Reazioni

Pronto soccorso Albenga, Distilo e Ciangherotti: “Sbagliato attacco a Toti”

I commenti dopo la seduta di ieri con al centro la battaglia per la riapertura di un servizio di emergenza-urgenza

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Albenga. “Abbiamo messo in votazione un nostro documento da inviare al ministro Speranza con la richiesta di deroga del D. M. Balduzzi al fine di poter ri avere pronto soccorso operativo dentro l’ospedale Santa Maria di Misericordia. Dopo 12 anni che Albenga è priva del pronto soccorso chiediamo al ministro di poter avere la possibilità di non sentirci cittadini di serie B”.

Così Diego Distilo capogruppo di Aria nuova sul Consiglio comunale ingauno con al centro la battaglia per l’ospedale e la riapertura del pronto soccorso.

“Oggi è stata istigata una campagna denigratoria contro il governatore Toti, anche se non è lui ad aver chiuso il pronto soccorso ingauno. Al governatore ligure chiediamo con forza di avere nuovamente un punto di emergenza o primo intervento nell’ospedale di Albenga in attesa che da Roma ci concedano la deroga alla legge ormai più odiata dai cittadini del comprensorio ingauno. Nel mio intervento in consiglio comunale ho ribadito quanto rispetto porto alle persone scese in piazza, a quelle che hanno aderito alla lenzuolata alle 10.000 che hanno volontariamente aderito alla raccolta firme, che domani porteremo in Regione, sempre però ricordando che il pronto soccorso in città non esiste da 10 anni anche se ora alcuni stanno facendo passare il messaggio che è stato appena chiuso”.

“In questo comportamento, malgrado alcuni continuino anche in consiglio comunale a dire che la politica va messa da parte, vediamo un attacco politico netto a Toti al quale invece sarebbe stato meglio parlare e che avrebbero dovuto incontrare in continuazione invece di insultarlo sui vari social”.

“Non è con gli insulti che possiamo far cambiare idea al governatore ma attraverso il dialogo proprio come ha fatto De Vincezi a Pietra Ligure ma quello è un sindaco che sa far politica ed amministrare . Oggi leggo slogan e vanti da parte dell’amministrazione comunale che poco ha da vantarsi perché ricordo che il documento di ieri è stato proposto da noi non da loro che avrebbero votato contro se non avessimo aggiunto l’interrogazione parlamentare fatta dall’onorevole Vazio. Ancora una volta stiamo cercando di risolvere i problemi in città noi che dovremmo vigilare su chi ha la responsabilità di amministrare ma purtroppo Albenga ha un amministrazione di passaggio, così definita nei vari uffici, la prossima speriamo sarà quella giusta” conclude Distilo.

Sulla stessa linea anche il consigliere comunale Eraldo Ciangherotti: “Il governatore Giovanni Toti ha le mani legate sulla riapertura del Pronto soccorso di Albenga chiuso dal Pd nel 2012, se non viene modificata la legge “Balduzzi”, ossia il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70. frottole sul Pronto soccorso per rafforzare il movimento contro Giovanni Toti, e, ci auguriamo, adesso cominci pure a rendersi conto delle pericolose ricadute negative dello slogan #senzaprontosoccorsosimuore continuamente strillato per la città, specialmente dal punto di vista turistico”.

Secondo il consigliere forzista, ora come ora, lo slogan #senzaprontosoccorsosimuore starebbe mettendo a rischio l’immagine della città: “La protesta è sacrosanta – spiega Ciangherotti -, ma ci sono almeno due aspetti da tenere in considerazione. Il primo riguarda la strumentalizzazione politica in atto da parte della maggioranza, che ha solo sfruttato la situazione per fare gli interessi del Partito Democratico. Il secondo aspetto è altrettanto grave e riguarda le ripercussioni estremamente negative di questo incessante sfogo, anche attraverso i social”.

“Stiamo facendo passare un messaggio molto pericoloso, soprattutto in ottica turistica – sottolinea il capogruppo albenganese -, ovvero quello di una città insicura dal punto di vista della salute. Questo atteggiamento rischia di danneggiare pesantemente il comprensorio ingauno e chi ci lavora. Il diritto alla salute è imprescindibile per tutti, ma le richieste in questo senso devono essere rivolte ai soggetti potenzialmente in grado di incidere sui cambiamenti di cui il territorio necessita”.

Secondo Ciangherotti l’amministrazione albenganese sta cominciando a capire. “Personalmente – conclude – sto cercando di portare avanti una battaglia onesta, perché chi riveste un ruolo istituzionale ha la responsabilità e il dovere di raccontare le cose come stanno. L’unica richiesta sensata per riottenere il pronto soccorso va rivolta al ministro Speranza, come emerge dal voto unanime dell’odg presentato da Forza Italia Lega e Aria nuova, mentre a Toti adesso dobbiamo chiedere subito la riapertura del punto di primo intervento”.

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