In aula

Inchiesta Tirreno Power, l’azienda: “Costanti confronti con organi di controllo e verifiche sulle emissioni”

Proseguono le audizioni dei consulenti

Tirreno Power

Savona. “Quello che è emerso in modo chiaro nell’udienza di oggi è l’assoluta e costante normalità del dialogo tra Tirreno Power e gli organi amministrativi e di controllo, fatta di confronti sugli assetti dell’impianto e sulle verifiche delle emissioni, nella quale irrompe l’inchiesta giudiziaria che ne altera il registro e le indicazioni tecniche”. A dirlo è Tirreno Power in seguito all’udienza di oggi dove è stata ascoltata la consulenza di Giancarlo Fruttuoso, ingegnere, docente all’università di Pisa, esperto di problematiche relative all’impatto ambientale.

“Accade così che soluzioni espressamente autorizzate divengono ipotesi di violazione da parte degli inquirenti, in contrasto con gli atti degli organi ministeriali. Come il sistema di misurazione delle emissioni Sme, oggetto di specifica comunicazione che ne confermava la regolarità da parte dell’autorità amministrativa”, hanno proseguito dall’azienda.

“Nella deposizione di Fruttuoso si leggono tutte le anomalie di un clima fortemente influenzato dall’inchiesta. Il caso più evidente è forse la contestazione di superamento delle emissioni di polveri basato su una singola misurazione. Un solo dato più alto sulle oltre 70 mila misurazioni orarie agli atti: un valore di 76 mg/Nm3, evidentemente errato visto che l’ora prima e l’ora dopo i valori erano intorno a 3, del tutto normali e nei limiti, come sempre accaduto e certificato. Questo singolo dato, dovuto a un’occasionale errore di lettura del misuratore, solitamente oggetto di semplice segnalazione tecnica, è diventato uno dei principali motivi del sequestro”, hanno concluso.

L’ingegner Giancarlo Fruttuoso completerà la sua esposizione alla prossima udienza il 31 maggio.

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