Botta e risposta

Carcare, disavanzo di 326mila euro nel bilancio. Minoranza: “Danno enorme”. Sindaco: “Un comune su 4 ha questi problemi”

"Entrate e uscite sono in equilibro". L'attacco dell'opposizione anche sull'addizionale Irpef: "Eliminata l'esenzione riservata ai redditi fino a 8.300 euro"

comune carcare

Carcare. Scontro in consiglio comunale sul bilancio consuntivo, nel quale si registra un disavanzo tecnico di oltre 300 mila euro. Da un parte la minoranza punta il dito sulla gestione del comune, sostenendo che “questo danno finanziario si trasformerà in tragedia per i carcaresi”, dall’altra l’amministrazione si difende spiegando le motivazioni e le misure prese per risolvere il problema.

“Nella serata di mercoledì abbiamo assistito alla ennesima farsa da parte della maggioranza durante la discussione del Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2021 – dicono i consiglieri di “Impegno per Carcare” Rodolfo Mirri,Daniela Lagasio e Alessio MorroneL’atto più grave ed esemplificativo di cosa ci aspetterà nei prossimi 3 anni è stata l’approvazione dell’addizionale IRPEF con l’eliminazione dell’esenzione riservata ai redditi fino a 8.300 euro. Per far capire meglio anche il pensionato che percepisce 500 euro al mese dovrà aiutare il comune a ripianare i suoi debiti. Inutile chiamare consulenti esterni per addolcire la pillola”.

“Comunque, una domanda in più la vogliamo porre: questo ‘esperto’ che per le 2 ore e mezza trascorse in consiglio comunale a far da ‘badante’ ai nostri amministratori sarà venuto in forma gratuita oppure si dovrà pagare la sua parcella? – si domandano – Lo scopriremo strada facendo”.

“Vogliamo ancora una volta ribadire – proseguono – che in tutti gli interventi in sede pubblica sui social o a mezzo stampa nessun componente del nostro gruppo, nonostante le accuse infondate mosse dalla maggioranza, ha mai parlato di dissesto ma solo ed esclusivamente di disavanzo. E scusate se è poco. Infine teniamo a testimoniare (e il numeroso pubblico presente lo può confermare) che durante il consiglio comunale non ci è stato permesso di approfondire alcuna questione mossa dal nostro gruppo. Di fronte ad ogni giustificazione non specifica sui punti ma solo espressa con discorsoni inutili ed evasivi da parte della maggioranza circa l’enorme disavanzo maturato (pari a – 326.197,22 euro) noi abbiano risposto puntualmente con le cifre e le percentuali. Un bilancio si fa con i numeri e non con i Bla Bla Bla”.

I consiglieri poi aggiungono: “Evidenziamo inoltre che l’ente, nel corso del 2021, ha registrato un indebitamento pari a € 4.362.722,16, con un incremento dell’8,82% rispetto all’anno 2020 quando la cifra era pari a € 4.008.858,56; questo dato intacca direttamente il debito medio pro capite dei cittadini carcaresi che aumenta dai € 747,50 del 2020 ai € 823,78 del 2021 registrando un aumento pari al 10,2%. Dal Bilancio di previsione 2022-2024 – spiegano – emerge che per far fronte al disavanzo da ripianare di € 326.197,22 la maggioranza ha approvato di eliminare l’esenzione dell’addizionale IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) riservata ai redditi fino a € 8.300 euro ed anche l’aliquota IMU (Imposta Municipale Unica) vede una sua riformulazione. Altri fabbricati diversi da quelli adibiti ad abitazione principale e Aree fabbricabili si passa infatti dall’ 10,20 al 10,60 per mille”.

Misure per le quali il gruppo di opposizione “esprime contrarietà e perplessità. Questa decisione della gestione De Vecchi / Bologna va ad intaccare direttamente le tasche dei cittadini carcaresi, in particolare le famiglie meno abbienti che sino ad ora erano esentati dal pagamento del suddetto tributo. In un periodo storico come quello attuale, in cui il costo della vita continua ad aumentare ed il potere d’acquisto delle famiglie cala, da un’amministrazione attenta al fabbisogno dei propri cittadini ci si dovrebbe aspettare un occhio di riguardo, soprattutto alla fascia di popolazione più debole, le misure sopra citate invece tendono nella direzione opposta”.

Alle critiche arriva la risposta del sindaco Christian De Vecchi che sottolinea: “Le regole contabili di un Comune sono in evoluzione ogni anno. Nel 2019 abbiamo avviato un virtuoso percorso di recupero crediti che tuttavia ha trovato la sospensiva imposta dai decreti ministeriali del periodo dell’emergenza sanitaria. L’operazione è ripartita a fine del 2021. Nel bilancio consuntivo 2021, la crescita del fondo crediti dubbia esigibilità, ovvero il contenitore in cui vengono messi tutti quei crediti che il Comune vanta nei confronti di alcuni contribuenti, ha prodotto l’attuale disavanzo tecnico (326 mila euro), statisticamente un comune su 4 nel periodo post pandemia si trova a gestire situazioni identiche“.

Disavanzo che, evidenzia De vecchi “non è da confondere con il dissesto: nel bilancio del nostro comune entrate ed uscite pareggiano regolarmente, il risultato di amministrazione è positivo, non esistono debiti fuori bilancio, i fornitori sono regolarmente pagati, non c’è anticipazione di cassa”.

“I benefici di questa coraggiosa operazione – conclude il primo cittadino – si vedranno già dal 2022 e negli anni successivi. Non ci saranno diminuzioni o tagli ai servizi come annunciato erroneamente dalla minoranza. Recuperare i crediti dei tributi comunali IMU e TARI, è un percorso antipatico ma necessario, si fonda su principi di giustizia ed equità contributiva, l’allargamento delle basi imponibili ed un’anagrafica fiscale puntuale, permetterà di far pagare tutti e di conseguenza di far pagare di meno, riducendo il fondo crediti dubbia esigibilità”.

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