Sfidante

Borghetto 2022, Giraldi sfida Canepa: “Lui il sindaco del ‘faremo’, noi un’amministrazione concreta a servizio della comunità”

La lista è praticamente chiusa: "Rappresenta tutte le realtà cittadine, le associazioni, il mondo del commercio"

Pier Giorgio Gilardi Borghetto

Borghetto Santo Spirito. Maria Grazia Oliva, ex sindaco ed attuale consigliere di minoranza; Alessio Reale, laureando in giurisprudenza e consigliere del Borghetto Calcio; Anna Ferrante, ex presidente di proloco; Pietro Sorrentino, gestore del Bar Atlantic; Cinzia Bertorello, parrucchiera; Antonio Basso, medico di famiglia; Giorgia Rocco, vice comandante della polizia locale di Pietra Ligure; Gianfranco Sarpero, ex responsabile della protezione civile cittadina; Santino Arena, commerciante di antiquariato; Davide Andreis, gestore di distributore di benzina; in ultimo, una 30enne architetto che, se accettasse la candidatura, sarebbe “la ciliegina sulla torta” e un altro candidato su cui, per ora, vige il riserbo. Sono questi i membri della lista civica che sostiene la candidatura di Pier Giorgio Giraldi alla carica di sindaco di Borghetto Santo Spirito.

Giraldi, titolare di una parafarmacia in corso Europa a Borghetto, è già stato sindaco di Arnasco per due mandati, dal 1999 al 2009. Ora ha deciso di riprovarci e di chiedere la fiducia degli elettori borghettini: “Ad Arnasco ho vissuto anni bellissimi – spiega a IVG.it – Certo, sono passati ormai dodici anni dalla mia ultima esperienza e infatti inizialmente non volevo ‘tornare in pista’. Ma a Borghetto sono molto legato: lavoro qui ormai da dieci anni (tre come dipendente della farmacia comunale e altri sette come titolare della mia parafarmacia) e mi spiace molto vederlo cadere sempre più in basso. Questa non è solo una valutazione personale, ma è il sentimento delle persone comuni. Quando varcano la soglia della parafarmacia si sentono come ‘dal prete’ e quindi mi raccontano anche i loro malesseri di cittadini. C’è stanchezza, c’è sfiducia. Ovviamente i due anni di pandemia hanno avuto il loro peso, ma da tempo la frase che sento più spesso è: ‘Come è caduta in basso Borghetto’. Quindi ho deciso di riprovarci e di candidarmi”.

Secondo Giraldi, occorre “tamponare” un certo malessere diffuso: “A livello personale e professionale la vita mi ha dato tanto – spiega – Ma ho il sacro fuoco dell’amministrazione e voglio fare qualcosa per i miei concittadini. Specie per i nostri ragazzi, ai quali dovremo affidare il futuro. La città non è in grado di offrire molto né ai giovani e nemmeno gli anziani. Perciò tanta gente si è disamorata della politica e si è allontanata dalla cosa pubblica, lasciando l’amministrazione in mano a gente inadeguata. Come l’attuale sindaco Giancarlo Canepa”.

La cui amministrazione, secondo Giraldi, ha approfittato della situazione tutt’altro che florida dei conti del Comune utilizzandola quasi come una scusa: “Se analizziamo il problema con attenzione – fa notare Giraldi – ci renderemo conto che i problemi finanziari del Comune di Borghetto sono in parte dovuti alla ‘finanza creativa’ inaugurata dal Governo Monti, la quale ha creato un buco da 900 mila euro. Questa è stata la prima mazzata ai conti comunali. Le altre due sono state le sentenze di risarcimento dovute ai due espropri irregolari, che hanno causato un altro esborso da un milione di euro circa. È bene ricordare che tra l’amministrazione Gandolfo e l’amministrazione Canepa la città è stata amministrata da due commissari prefettizi, uno dei quali aveva messo a punto un piano di rientro triennale. Questo piano è stato totalmente disatteso e l’amministrazione Canepa ha preferito dichiarare il predissesto. La mossa ha consentito al sindaco di mettersi con le spalle al coperto, è stata una ‘furbata’ per dare il colpo di grazia a Gandolfo e avere una scusa per non avviare alcun progetto. Ma non c’era bisogno di dichiarare predissesto, specie perchè ha avuto come conseguenze forti vincoli alla spesa pubblica e un aumento indiscriminato delle tariffe, come ad esempio l’addizionale Irpef, arrivata per tutti allo 0,8. Senza dimenticare, ovviamente, ai tanti servizi ai cittadini tagliati”.

