Liguria. “Anche se i Benetton spiegano che il nome ‘Schema 43’ ha un significato diverso rispetto a quello del numero delle vittime del ponte Morandi, è bene che lo cambino: va assolutamente evitato ogni possibile, terrificante fraintendimento”.
A dichiararlo è la deputata di Italia Viva e presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita, a proposito della notizia secondo cui i Benetton hanno chiamato ‘Schema 43’ la società di cui si sono serviti per lanciare l’Opa su Atlantia.
“Certo, non si può fare a meno di rilevare con amarezza – prosegue – che dimostrano ancora una volta una totale inadeguatezza e un’imperdonabile mancanza di tatto nei confronti delle vittime di quella immane tragedia e delle loro famiglie”.
E proprio dalle famiglie delle vittime ieri è arrivato un messaggio di indignazione nei confronti del nome scelto. “Ci sono o ci fanno? – ha affermato Egle Possetti, portavoce del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi – Oppure ‘l’operazione dei 43’ è stata così redditizia da leccarsi ancora ora i baffi? Siamo schifati, amareggiati, delusi, non resta altro da dire. Ma dove viviamo?”.