Lettera al direttore

Tesi

“Cristoforo Colombo era di Savona”: la tesi dell’omonima associazione culturale di Savona

Di seguito la spiegazione dell'associazione

Madonna degli Angeli a Savona

Savona. “Cristoforo Colombo era di Savona”. E’ la tesi sostenuta dall’associazione Culturale Cristoforo Colombo di Savona.

Il dottor Lorenzo Galindez de Carvajal, come consigliere dei reali di Spagna, scrisse il “Memoriale” o “Registro Breve”, ossia il riassunto dell’udienza reale dell’anno 1491. Non un semplice scrivano: dopo 34 anni si confermava persona di fiducia anche di Carlo V Imperatore, re di Spagna e nipote di Isabella di Castiglia e di Ferdinando II di Aragona; la sua testimonianza scritta risulta rilevante perchè era un personaggio importante della Corte di Spagna ed in quella imperiale.

CHRISTOBAL COLON NATURAL DE SAONA (nome nuovo di CRISTOFORO COLOMBO nel regno di Castiglia) citato dal dott. Lorenzo Galindez de Carvajal per l’accordo con i reali di Spagna onde ottenere le 3 navi, aveva interesse a mantenere segreto il proprio passato di corsaro prima al servizio del nobile francese Renato D’Angiò contro Aragona e successivamente al servizio del vice ammiraglio di Francia alleato del Portogallo contro Isabella di Castiglia.

Cristoforo Colombo, che in Portogallo veniva chiamato “Colombo Italiano”; fu l’unico straniero, in compagnia del fratello Bartolomeo Colombo, a ricevere il permesso straordinario di comandare navi portoghesi sino in Guinea: c’era la pena di morte per qualsiasi straniero intercettato su quella rotta. I fratelli Colombo compirono il viaggio perchè in loro, il re riconosceva delle persone fidate.

Cristoforo Colombo si spense a Valladolid nel 1506 all’età di 70 anni, come riportato da Don Andrès Bernàldez, parroco di Los Palacios (Siviglia), cronista dei Re Cattolici, amico di Colombo che fu suo ospite al ritorno dal secondo viaggio; fu Andrès Bernaldèz a testimoniare che l’Ammiraglio era morto a il 20 maggio 1506 a 70 anni. Pertanto l’anno di nascita, secondo tale credibile testimonianza di persona autorevole che ha conosciuto personalmente Colombo, è appunto il 1436 e tale data ben si concilia con le brevi ma chiare notizie che ci fornisce lo stesso Ammiraglio circa la propria vecchiaia ; abbiamo una testimonianza assolutamente credibile che lo Scopritore è morto il 20 maggio 1506 all’età di 70 anni.

Potrebbe apparire secondario sapere l’età di Colombo e campanilistico accertarne il luogo di nascita ma se abbiamo una testimonianza assolutamente credibile che lo Scopritore è morto 70.enne il 20 maggio 1506, perchè dare poi credito a documenti che porterebbero a spostare la data di nascita fino al 1451 ?? Dal 1904, si da credito all’interpretazione di un documento notarile genovese scoperto dal generale Ugo Assereto che si riferisce ad un giovane lanaiolo di Genova un certo Cristoforo Colombo 27 enne, cittadino di Genova che rende conto di un incarico commerciale commissionatogli fra Genova ed il Portogallo, verso cui si accinge a ripartire l’indomani, 26 agosto 1479 da Genova a Lisbona.

Un omonimo, indubbiamente nato intorno al 1451, ma non è per nulla certo che si tratti proprio del nostro Cristoforo Colombo, perchè nell’ Italia nord-occidentale di allora, quel nome era molto diffuso, in quanto era uno dei cognomi utilizzati per i bambini abbandonati negli orfanatrofi. Nel 1535 il nipote Diego, nel richiedere di entrare a far parte dell’Ordine Cavalleresco di Santiago de Campostela, dovendo obbligatoriamente citare i propri ascendenti, accompagnato da 3 testimoni, fece giuramento, all’Ordine ed al re che suo nonno DON CRISTOBAL COLON era naturàl de Saona.

Cinque anni dopo il 6 luglio 1540, Don Christòval Colon y Toledo, fratello di Don Luis (3° ammiraglio) e di Don Diego Colon y Toledo chiese di far parte dell’ Ordine Cavalleresco di Alcàntara, avvalendosi delle stesse testimonianze presentate in precedenza da suo fratello Diego per vestire l’abito di Santiago : quello che aveva fornito la genealogia del nonno naturàl de Saona.
Si pone così un problema di metodo : come cioè valutare ed utilizzare le fonti perchè non si può non considerare quanto riportato dai documenti di Corte e da chi abbia potuto conoscerlo di persona. Soprattutto quando le affermazioni si presentano disinteressate.

Associazione Culturale Cristoforo Colombo di Savona

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