Crack biancamano

Rifiuti, arrestato Giovanni Battista Pizzimbone: le accuse bancarotta e insider trading

Nell'ambito dell'indagine delle fiamme gialle (riferita al dissesto del gruppo Biancamano) è finita agli arresti domiciliari l'albenganese Alessandra De Andreis

Giovanni Battista Pizzimbone

Liguria. L’imprenditore ligure Giovanni Battista Pizzimbone, ex presidente del gruppo Biancamano, è stato arrestato su ordine del giudice per le indagini preliminari di Milano Raffaella Mascarino con l’accusa di bancarotta fraudolenta e insider trading.

Nell’ambito dell’inchiesta, le fiamme gialle hanno eseguito tre arresti. Uno in carcere per Pizzimbone e due ai domiciliari: tra quest’ultimi vi è anche l’ex amministratore delegato di Aimeri Ambiente S.r.l., l’albenganese Alessandra De Andreis, ex direttore finanziario e amministrativo del gruppo Biancamano.

Bancarotta e “market abuse”: questi i reati ipotizzati. Secondo quanto appreso, le indagini della Guardia di Finanza avrebbero consentito di ricostruire un complesso e capillare sistema distrattivo, che avrebbe portato al crack finanziario del gruppo, ora in amministrazione straordinaria.

Tra le accuse, a vario titolo, anche quella di autoriciclaggio.

L’azienda oggetto dell’inchiesta era quotata in borsa ed opera nel settore della raccolta e della gestione dei rifiuti in diversi comuni italiani. Oltre a varia documentazione contabile al vaglio degli inquirenti, i finanzieri hanno sequestrato anche 4 milioni di euro.

L’imprenditore era residente in Svizzera.

L’arresto di Giovanni Battista Pizzimbone arriva ad oltre tre anni di distanza da quello del fratello, Pier Paolo Pizzimbone, ex deputato e commissario di Fdi, finito nei guai nell’ambito di una inchiesta della Procura savonese sulla gestione dei rifiuti ad Alassio (che aveva coinvolto anche l’attuale assessore Rocco Invernizzi per il reato di tentato abuso d’ufficio in concorso, poi assolto con formula piena nel procedimento penale).

Pier Paolo Pizzimbone era finito a giudizio in due filoni diversi dell’indagine giudiziaria, estorsione aggravata e  riciclaggio e autoriciclaggio: in entrambi i casi aveva patteggiata la pena.

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