Alassio. Ormai Marco Melgrati, suo malgrado, è abituato a dover far fronte ad inchieste a suo carico: sempre assolto, al punto da auto-definirsi “innocente seriale”. Ma questa volta, a finire nel mirino della Procura non è stato il sindaco della città del Muretto, bensì la sua compagna, Barbara Nieddu.
Al centro dell’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, che proprio mercoledì ha raggiunto Raffaella Ferrantino e Nieddu nelle loro abitazioni, c’è l’affidamento della scorsa edizione (quella del 2021) del Festival della Cultura alassino.
Un evento noto, che si snoda in tante manifestazioni collaterali, ma il cui affidamento diretto a Ferrantino è stato messo sotto i riflettori delle fiamme gialle. L’ipotesi di reato è quella di “turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente”. Ma andiamo con ordine.
Il Comune di Alassio ha regolarmente pubblicato una manifestazione di interesse relativa all’evento in questione, alla quale avrebbe risposto solo Ferrantino, palesando la disponibilità ad organizzare la manifestazione avvalendosi, come già avvenuto gli anni passati, della società di cui lei stessa e Nieddu fanno parte, ovvero la MCP sas.
Va specificato che il sindaco Melgrati non è stato raggiunto da alcun provvedimento, atto di indagine o richiesta di documenti. Ma è fatto noto che Nieddu, oltre ad essere socia di Ferrantino, sia anche la compagna del primo cittadino. L’oggetto dell’indagine mira proprio a chiarire se l’incarico sia stato assegnato senza influenze o intromissioni.
Per questo motivo la Guardia di Finanza, anche attraverso i telefonini, ha acquisito conversazioni via sms, WhatsApp e mail per approfondire la vicenda e capire il contenuto di eventuali interlocuzioni tra i soggetti in questione e il Comune nel periodo in cui è stato affidato l’incarico.
“Siamo tranquilli, – ha spiegato l’avvocato Franco Vazio, storico legale di Melgrati e, oggi, anche della compagna Nieddu – crediamo che l’incarico di organizzare il Festival della Cultura sia stato affidato con massima trasparenza a soggetti di comprovata esperienza e fiducia, che lo avevano già organizzato bene e avevano collaborato anche in edizioni precedenti”.
“Inoltre, non si tratta di una gara o una selezione di altra natura, ma di un affidamento diretto all’unico soggetto che aveva presento il proprio interesse ad organizzare il Festival della Cultura, cioè Raffaella Ferrantino”.
“Nelle prossime ore trasmetteremo alla Procura anche altri documenti che spontaneamente abbiamo intenzione di consegnare e che, a nostro avviso, serviranno a dimostrare ulteriormente la trasparenza e la legittimità del suddetto affidamento”, ha concluso Vazio.