piscina borghetto

E proprio i servizi sono il primo ambito in cui Giraldi vuole intervenire, se otterrà la fiducia degli elettori: “I primi interventi riguarderanno il sociale, un settore massacrato dall’attuale giunta. E uso il termine ‘massacrati’ con cognizione di causa. I primi interventi dell’amministrazione Canepa (e forse anche gli unici, tralasciando l’aumento delle tasse) sono stati rivolti tutti a tagliare il sociale: la chiusura della proloco, del centro anziani, il taglio del campo solare, lo sfratto al Forum Culturale, la chiusura dei campi da boccia. Sembra quasi che l’aggregazione dia fastidio. Il mio primo impegno sarà quello di incentivare e valorizzare l’aggregazione sociale favorita dalle associazioni e dalle realtà locali. Per lavoro sono spesso chiuso nella parafarmacia e giro poco per la città. Beh, quel ‘poco’ che ho visto non mi piace per niente. Canepa si definisce un sindaco presente, ma esce dall’ufficio? Ha visto in che condizioni si trova il campo da basket dietro alle scuole? O la piscina, che è un buco del quale da sei anni non è dato sapere quale sarà il destino? A Borghetto le cose ci sono e sono di prim’ordine: le amministrazioni precedenti, di tutti i colori, le hanno realizzate, ora bisogna mettervi mano e rilanciarle. Prendiamo il nostro campo sportivo: vi si allenano 160 bambini ed ospita società che puntano in alto. E’ necessario installare un manto in erba sintetica. Ma questo è solo un esempio: ogni mia iniziativa sarà rivolta ad aiutare le associazioni locali che fanno aggregazione”.

La prima opera della (eventuale) amministrazione Giraldi riguarderà un problema “che a tutti sembra forse piccola, ma che per gli abitanti della zona è molto, molto grossa: la strettoia di via dei Peschi”. Secondo Giraldi è “vergognoso che nel 2022 il problema non sia stato ancora risolto. E’ possibile che a causa di un restringimento della strada le ambulanze ed i vigili del fuoco non possano raggiungere un’area residenziale di queste dimensioni? Non ci vuole molto a risolvere il problema: prima bisogna emettere un’ordinanza sindacale per la tutela della salute pubblica, poi bisogna trovare un accordo con il proprietario dell’area, in modo che metta mano ai muri di cinta che restringono la strada. L’obiettivo è mettere tutti d’accordo e raggiungere l’obiettivo. Un sindaco deve essere come una medicina: prima di tutto non deve nuocere, ma poi deve risolvere i problemi”.

Borghetto Via Peschi

Giraldi, insomma, punta a realizzare un’amministrazione “estremamente pratica. Un altro esempio: l’ex oleificio. Sono cinquant’anni che sentiamo solo chiacchiere rispetto a questo immobile. Ogni cinque anni vengono fatte promesse e, a spot, vengono lanciate idee per sistemare la questione. Se diventerò sindaco, grazie alla collaborazione della proprietà, mi impegno a trovare un accordo soddisfacente per tutti. Sempre a favore della comunità”.

Ex oleificio Roveraro

Intanto, a una decina di giorni dalla chiusura delle liste, la squadra di Giraldi è stata definita in gran parte: “La nostra lista rappresenta tutte le realtà cittadine, le associazioni, il mondo del commercio. Ai candidati non ho chiesto se abbiano tessere di partito. Ciascuna di loro vede bene il centrodestra o il centrosinistra e so che sono pronti ad appoggiarci alcuni partiti come il Pd, una parte della Lega (che pure è il partito di riferimento di Canepa) e Grande Liguria. Ma siamo prima di tutto una lista civica. Quando ero sindaco di Arnasco, il mio vice era del Pd, un assessore di Forza Italia ed un altro della Lega, mentre un altro assessore non aveva tessere di partito. Era un gruppo trasversale, che in dieci anni ha lavorato in modo splendido, sempre a favore dei cittadini. Puntiamo a fare la stessa cosa qui a Borghetto”.

Non sarà dunque della partita Giancarlo Maritano, attuale capogruppo di minoranza di “In Cammino”, che pure “appoggerà la lista dall’esterno”.

Pier Giorgio Gilardi Borghetto

E poi una frecciatina: “Mi hanno detto che Canepa sta facendo un po’ fatica a chiudere la lista. Degli uscenti, pare che solo in sei si ripresenteranno. Viene da chiedersi perché…”

In ultimo, una solta di appello al voto: “Giancarlo Canepa è il ‘sindaco del faremo’. Da anni lo sento dire di avere intenzione di fare tante cose. Ora, giunto alla fine del mandato, deve dire alla gente cosa ha fatto in cinque anni. Quando ha annunciato la candidatura per il secondo mandato, l’ex sindaco Franco Malpangotto ha raccolto tutto il suo lavoro in un libro. Vedremo se Canepa farà lo stesso. Credo che per i borghettini votare sarà semplice. Basta fare un giro in paese: se saranno contenti di quello che vedranno e di come è la città oggi, allora votino pure Giancarlo Canepa; se invece vorranno portare un vero cambiamento, sanno chi altri votare. Io accetterò il verdetto con tranquillità, in pieno spirito democratico”.

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