Liguria. Ottimismo. E’ quello con cui i balneari della Liguria e della provincia di Savona in particolare guardano alla prossima stagione estiva, la prima (dopo i due anni di pandemia) in cui le spiagge potranno tornare alle regole “pre Covid” rispetto agli accessi, al distanziamento tra gli ombrelloni e così via.
E’ ottimista, ad esempio, il presidente provinciale del Sindacato Italiano Balneari Enrico Schiappapietra: “Confidiamo in una stagione positiva – spiega ai microfoni di IVG.it – C’è stata una liberalizzazione importante dal punto di vista delle distanze e delle misure anti-Covid. La pandemia non è del tutto passata, ma in questi due anni abbiamo affrontato il virus in modo serio e grazie a ciò non abbiamo avuto neanche un cluster nei mille e 200 stabilimenti balneari liguri. Le sanificazioni e tutte le altre misure di prevenzione saranno sempre in vigore, ma ci aspettiamo un grandi afflussi turistici. Ce n’è molta voglia, come abbiamo visto nel ponte di Pasqua”.
E nonostante le ripercussioni della guerra in Ucraina, c’è la speranza di un netto recupero anche delle presenze straniere: “Purtroppo abbiamo perso il turismo dell’est, che era importante ed economicamente significativo. Ma i francesi, i tedeschi, gli spagnoli e gli inglesi stanno cominciando a frequentare la Riviera già a marzo e aprile. Siamo certi che continueranno a frequentare anche la spiaggia e le nostre strutture”.
E ottimista è anche la presidente dell’Unione Provinciale Albergatori Stefania Piccardo: “Cerchiamo sempre di essere tutti ottimisti – precisa – Maggio è da sempre un mese tranquillo, anche per colpa di qualche giorno di brutto tempo di troppo. Ma le prospettive sono positive: ci sono tante prenotazioni, anche per periodi abbastanza lunghi”.
Spiagge e strutture che, come confermano le tante Bandiere Blu ottenute anche quest’anno, sono di livello assoluto: “La nostra regione ha un ambiente meraviglioso – afferma Schiappapietra – Da 13 anni siamo in testa alla classifica regionale per numero di Bandiere Blu. Quest’anno le abbiamo viste confermate tutte e 32. Per noi liguri la salvaguardia dell’ambiente è fondamentale e anche per questo stiamo lavorando per certificare dal punto di vista ambientale tutti gli stabilimenti balneari savonesi. Sostenibilità e qualità sono la risposta dei nostri bagni marini alla necessità di mantenere i mercati. Il Covid ci ha insegnato che il distanziamento ha una importanza notevole per i clienti, quindi tanti colleghi hanno scelto di mantenerlo e sacrificare le postazioni a favore della qualità, che resta sempre il primo traguardo da raggiungere”.
Ma resta il problema del personale: “Stiamo cercando soluzioni – afferma ancora Piccardo – a cominciare dalla proposta di rinnovamento del contratto nazionale e di secondo livello. Poi abbiamo preso contatti con le scuole e gli istituti di formazione all’estero e faremo una ‘campagna di acquisto’ promozionale nelle scuole alberghiere del territorio, per far conoscere e amare il nostro lavoro ai ragazzi”.
Insomma, è un problema “pesante” dovuto anche ad una questione demografica che affligge la Liguria: “Qui ci sono pochi giovani e spesso quei pochi vanno via. Bisogna trovare il modo di farli venire qui, magari ideando accordi con le strutture turistiche di montagna e dell’entroterra, in modo tale da utilizzare lo stesso personale da entrambi le parti, o ancora una collaborazione più stretta con le stesse scuole alberghiere. Ci siamo lavorando” conclude la presidente Upa.