Liguria. E’ stata pubblicata dal Ministero della Difesa la manifestazione di interesse per l’individuazione di aziende e operatori economici in grado di coltivare piante di cannabis da destinare alla fabbricazione di medicinali e materie prime farmaceutiche.
Il bando è stato ideato per incrementare la produzione per il trattamento di varie patologie nelle quali la cannabis ha un ruolo terapeutico e di cura molto significativo, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza del Paese per i quantitativi richiesti a stabiliti a livello sanitario.
Dunque un primo passaggio concreto nell’affidamento del servizio di coltivazione di piante da cannabis ad uso medico da conferire allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. In sede ministeriale era stato costituito un Tavolo tecnico sulla cannabis terapeutica, che ha permesso il via definitivo a questo nuovo bando per il settore, che potrà essere da incentivo per il comporta floricolo e delle piante in vaso del nostro territorio. In questi mesi la stessa Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, aveva chiesto chiarezza in merito al decreto sulle piante officinali, con riferimento sull’uso dell’infiorescenza di canapa industriale.
Il comparto floricolo spinge da tempo per una valorizzare delle piante di Cannabis Sativa L. a basso THC in ambito officinale, un settore che ha tutte le potenzialità, a livello agricolo e di trasformazione, di attrarre risorse e investimenti, creando occupazione, specie giovanile, oltre al suo contributo nello sviluppo della bioeconomia circolare.
“La selezione degli operatori economici – ha spiega il sottosegretario Andrea Costa – si articolerà in 4 fasi: selezione qualitativa dei candidati; ispezione tecnica e giudizio di idoneità; conferma della manifestazione di interesse e trasmissione degli inviti alla procedura ristretta; avvio della sperimentazione con valutazione finale e giudizio di idoneità. Tutte le prove, i sopralluoghi, le valutazioni saranno eseguite o comunque monitorate dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, di concerto con il Ministero della Salute. Lo Stabilimento manterrà le attività di fabbricazione, controllo qualità e certificazione dei lotti di sostanza attiva”.
Possono accedervi sia aziende agricole che liberi professionisti iscritti alla Camera di Commercio o presso i competenti ordini professionali, purché siano in possesso di conoscenza approfondita della normativa sull’uso terapeutico degli stupefacenti e dispongano di un sito indoor idoneo dove poter effettuare la coltivazione. Infine è necessario disporre di una polizza assicurativa contro i rischi professionali in corso di validità e di importo non inferiore a 10 milioni di euro.
Il Ministero specifica e ribadisce che la presente indagine ha esclusivamente funzione informativa, finalizzata all’individuazione di operatori economici da invitare a successive, eventuali procedure ristrette (QUI il bando).
L’avviso arriva, inoltre, dopo le polemiche per la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum abrogativo, tagliato fuori dai quesiti all’esame con il voto del prossimo 12 giugno.