I numeri

Rifiuti, a Quiliano 76% di raccolta differenziata: è tra i Comuni più virtuosi

Il sindaco Isetta: “Risultato raggiunto senza alcun incremento della Tari. Grazie alla cittadinanza per l’impegno riposto"

raccolta differenziata

Quiliano. In base ai dati del sistema Orso (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), la percentuale di raccolta differenziata della città si attesta al 76%. Quiliano è quindi conforme all’obiettivo di raccolta fissato al 65% e si conferma tra i Comuni con una più alta percentuale di raccolta differenziata anche per l’anno 2021.

“Questo risultato è evidente, ancor di più per due annate particolari (2020 e 2021), fortemente caratterizzate dalle ondate pandemiche da Covid-19 – spiega il sindaco Nicola Isetta – Per questo si deve ringraziare la cittadinanza per l’impegno riposto e si invita al rispetto ulteriore delle norme vigenti”.

Il servizio viene svolto attualmente con il sistema ‘Prossimità ad accesso controllato e PaP Secco Residuo’.

“La Città di Quiliano, come gli altri Comuni del nostro ATO Provinciale, si trova in una situazione e con delle modalità di gestione transitorie e straordinarie – sottolinea Isetta -. Nonostante ciò, Quiliano mantiene una condizione, finché ne ha la competenza, stabile dei parametri della Tari, senza prevedere alcun aumento. E’ stato incrementato il sistema di raccolta degli ingombranti con giornate apposite durante l’anno, ad integrazione dei servizi di raccolta ingombranti già esistenti. Inoltre, sono state predisposte telecamere e fototrappole sul territorio, nelle aree dove erano presenti le maggiori criticità, dato il territorio esteso e non facilmente gestibile di Quiliano”.

“Abbiamo dato la disponibilità – prosegue il primo cittadino -, che rientra nel quadro dei finanziamenti regionali, per la realizzazione sul territorio di Quiliano di un’area di raccolta dei rifiuti ingombranti: in termini prospettici offriamo la possibilità di un servizio diverso, seppure in una condizione non contrattualizzata dalla Città di Quiliano, ma che rientrerà nella gestione di ambito.”

“A livello di ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Provinciale si è giunti alla costituzione formale e da qui è stato approvato in extremis un piano industriale, figlio degli indirizzi dati nel 2018, che ponevano due elementi importanti e significativi di cui sono preoccupato e ho espresso criticità: la realizzazione di un servizio fondato sul porta a porta e la tariffazione puntuale. Questo piano industriale andrà in attuazione progressiva, e successivamente passerà la gestione completa del servizio di raccolta e di gestione dei tributi all’Ato. E in questo contesto, ho espresso grande preoccupazione”, conclude Isetta.

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