Due gocce d'acqua, però...

Calcio. Thomas e Gabriel Graziani, l’intervista doppia ai gemelli del momento

"Ma sono uguali!" E invece no, ecco quali sono le peculiarità dei due fratelli più in forma del ponente ligure

Generico maggio 2022

Albenga. A bocce ferme, vista la conclusione dei campionati, la stagione degli ingauni si può valutare positivamente: in mezzo a tante difficoltà societarie, i calciatori bianconeri non si sono mai scoraggiati, dimostrando grande amore per la propria maglia. Ecco perché la tifoseria bianconera non ha mai fischiato una sola volta la propria squadra, anzi, ad ogni fine partita la accoglievano sotto la Gradinata a suon di applausi.

Prima Lupo e poi Ferraro, con i loro relativi staff, hanno contribuito alla crescita di giovani prospetti interessanti per il nostro comprensorio. Si pensi a Jebbar, che in pochi conoscevano: nel giro di qualche partita il suo talento si è visto, fino a venire del tutto fuori mettendo a segno delle reti importanti per le sorti dell’Albenga.

Tuttavia, tra i protagonisti di questa stagione, troviamo anche altri due ragazzi che portano lo stesso cognome: Graziani, Thomas e Gabriel.

Il primo è un attaccante dalla tecnica notevole, una di quelle punte rapide che si sa muovere pressoché ovunque in fase offensiva.

Il secondo, invece, un centrocampista anch’esso tecnico ma con qualità fisiche e una visione di gioco che lo rende uno dei migliori amici degli attaccanti. Tuttavia, se davanti c’è il gemello, per trovarsi basta un solo sguardo.

Nati il 7 agosto 2004, i due sono cresciuti assieme anche calcisticamente, facendo notare e convocare dalla Rappresentativa nazionale U18, a Roma. Cinque gol in due partite per Thomas, mentre Gabriel ha svolto prestazioni di buon livello in mediana, realizzando un impeccabile assist alla prima partita del torneo: un lancio millimetrico da centrocampo per il gemello che ha concretizzato un pensiero non da poco.

Solitamente si fa fatica a riconoscerli ma, scavando in profondità, si possono trovare delle differenze che inizialmente non si percepiscono, ma che poi diventano evidenti.

Ed eccoli a rispondere assieme a delle domande che permettono di capire in breve chi è Thomas e chi è Gabriel: per tutti, i gemelli Graziani.

 

Gabriel, come vi si può distinguere l’uno dall’altro?

“Solitamente la gente ci distingue dal fatto che io sono più alto, per il resto da qualche tatuaggio e una cicatrice sulla fronte che lui non ha”.

 

Thomas, invece che differenze caratteriali ci sono?

“Penso che la cosa più evidente sia la sicurezza e non parlo solo del calcio: sono un ragazzo molto insicuro, mentre lui è l’opposto”.

 

Chi è il più bravo a scuola?

Gabriel: “Tutto sommato ce la caviamo entrambi, non saprei dire chi è più bravo”.

Thomas: “Sicuramente io!

 

Per che squadra tifate? 

Gabriel: “Mio padre era interista, mentre la famiglia di mia madre ha origini napoletane. Noi pur avendo anche magliette, pantaloni e altra roba dell’Inter fin da piccoli abbiamo sempre scelto il Napoli“.

Thomas: Napoli. Mia madre è di Napoli e mio nonno sin da piccoli ci ha attaccato questa passione”.

 

Il vostro idolo calcistico?

Gabriel: “Nonostante abbia smesso da un po’, il mio idolo rimarrà Pirlo. Anche se abbiamo caratteristiche diverse, penso che sia stato un giocatore da una tecnica è un intelligenza calcistica fuori dal normale”.

Thomas: “Nonostante io non mi ricordo sue partite posso dire da video che possa essere Kaká. Davvero troppo forte, ricorderò sempre il gol contro il Manchester United”.

 

I vostri genitori cosa pensano di quello che state facendo insieme e personalmente.

Gabriel:Nostra madre, anche se alla fine non abbiamo fatto niente, penso sia già orgogliosa di quello che siamo. Nostro padre è venuto a mancare nel 2011, ma sicuramente ci guarda da lassù e spero e sono sicuro che lo sia anche lui. Per il resto abbiamo un’altra figura maschile in famiglia che ci segue, che per noi è diventato come un secondo padre: ci segue ovunque, ci dà consigli e ci fa qualche critica”.

Thomas: Ci seguono molto e sono contenti per noi: cercano sempre di spronarci in qualsiasi occasione, anche dopo una vittoria c’è sempre qualche piccola critica”.

 

Avete cominciato a giocare insieme e lo fate tuttora in una piazza importante della nostra zona. Che sensazione è stare col proprio fratello pure agli allenamenti e la domenica in campo?

Gabriel: “Beh crescere giocando insieme e continuare a giocare insieme tutt’ora con i grandi è davvero bello ed emozionante. Ormai siamo abituati, quindi fa tutto parte della quotidianità e per noi è normale”.

Thomas: “Abbiamo sempre giocato insieme sin da piccoli. Forse sarebbe stato più strano non aver giocato questo anno insieme, ma sappiamo benissimo che prima o poi ci divideremo. C’è da dire anche che non è tutto rose e fiori in campo: in allenamento abbiamo litigato spesso, forse perché chiediamo sempre di più dall’altro. Mi ha aiutato molto in alcune partite dove magari non mi venivano le cose e mi scoraggiavo, lui mi ha sempre cercato di stimolare“.

 

Qual è il punto di forza e quello di debolezza dell’altro?

Gabriel: “Il suo punto forte penso sia quello di trovare dei colpi dal nulla quando nessuno se lo aspetterebbe, mentre il suo difetto penso sia il fatto che si scoraggia facilmente: dovrebbe credere più nelle sue potenzialità e continuare a giocare senza buttarsi giù”.

Thomas: “Non ho mai fatto una critica su di lui, qualsiasi persona me lo chieda ho sempre risposto che per me è davvero devastante“.

 

Gabriel, il tuo è un lavoro di sacrificio in una zona di campo molto affollata, nella quale riesci a destreggiarti con la tua qualità. Faresti mai a cambio con Thomas oppure quel ruolo ti è entrato dentro?

“Non potrei cambiare ruolo anche solo per le caratteristiche che ho, non riuscirei a giocare al suo posto“.

 

Thomas, immagino ti tenga stretti i tuoi gol…ma ti ci vedresti a fare il lavoro che fa tuo fratello?

“Mi è sempre piaciuto il ruolo del centrocampista, in particolare la mezzala, ma preferisco essere più vicino alla porta fare per fare assist e gol”.

 

Per congedarci: rivedremo i gemelli Graziani all’Albenga la prossima stagione, oppure c’è qualche squadra che vi ha adocchiato?

Gabriel e Thomas: “Parlare di quello che si farà l’anno prossimo è un po’ presto. Adesso pensiamo a finire la stagione e a riposarci, al resto ci penseremo più tardi“.

 

Foto dal sito dell’Albenga Calcio

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