Evoluzione

Giornata mondiale sul tumore ovarico, anche in Liguria informazione e diagnosi precoce per cambiare la prognosi della malattia

In Liguria, ogni anno, circa 130 donne si ammalano di tumore ovarico e circa 500 sono in cura ad oggi per questa malattia

Nuovo blocco operatorio ospedale San Martino

Liguria. Si celebra l’8 maggio di ogni anno la Giornata mondiale sul Tumore ovarico, istituita dalla World Ovarian Cancer Coalition, la coalizione che riunisce associazioni di pazienti e di specialisti, da tutto il mondo.

Il tumore dell’ovaio è considerato ancora oggi uno delle neoplasie ginecologiche più gravi per la sua aggressività biologica e per la difficoltà di formulare tempestivamente una diagnosi in fase precoce. In Liguria, ogni anno, circa 130 donne si ammalano di tumore ovarico e circa 500 sono in cura, ad oggi, per questa malattia.

“Informazione e diagnosi tempestiva sono le parole chiave per cambiare la storia evolutiva della malattia e la sua prognosi – sottolinea Serafina Mammoliti, oncologo medico e coordinatrice DMT (Disease Management Team) neoplasie ginecologiche del Policlinico San Martino – perché si tratta di una malattia subdola che tende a rimanere silente per lungo tempo. I sintomi più frequenti sono molto vaghi e possono essere, ad esempio, aumento di volume dell’addome, difficoltà a digerire ed eventuali dolori addominali. In presenza di tali sintomi, che perdurano nel tempo, è bene recarsi dal medico di famiglia e dal ginecologo”.

Non esiste uno screening efficace in questa patologia, ci sono fattori di rischio maggiormente associati allo sviluppo del tumore ovarico che sono fattori ormonali (menopausa tardiva, infertilità, endometriosi) e fattori eredo- familiari. In circa il 20% dei casi sono presenti infatti mutazioni genetiche a carico dei geni BRCA1\2: “Da qualche anno, tutte la pazienti affette da neoplasia epiteliale dell’ovaio vengono invitate ad eseguire il test genetico a titolo gratuito – continua Mammoliti – possono accedere a consulenza genetica anche le donne sane con storia familiare positiva per tumore ovarico e\o mammario, dopo una consulenza genetica, se indicato, vengono sottoposte al test”.

Ci sono diverse figure alle quali è possibile rivolgersi in caso di sospetto di neoplasia ovarica: “Le figure di riferimento – precisa Mammoliti – sono il medico di famiglia che potrà indirizzare la paziente al ginecologo o all’oncologo medico, oppure il ginecologo di fiducia che rappresenta la figura cardine nella gestione di questa patologia, solo in caso di urgenza, è possibile rivolgersi al Pronto Soccorso”.

“Negli ultimi 10 anni, grazie all’introduzione dei nuovi farmaci e una medicina sempre più personalizzata – conclude Mammoliti – è aumentata la sopravvivenza delle pazienti affette da neoplasia ovarica, migliorando allo stesso tempo anche la qualità della vita”.

Che cos’è il test genetico BRCA

Il test genetico BRCA è un esame di screening per la ricerca delle alterazioni dei geni BRCA1 e 2 associate a un maggiore rischio di sviluppare tumori ovarici e tumori della mammella.

A chi è consigliato il test genetico BRCA

Il test è consigliato alle donne affette da neoplasia epiteliale dell’ovaio. Possono inoltre accedere a consulenza genetica le pazienti con neoplasia mammaria in determinate situazioni e le donne sane, con storia familiare positiva per tumore ovarico e\o mammario.

Centro di riferimento in Liguria per l’esecuzione del test

Centro tumori ereditari IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Responsabile Dottoressa Liliana Varesco. Per informazioni, se in possesso dei requisiti richiesti ai fini della valutazione genetica: 010 555 8850.

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