Botta e risposta

Asl 2, Arboscello (Pd): “Carenza di medici per il servizio cure palliative”. Toti: “A breve concorsi”

Il confronto in consiglio regionale

medico

Savona. Il consigliere regionale Roberto Arboscello (Partito Democratico) ha presentato un’interrogazione sulla struttura di Terapia del dolore di Asl2 che avrebbe avuto un incremento di richieste, ma può contare solo su 8 medici, che scenderanno a cinque per prossimi pensionamenti, e che “il concorso per l’assunzione di due medici non fornirà una risposta alla carenza di specialisti“. Il consigliere ha chiesto quando è previsto l’adeguamento dell’organico della struttura.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha ricordato l’avviso pubblico per assumere due unità a tempo determinato, già effettuato nelle more dell’espletamento del concorso, e il concorso pubblico per due posti a tempo indeterminato in fase di pubblicazione su Bur per coprire il turn-over 2022.

Il presidente ha aggiunto che nella programmazione delle assunzioni che asl2 sta predisponendo, compatibilmente con gli spazi di manovra finanziaria, potranno essere previste ulteriori assunzioni a indeterminato.

“Su 8 medici che si occupano di Terapia ne rimarranno infatti solo cinque, un numero che non è in grado già oggi a andare in contro alle richieste, visto che ad esempio in Valbormida c’è stato un incremento di 170 pazienti oncologici e con patologie neurodegenerative presi in carico dalla struttura e ad occuparsene è un solo medico – sottolinea Arboscello -. Nei distretti del Savonese, Albenganese e Finalese, assistiamo a un incremento di 605 pazienti, gestiti da sei medici. Sono i numeri a dire che serve al più presto un congruo incremento del personale”, dice il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, dopo la discussione in aula della sua interrogazione sulle tempistiche per l’adeguamento dell’organico della struttura complessa di terapia del dolore e cure palliative in Asl2.

“Siamo consapevoli della carenza di specialisti – osserva il consigliere – ma è pur vero che su un tema così importante serve una soluzione che dia la certezza della cura. Non ci si può affidare alla speranza che il concorso vada bene, serve un piano B nel caso in cui non andasse a buon fine”.

“Siamo estremamente preoccupati per la nuova emergenza personale riguardante il dipartimento cure palliative che colpisce anche il nostro ospedale; la mancanza di progettazione sanitaria, da parte di Regione Liguria, rischia di ricadere sempre più duramente sui cittadini savonesi. Stiamo portando avanti, insieme all’amministrazione comunale, un lavoro importante sul tema sanità, il Presidente Toti inizi ad ascoltare i comuni”, lo dichiara il segretario savonese del Partito Democratico Stefano Martini.

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