L'ha ripresa griffini

Juniores, l’Albenga vola in finale al 120esimo. La gioia di mister Mambrin: “Ora c’è da mettere la ciliegina sulla torta”

Il gol di Griffini stende l'Athletic Club Albaro e regala la finale contro la Fezzanese. Il tecnico bianconero è orgoglioso: "Una squadra che viene da lontano, qui c'è grande fame di calcio"

Generico maggio 2022

Albenga. Mentre la stragrande maggioranza delle Prime Squadra ha terminato i loro campionati, nelle categorie giovanili sta giocando ancora qualche leva.

In particolar modo sono in atto i playoff della fase regionale Juniores, la quale vede come step successivo proprio la leva dei più grandi.

Nel Girone A ci sono squadre interessanti, ma due sono andate avanti: il Ceriale e l’Albenga di mister Marco Mambrin, vecchia conoscenza in quel di Alassio e nella Juniores Nazionale a Finale.

I biancoblu sono usciti a testa alta contro la Fezzanese, meritando anche qualcosa di più, ma i bianconeri sono riusciti a ribaltare il parziale contro i genovesi dell’Athletic Club (2-3 al Riva)  proprio nel modo migliore: con un gol all’ultimo minuto dei tempi supplementari, con l’incornata vincente di Andrea Griffini .

La felicità è tanta da parte di tutto il gruppo squadra, compreso Mambrin che la vuole esternare complimentandosi con tutti i suoi ragazzi: “Sapevamo che il risultato dell’andata è stato un po’ bugiardo. Nonostante avessimo di fronte un avversario tosto e battagliero, ma corretto, eravamo consapevoli che non fosse impossibile ribaltare la partita. L’unica preoccupazione era il loro campo dalle misure veramente ridotte, un po’ più di un campo a 9, quindi temevo che ci sarebbe stata esclusivamente una lotta. Tuttavia siamo stati bravi ad esprimere il nostro gioco e rimanere tranquilli tra uno stillicidio di espulsioni loro, approfittandone ancora di più per crederci fino alla fine”.

Prima la rete di Fabio Gibilaro ad aprire la rimonta, poi ci ha pensato un difensore a regalare ai suoi compagni la finale contro la Fezzanese: Era appena entrato e questo mi dà il doppio della gioia: magari sperava di giocare di più, però il calcio insegna che si può essere protagonisti anche partendo dalla panchina ed essere felicissimi come erano i ragazzi a fine partita”.

Una stagione che si può valutare positivamente“Inizialmente abbiamo collaborato in maniera stretta con la Prima Squadra, quindi avevo una rosa molto limitata rispetto ad adesso: non avevamo lavorato bene insieme, a differenza di tre anni fa dove avevamo fatto un bel campionato da sotto leva. Lo stop dei campionati ci ha fatti partire in sordina, ma man mano abbiamo capito che avremmo potuto dire la nostra e da novembre non abbiamo più perso una partita, arrivando secondi dietro ad un ottimo Ceriale e con il migliore attacco del campionato. Inoltre non abbiamo mai dimenticato prima mister Lupo e poi Ferraro con i vari Jebbar e Beluffi, che mancavano sabato per andare a giocare la domenica, realizzando delle reti importanti per le sorti del campionato, ma anche l’esordio di Schiano e le convocazioni Parascosso“.

Il legame nello spogliatoio sembra essere l’arma in più degli ingauni: Una squadra che viene da lontano, addirittura da un gruppo che ha lavorato dai primissimi calci, integrati da qualche 2003 che avevamo già: insomma, c’è grande sinergia e per questo abbiamo fatto un girone di ritorno eccezionale“.

L’annata delle squadre dell’Albenga è stata ricca di soddisfazioni, in primis le due leve più grandi: “Sia noi sia la Prima Squadra abbiamo fatto due grandi campionati. Mister Lupo aveva portato i ragazzi primi in classifica nonostante ci fossero difficoltà societarie, speriamo si risolvano perché ad Albenga c’è fame di calcio. La struttura e il Riva sono stati ampiamente migliorati dalla proprietà, quindi bisognerebbe solo che la situazione si stabilizzi per programmare bene le prossime stagioni: Vadino e Pontelungo sono protagoniste nei loro campionati con un discreto seguito, quindi a questa fame bisogna dare da mangiare“.

Ora per Mambrin e i suoi ragazzi resta un’unica partita da giocare per chiudere la stagione come meglio non si poteva: “C’è da provare a mettere la ciliegina sulla torta contro una Fezzanese ostica e forte, come dimostra il primo posto della Prima Squadra nel girone dei playoff. Non sarà facile ma vogliamo provarci, abbiamo una dedica importante da fare e vorrei provare a fare quello che da giocatore ho sfiorato nel 1994 contro la Sammargheritese”.

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