Varazze. Si torna a parlare di alcuni gruppi di minorenni che destano preoccupazione. I varazzini lanciano un nuovo allarme e chiedono di “intervenire senza giri di parole, ma con i fatti”, per eliminare il fenomeno.
Indicano zone a rischio dove alcune compagnie, giusto per non generalizzare, si ritrovano: “Luoghi pericolosi e giri poco raccomandabili”, spiegano a IVG.it. E chiedono aiuto alle Istituzioni.
Ne abbiamo parlato con il sindaco: “Per fermare questa situazione siamo più presenti sul territorio, abbiamo potenziato i controlli ma, – sottolinea Luigi Pierfederici, – non è corretto parlare di bande. Sono gruppi di ragazzi, magari con situazioni difficili alle spalle, che devono essere più controllati e ripresi”.
L’Amministrazione, in collaborazione con il Comando di Polizia Locale e gli assessori, è al lavoro. Sono infatti stati potenziati i controlli nelle zone più a rischio che i cittadini hanno loro indicato. Il Comune sta lavorando per collocarsi al centro tra le famiglie e questi ragazzi, che ultimamente sono stati maggiormente monitorati e ripresi.
“Se non si interviene adesso, la situazione precipiterà”, sottolineano i cittadini mentre si stanno organizzando incontri con le famiglie proprio per avere un dialogo e trovare soluzioni.
“Non è una cosa semplice. I genitori forse non riescono in qualche modo a dare regole più precise, – spiega a IVG.it l’assessore alla Pubblica Istruzione Mariangela Calcagno, – sono ragazzi che spesso, come accade ai più giovani, si lasciano trascinare. Con i minorenni non si può intervenire in modo più incisivo”.
L’assessore Calcagno ribadisce quanto detto dal sindaco: “Si può però vigilare, e lo stiamo facendo. E vi possiamo assicurare che questo monitoraggio è stato fatto, anche ultimamente, proprio nei luoghi dove noi sappiamo esserci delle criticità”.
Quindi più controlli ma anche incontri con i genitori per risolvere questi episodi. A tale proposito l’assessore Calcagno rimarca che, “peró, alle riunioni che organizziamo per tentare di eliminare il problema, le famiglie devono partecipare. Solo così si può fare rete”.