Qua la mano

Albenga, il consiglio si compatta sull’ospedale: voto unanime per chiedere risposte a Speranza e “impegnare” Toti

Maggioranza e minoranza trovano finalmente un punto di incontro, con richieste a ministro e governatore: “Un bel messaggio per i cittadini e per le associazioni”

consiglio comunale albenga

Albenga. Un voto unanime per chiedere risposte e, se possibile, una modifica del decreto Balduzzi (DL 70), direttamente al ministro della Salute Roberto Speranza. Ma anche per “impegnare” il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

Incredibile ma vero (visti i recenti precedenti), è la sintesi di quanto emerso nell’ultima seduta del parlamentino ingauno. Un consiglio comunale straordinario richiesto dalla minoranza e nuovamente incentrato sulla tanto sperata apertura del pronto soccorso e sul futuro dell’ospedale di Albenga, andato in scena nella serata di ieri. 

Mettici un odg della minoranza, incentrato sulla richiesta rivolta al ministro, ma integrato “all’ultimo minuto” con l’interrogazione presenta dall’onorevole del Pd Franco Vazio. Aggiungi un emendamento della maggioranza, questa volta rivolto a Toti. Ed ecco la ricetta della tanto ricercata coesione tra maggioranza e minoranza. 

È arrivata dopo circa due ore di discussione sulla materia, passata attraverso una riunione di maggioranza e, a seguire, dei capigruppo. Ma alla fine quello che ne è emerso è un documento finalmente unitario. 

Il grimaldello è stato proprio la decisione della minoranza di inserire nell’odg presentato l’interrogazione dell’onorevole dem, che ha ribaltato quello che sarebbe stato con ogni probabilità un voto contrario da parte della maggioranza. Una sorta di mano tesa da parte dei consiglieri Ciangherotti (Forza Italia), Calleri e Porro (Lega) e Distilo (Aria Nuova per Albenga), che ha spianato la strada. 

E l’amministrazione guidata dal sindaco Tomatis non si è tirata indietro, annunciando il proprio voto favorevole, ma avanzando a sua volta una richiesta di modifica con alcune aggiunte per “impegnare” il presidente Toti sul tema. 

consiglio comunale albenga

In sostanza, il documento approvato all’unanimità dal consigliorichiede al ministro Speranza una risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Vazio, per capire se le regole imposte dal DL70 siano o meno inderogabili e, nel caso, che vengano modificate tenendo in considerazione la realtà del comprensorio albenganese. Nel caso in cui il ministro desse risposta positiva, la richiesta al presidente Toti è quella di rivedere subito il piano sanitario, inserendo la riapertura del pronto soccorso ingauno; mentre se l’esito dovesse essere negativo, si impegna il governatore ligure, insieme al sindaco, a richiedere una modifica del DL70”. 

Durante la discussione sono stati numerosi gli interventi, sia dai banchi della maggioranza che della minoranza: tutti espressione, seppur con qualche reciproco attacco tra le righe, di “soddisfazione per il risultato unanime raggiunto”.

A riscuotere grande successo, in particolare, quelli dei consiglieri di minoranza Minucci e Calleri, che ha chiesto “di abbandonare una politica che tanto ha fatto male al territorio per battere nuove strade comuni”. 

Finalmente un documento condiviso. Siamo felici del cambio di direzione della minoranza e non possiamo che esprimere grande soddisfazione per il risultato raggiunto, – il commento del sindaco Riccardo Tomatis. – Serve una presa di posizione unanima sulla mala gestione della sanità savonese e albenganese in particolare. Non dobbiamo più rimpallarci le colpe tra parti politiche. È chiaro che la Regione gioca un ruolo fondamentale avendo in mano le decisione riguardanti la politica sanitaria regionale”.

“Il presidente Toti, purtroppo, facendo appello al DM 70 ha però espresso in più occasioni opinioni forti sull’opportunità o meno di avere un Pronto Soccorso ad Albenga. Vorrei ricordare che nel bando regionale per l’affidamento ai privati dell’Ospedale di Albenga era presente, in realtà, la riapertura del Pronto Soccorso, lo stesso che oggi il Presidente Toti non ritiene indispensabile. Con questa delibera chiediamo all’unanimità anche l’impegno della Regione che deve rimettere mano al piano sanitario del ponente ligure”.

“Purtroppo il Pronto Soccorso di Santa Corona, nonostante la bravura del personale sanitario presente, fa fatica a dare risposte in tempi ragionevoli a tutti gli utenti che lo affollano non trovando risposte nella sanità territoriale, è la cartina di tornasole di una sanità. Ma per la prima volta, dietro di noi c’è un intero territorio. Questa amministrazione ha un grande merito, tra gli altri, ovvero essere riuscita a compattare tutti: abbiamo fatto capire ai cittadini che stiamo lottando per avere una sanità migliore. Ma sia chiaro, il pronto soccorso non deve essere l’unico obiettivo. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma andare avanti anche per le nuove generazioni. Oggi ci siamo, siamo seduti qui in consiglio comunale, ma un domani non lo saremo più mentre continueranno ad esserci i cittadini albanganesi, che avranno sempre bisogno di un’ottima offerta sanitaria”. 

consiglio comunale albenga

Dall’altro “lato della barricata”, il consigliere Eraldo Ciangherotti (FI), che ha condiviso la soddisfazione, anche in quanto principale promotore dell’odg: “Personalmente sto cercando di portare avanti una battaglia onesta, perché chi riveste un ruolo istituzionale ha la responsabilità e il dovere di raccontare le cose come stanno. L’unica richiesta sensata per riottenere il pronto soccorso va rivolta al ministro Speranza, come emerge dal voto unanime dell’odg presentato da Forza italia Lega e Aria nuova, mentre a Toti adesso dobbiamo chiedere subito la riapertura del punto di primo intervento (PPI)”. 

Il sindaco Tomatis e il PD avevano scelto la via più semplice, ossia quella del capro espiatorio. Ogni giorno puntavano il dito contro Toti, fino ad annunciare ieri mattina che avrebbero bocciato l’odg del centrodestra a difesa dell’ospedale, magari sperando anche di ottenere un risultato utile per tutta la comunità. Saremmo stati alla follia più totale. Avrebbero solo preso in giro ancora una volta i cittadini albenganesi, illudendoli e sfruttando le loro paure. E invece, non appena il centro destra ingauno ha allegato alla delibera in difesa del Pronto Soccorso ingauno l’interrogazione scritta di Franco Vazio, l’intera maggioranza ha finalmente capito che le ragioni ostative alla riapertura del nostro Pronto soccorso dipendono da Roma dove c’è un ministro Speranza, ‘compagno’ del PD, che adesso al distretto sanitario albenganese deve delle risposte”, ha concluso l’amministratore forzista. 

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