Pietra Ligure. “Faremo un gemellaggio tra l’ospedale Santa Corona, il San Martino e il Gaslini per avere le scuole di specialità in provincia in modo che il punto nascita riapra una volta per sempre. Bisogna fare le cose seriamente e per questo il punto nascite riaprirà entro l’estate, quando saremo certi di avere una struttura in grado di far partorire le mamme in sicurezza”.
Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti alla delegazione del comitato a difesa del punto nascite che si trovava all’inaugurazione della settima edizione di “Pietra Ligure InFiore”.
In questa occasione arriva la conferma di quanto auspicato da Toti in diretta su IVG a febbraio: “Spero possa riaprire entro l’estate”, aveva dichiarato rimandando così l’apertura rispetto a quanto annunciato dallo stesso presidente di Regione lo scorso settembre (“nei primi mesi del 2022“).
Il governatore riporta alcuni numeri: “È accertato che il rischio di complicanze in un centro con meno di 500 parti all’anno è superiore del 60% rispetto ad un reparto con volumi di attività maggiori“.
“Ci stiamo lavorando tutti i giorni – rassicura il presidente e assessore alla sanità Toti -, ma io non apro un reparto di ginecologia dove la gente muore ma dove riesce a essere curata bene. Conto di riaprirlo entro l’estate sia assumendo che mettendoci d’accordo con il Dipartimento Interregionale di pediatria e ginecologia”.
Ritorna sul problema della carenza di personale: “Il 75% dei reparti italiani non ha i medici e se venisse indetto un bando andrebbe deserto“. Punto dai presenti che dicono “bisogna farsi qualche domanda”, ha reagito ribadendo che “non c’è nessuna differenza tra un ginecologo che lavora in Liguria o in un’altra regione, a meno che non lavori nel privato”.

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