Savona/Vado Ligure. Integrazione ferro-gomma-fune, potenziamento del trasporto pubblico locale, rilancio dell’infrastruttura funiviaria tra Savona e Cairo Montenotte. Sono le principali questioni al centro dell’incontro, organizzato dalla Filt Cgil di Savona e la Camera del Lavoro di Savona, con il Patrocinio della Provincia di Savona.
A confrontarsi sono stati l’assessore regionale allo sviluppo economico, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri il sindaco di Savona Marco Russo e di Vado Monica Giuliano, Gerardo Ghiliotto del Port Wire Rail/Unione Utenti del Porto e per Ferrovie dello Stato italiane il responsabile Sviluppo e Commerciale Nord Ovest Rabino (Rfi) e il responsabile di Mercitalia Rail Romanazzi (Polo Mercitalia), la presidente di Tpl Linea Simona Sacone.
Nei giorni scorsi, in merito alle infrastrutture del nodo Savona-Vado, si è tenuto un vertice al ministero dove i rappresentati delle istituzioni locali coinvolte hanno portato sul tavolo del Mims le loro istanze tra le quali la necessità dell’approvazione definitiva del progetto del nuovo casello autostradale di Bossarino e la realizzazione di zone “buffer” attrezzate per i mezzi pesanti, a servizio delle attività portuali e retroportuali.
“Si deve lavorare con l’obiettivo di essere concreti e mettere a terra risposte che tengano conto di tutti gli interessi in campo“, il commento del presindente Olivieri. In riferimento alle attività portuali e retroportuali “dobbiamo dare priorità – ha proseguito – a interventi funzionali e a lotti realisticamente realizzabili per quello che è il comprensorio produttivo di tutta la provincia con riferimento agli aspetti della logistica e della portualità nel triangolo Savona-Vado-Cairo-Valbormida tutta con il collegamento naturale e fortemente richiesto anche dagli operatori e dalle importantissime produttive di quell’area dal Piemonte tutto”.
“Per risolvere i problemi di traffico bisogna integrare gomma-ferro-fune“, sottolinea il segretario provinciale Filt Cgil Simone Turcotto. E coglie l’occasione “Serve solo dare gambe a un progetto che ha svariati punti di forza”, aggiunge riferendosi all’impianto funiviario. “Su Funivie si sono investiti 5 milioni di euro per il ripristino e il ministero è fermo a non fare nulla”.
A Turcotto fa eco l’assessore regionale allo sviluppo economico: “Funivie sono un antico ma moderno modo di uscire dalla ristrettezza dei nostri spazi e legandolo a un’intermodalità ferroviaria si possono immaginare traffici nuovi”.
Il sindaco di Vado Giuliano ha sottolineato la capacità di conversione economica della zona portuale vadese: “Gli operatori a Vado hanno comprato tutte le aree libere dismesse. Abbiamo trasformato un’economia fondata sul carbone alla logistica. Grazie alla sinergia di tutti abbiamo disegnato un’altra provincia”. E evidenzia la necessità di separare il traffico urbano da quello portuale e di “occuparsi dell’ultimo miglio”.
Il sindaco Russo punta sulla coesione tra gli attori del territorio: “Il porto di Savona-Vado ha bisogno di individuare delle linee di sviluppo forte e di esssere considerato un segmento fondamentale dentro una logica più ampia. Il Comune di Savona deve muoversi insieme agli altri enti territoriali in sinergia“.

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