lunga è stata portata a termine da 116 atleti. Il più veloce di tutti è stato Alberto Canessa, che ha tagliato il traguardo dopo 1 ora 53’55”. Seconda posizione per Giovanni Maiello (BergTeam) in 1h54’47”; terzo Tancredi Maria Pizzo (Brancaleone Asti) in 1h58’30”.
A seguire, quarto Lorenzo Vesalici (Triathlon Savona) in 2h04’49”, quinto Marco Damiano (Barnes Trail and Road) in 2h06’22”, sesto Pierpaolo Giorgis (Podistica Valle Grana) in 2h06’38”, settimo Lorenzo Murachelli in 2h06’39”, ottavo Ivan Pesce (Valmaremola) in 2h06’52”, nono Marco Oddera (Mallare Outdoor Sport e Natura) in 2h11’06”, decimo Ruggero Angusti in 2h11’36”.
Undicesima assoluta, vincitrice tra le donne, Simona Demaria (Podistica Valle Grana) col tempo di 2 ore 12’47”. Al secondo posto Enrica Dematteis (Podistica Valle Varaita) in 2h13’41”; terza Monica Dalmasso (Podistica Valle Vermenagna) in 2h15’45”.
Seguono quarta Marcella Ferraro (Podistica Savonese) in 2h22’09”, quinta Ilaria Lo Prete (TRM Team) in 2h27’03”, sesta Luana Righetti (GS Orecchiella Garfagnana) in 2h29’21”, settima Paola Messina in 2h33’18”, ottava Katia Casetta in 2h45’55”, nona Giulia Sereno (GSD Valtanaro) in 2h47’30”, decima Carla Mondani in 2h48’41”.
Nella 10 chilometri successo di Lorenzo Parodi (Trail Runners Finale Ligure) in 45’31”; secondo Alessio Bozano (RunRivieraRun) in 48’30”, terzo Giovanni Pesce (Polisportiva San Francesco) in 49’22”.
Quarto posto per Alessandro Civitiello (BergTeam) in 49’34”, quinto Daniele Capezio in 49’45”, sesto Stefano Iebole in 50’07”, settimo Simone Siri in 50’29”, ottavo Mattia Grosso (Atletica Novese) in 51’34”, nono Mattia Avellino in 51’40”, decimo Carlo Maria Viberti in 51’52”.
Ramona Siri, quattordicesima assoluta, si è aggiudicata la gara femminile col tempo di 56’05”. Seconda piazza per Elisa Bronda (Albenga Runners) in 1h00’47”, terza Clara Gandolfo in 1h03’13.
Quarta posizione per Susanna Scaramucci (Maratoneti Genovese) in 1h03’20”, quinta Rosella Perata (Podistica Savonese) in 1h04’41”, sesta Laura Zuffi in 1h05’41”, settima Maria Cristina Parodi (Squilibrunners) in 1h06’36”, ottava Barbara Dorato in 1h06’50”, nona Chiara Memme (Atletica Arcobaleno) in 1h06’58”, decima Maria Rosa Ferrando in 1h07’23”.
Ben 199 i podisti che hanno affrontato la distanza breve. Rilevante la presenza femminile, con 33 atlete nella 20 chilometri e 96 nella 10 chilometri, arrivando quasi a pareggiare i partenti delle gare maschili.
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L’evento anche quest’anno fa parte del corto circuito solidale I Run for Find the Cure, che quest’anno Ha come obiettivo il sostegno ai Medical Camps in Tanzania.
I percorsi. Il Luceto Classic Trail, scattato alle ore 9,45, prevedeva la partenza dal piazzale antistante il CRCS, e, dopo un tratto di strada asfaltata, si è giunti a Carpineto, per salire sulla collina omonima per ridiscendere nell’abitato di Luceto, attraversando i caruggi che hanno portato all’imbocco del sentiero boschivo che costeggia il rio Boraxe. Sentiero che sale prima gradualmente, poi la salita si inasprisce fino ad arrivare al punto alto appena dopo Cian du Pei. Da lì il percorso si è snodato in falsopiano per circa quattro chilometri tra crinale e sottobosco di castagni, lecci, erica e corbezzoli. Si è giunti sulla balconata di Banin, con vista mare e abitati di Luceto e Albisole, poi la discesa tra gli ulivi, a tratti ripida, e l’arrivo a Luceto.
I partecipanti al Luceto X-Treme sono partiti alle ore 9,30, percorrendo la strada comunale per quattrocento metri fino all’abitato di Carpineto: l’unico asfalto calpestato fino all’arrivo. Dopo aver attraversato il caratteristico borgo ci si è immessi in un sentiero in single track, che sale in cresta e da lì si è seguito il sentiero fino all’uliveto del Sotgiu. Dalla casa diroccata ci si è infilati nel bosco di lecci e corbezzoli, aggirando il monte Casella, e dopo una ripida erta se ne è raggiunta la cima. Dalla cima parte un sentiero di cresta con vista mare e porto di Savona, recuperato da pochissimo, con cui si è raggiunta la casa di Scarsellone, poi su strada bianca si è scesi a Luceto. Attraversata Luceto e costeggiato il rio Buraxe, prima sulla destra orogenica poi sulla sinistra, si è giunti al bivio tra le due gare.
Si è attraversato nuovamente il rio Buraxe e ci si è inerpicati sulla Camilla, bel sentiero utilizzato dai kamikaze della downhill. A quota 300 metri circa si è incrociato il bivio del sentiero che scende alla borgata di Magrania, dapprima in falsopiano, sempre sotto la macchia mediterranea e dopo un tornante secco in discesa, che diventa ripida in alcuni tratti, arrivando al rio Magrania e quindi alle case. Attraversato il rio Insè, si è saliti alle case Rocchetta, abitate ancora fino agli anni ’70, e alla casa della Torre, anch’essa abitata nel dopoguerra. Da lì, sempre in salita, verso cima Caeffu, sempre in salita ci è diretti alla “cima Coppi” della Luceto X-Treme a quota 483 metri. Un’asta addobbata con bandierine tibetane indicava che le fatiche in salita erano finite.
Si è scesi velocemente sul sentiero che segue tutta la dorsale, sulla Cresta del Gallo, incrociando nuovamente il tracciato della Luceto Classic che si è seguito per qualche chilometro fino alla località di Banin. Discesa sotto gli ulivi, poi si è proseguiti dritti verso il Castellaro, sopra ad Albisola. Poco prima della fortezza, con Albisola e le sue spiagge al di sotto, gli atleti hanno girato repentinamente sul cocuzzolo con un grande traliccio. Da lì discesa secca fino all’arrivo.