Riunione

Raddoppio ferroviario, il commissario Macello incontra le categorie agricole a Borghetto: scintille con Assoutenti fotogallery

Preoccupazione per i terreni che verranno interessati dall’opera: circa sette ettari

Borghetto. Lo aveva chiesto a gran voce il sindaco Giancarlo Canepa e questa mattina Vincenzo Macello, commissario straordinario di RFI per il raddoppio ferroviario, ha risposto all’appello, incontrando le associazione di categoria agricole del territorio (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) per presentare il nuovo tracciato. E, come previsto, sono mancate le polemiche.

Il confronto è avvenuto nella sala consigliare del Comune, alla presenza dell’amministrazione locale, del consigliere provinciale Alessandro Navone, vice sindaco di Garlenda, e dei responsabili del progetto. Nel pubblico anche il presidente onorario di Assoutenti Savona, Gianluigi Taboga.

L’opera, presente nel documento strategico approvato dalle Camere, sarà finanziata con due miliardi e 300 milioni di euro. La programmazione prevede tempi di realizzazione di circa sei anni a partire dall’arrivo dei fondi. All’interno del progetto è stato inserito un cronoprogramma, con diversi cantieri studiati per dare meno disagi possibili al territorio.

E proprio con lo spirito di individuare le maggiori criticità e cercare di limarle che è stato organizzato l’incontro di oggi.  “Questo è l’ultimo di una serie di incontri che stiamo facendo – ha spiegato Macello – ma che continueremo a fare perché è importante informare su quelli che sono stati i criteri di scelta del tracciato. Siamo stati recentemente presso il Comune di Albenga dove abbiamo incontrato le associazioni degli agricoltori, che oggi incontriamo nuovamente proprio per andare a specificare le particolarità del progetto nel comune di Borghetto Santo Spirito”.

“Da questo punto di vista – ha proseguito – è importante informare su quelle che sono state le scelte del progetto, che è il raddoppio della linea tra Finale Ligure e Andora, l’unica che oggi è a semplice binario e che crea quindi diverse difficoltà, anche in ottica di raddoppio della capacità dei treni regionali e a lunga percorrenza che passeranno dai 62 attuali a 120 treni. Questo è l’aspetto più importante, ma ora stiamo andando a rivedere le parti di progetto che riguardano la viabilità e per questo motivo stiamo andando nei vari Comuni per vedere come migliorare e ottimizzare tutti gli impatti sul territorio e non ultimo in questa area, Borghetto e Albenga, anche gli impatti che si hanno nella linea che nei 32 km complessivi, 25 sono in galleria, in questo tratto esce allo scoperto”.

“Da parte nostra – ha ribadito il commissario di RFI – c’è la disponibilità per il massimo confronto e la massima trasparenza per spiegare le particolarità del progetto. È molto problematico poter immaginare un raddoppio in affiancamento in sede non solo per l’olografia del territorio, ma anche per l’impatto notevole in termini di espropri e su tutte le comunità che dovremmo attraversare. La scelta del tracciato è dipesa da tante questioni, che riguardano sicuramente la idrogeologia, ma anche la impossibilità di focalizzare un raddoppio in sede”.

In particolare a Borghetto la nuova stazione sarà costruita in aperta campagna, “consumando” sette ettari di suolo agricolo, e andrà ad accorpare anche quella di Loano. Si sposterà quindi definitivamente il baricentro delle comunicazioni più verso monte, un aspetto che preoccupa molto la comunità e le associazioni.

A riguardo Macello ha commentato: “È importante integrare la linea ferroviaria sia con la viabilità prevista sia quella integrabile con i rapporti che faremo con le comunità locali, ma è importante anche ragionare e per questo vogliamo aprire un tavolo con i Comuni, con Regione Liguria e con tutti i portatori di interesse per riuscire a garantire un servizio di trasporto pubblico locale che possa integrare le nuove stazioni e le nuove fermate con la costa”.

Raddoppio ferroviario, il commissario Macello a Borghetto

Assoutenti: “Raddoppio in sotterranea e con l’attuale tracciato”. Macello: “Non è possibile stravolgere il progetto”

Ad esprimere il maggior malcontento è stato Assoutenti Savona che ha minacciato di lasciare la sala, lamentando il mancato confronto con le associazioni degli utenti. Il presidente Taboga ha letto alcune lettere inviate al Governo addirittura nel 1995 e ha sottolineato: “Finora, dopo oltre vent’anni, nessuno ci ha considerati”.

“Non siamo superficiali” ha risposto Macello spiegando che dal 1994 ad oggi sono cambiate le norme ed il progetto è stato adeguato ad esse. “Nelle valutazioni e nei documenti progettuali abbiamo tenuto conto di tutte le possibilità – ha aggiunto – Siamo disponibili a studiare ogni soluzione alternativa, ma dal punto di vista tecnico. Rispetto al tema dell’accessibilità, abbiamo pensato ad un progetto integrato. Le stazioni devono essere accessibili ed integrate con il trasporto pubblico. Questo progetto incrementerà il turismo perché integrerà costa ed entroterra. Senza dimenticare la riqualificazione dei terreni dismessi“.

raddoppio ferroviario borghetto - assoutenti

Di parere contrario però Assoutenti che ha ribadito di avere elaborato con tecnici di livello mondiale il tracciato in sotterranea e ha proposto il raddoppio col mantenimento dell’attuale tracciato. A tal proposito Macello ha evidenziato: “Siamo disponibili al confronto, ma non è possibile stravolgere il progetto. Siamo inoltre pronti a fare un incontro aperto a tutti per raccontare tutti i suoi vantaggi”.

Le associazione di categoria: “I terreni persi vengano sostituiti con altri messi a disposizione degli enti pubblici”

Dopo questo botta e risposta, hanno preso la parola anche i rappresentanti delle associazioni di categoria evidenziando le necessità del mondo agricolo rispetto alla compensazione dei terreni persi con altri messi a disposizione dagli Enti Pubblici e al bisogno di integrare la logistica con la produzione agricola. È stata inoltre chiesta anche una particolare attenzione alla gestione delle risorse idriche.

raddoppio ferroviario borghetto

“In ultimo – hanno detto – occorre valutare le prescrizioni alla produzione imposte dalla vicinanza al tracciato ferroviario”.

“Il progetto è stato fatto con dovizia e attenzione alle tematiche ambientali e alle aree protette e alla salvaguardia delle sorgenti idriche e ai pozzi” ha replicato Macello che circa il consumo di suolo ha assicurato: “Si cercherà di valutare il più possibile il riuso di aree non interessate dal tracciato ad uso agricolo”.

 

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